Polenta friulana
Da sempre la Polenta è per eccellenza uno dei piatti tipici del Friuli.
Una volta cucinata, non viene mai sprecata: si può gustare anche giorni dopo averla fatta, basta abbrustolirla in forno o in padella, che il suo inconfondibile sapore torna a prendere vita.
Ingredienti:
- 300 g di farina gialla di mais lasciata grezza
- un litro di acqua
- 1 cucchiaio di olio extravergine
In una ampia pentola portiamo a bollore il litro di acqua, saliamo abbondantemente e aggiungiamo il cucchiaio di olio; abbassiamo la fiamma e iniziamo a far cadere a pioggia la farina grezza, rimestiamo avendo cura che non si formino grumi.
Il composto inizialmente sarà morbido ma durante la cottura acquisirà consistenza.
La polenta sarà cotta dopo un’ora e solo quando la parte centrale si staccherà dai bordi attaccati alla pentola che formeranno le “croste di polenta “.
Ribaltiamo la polenta dura su un tagliere e serviamola calda tagliandola con un filo da cucito accompagnandola al Frico con patate e formaggio stagionato o alle saporite carni della terra friulana.
Curiosità: in tante regioni d’Italia, la polenta si mangia ‘concia’ con i formaggi (gorgonzola, fontina, toma, burro, parmigiano, stracchino…) in Valle d’Aosta e in Piemonte, ma anche con le carni: polenta e osei (con allodole, tordi, passeri o quaglie) a Bergamo, polenta con la salsiccia, polenta con i ciccioli nelle zone di Piacenza, e anche con le spuntature di maiale e le salsicce nel Lazio. In Emilia Romagna la polenta si mangia spesso con il ragù: preparate un ragù denso e saporito, aggiungete rosmarino e servitelo sopra un piatto di polenta fumante.