5 libri da regalare assolutamente a una figlia adolescente
Pubblicato il 2 Ottobre 2024 da Chiara Mainini
La scelta dei libri da regalare a una figlia adolescente può essere ostica, soprattutto per genitori e familiari che non praticano la lettura con assiduità.
Ciò non solo perché l’offerta del panorama editoriale è vastissima, ma soprattutto perché a quella vastità non sempre corrisponde una reale qualità dei contenuti.
I romance in particolare, e soprattutto negli ultimi anni, hanno contribuito alla creazione di un sottogenere letterario adolescenziale che non solo alimenta gli stereotipi di genere ma contribuisce a diffondere prototipi di relazioni sentimentali tossiche dove la manipolazione e la possessività sono la struttura cardine del rapporto di coppia.
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Si scrive romance, si legge trash
Li riconoscete da alcuni elementi chiave:
- la protagonista è solitamente bellissima ma inconsapevole del proprio fascino, assolutamente impacciata, completamente priva di autostima e bisognosa della maschia salvazione per ogni evento della vita quotidiana
- il protagonista maschile, al contrario, è ben consapevole della propria bellezza, che utilizza sapientemente per manipolare ogni individuo di sesso femminile gli capiti a tiro, che viene stalkato con atteggiamenti prevaricatori e colpevolizzanti
- il rapporto tra i due è, almeno all’inizio, di odio profondo, nel pieno rispetto della regola imparata sin da bambini e per cui se lui ti fa del male significa che gli piaci. Poi evolve in passione travolgente e possessività soffocante, dove lui è il padrone assoluto e lei è ben felice di “appartenere” al maschio alfa del gruppo
Questa non è la letteratura che vogliamo veicolare alle nostre figlie.
Stiamo pervicacemente cercando di allevare una generazione di bambine consapevoli dei propri diritti e delle proprie capacità. Allenate ad ignorare la pressione sociale che ha sempre voluto le donne “madri lavoratrici” e non lavoratrici a prescindere dalla qualità di madre. Pronte a colmare il gender gap in fatto di equal pay. Disposte a misurarsi con le professioni tradizionalmente riservate al gotha maschile e libere da relazioni sentimentali tossiche e manipolatorie.
Non abbiamo davvero bisogno di letture trash che perpetuano l’ideale della donna fragile che deve essere salvata dal maschio belloccio.
Persino in Pretty Woman, favola iconica dell’amore romantico anni ’90, Roberts rifiutava di essere trasformata in una escort d’appartamento dal danaroso Richard Gere, con una frase che ha deliziato le orecchie delle (poche) femministe in ascolto: è soltanto un trasloco.
Libri da regalare a una ragazza adolescente
Vi segnaliamo, dunque, 5 libri da regalare assolutamente a una figlia adolescente, per evitare spazzatura e manuali di discriminazione di genere.
Con la sola precisazione che – ovviamente – non intendiamo dire che la narrativa di intrattenimento è il male.
Ma se dovete fare un regalo, che sia di ispirazione!
Lettera a una ragazza del futuro
di Concita De Gregorio (Autore), Mariachiara Di Giorgio (Illustratore), per Feltrinelli editore
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Partiamo un po’ prima, dalla preadolescenza, così siamo sicure che il messaggio attecchisca bene.
Concita De Gregorio scrive una lettera alla sé stessa del passato e alle ragazze che diventeranno donne. Le sue parole sono un filo potente e prezioso che unisce le generazioni.
Concita sa che i consigli, di solito, restano inascoltati e che si impara solo dall’esperienza: così, parla innanzitutto a se stessa, alla ragazza che è stata nel passato. Sii gentile, dice. Appassionata e gentile. Ribellati, ma scegli tu a che cosa. Ignora le convenzioni e l’arroganza. Resta intatta e diventa tu stessa il mondo che vorresti. Non avere paura di avere paura. Piangi ogni volta che puoi. E poi ridi, ogni volta che puoi. Impara a dire grazie e scusa (ma ricorda che grazie vale cento volte dire scusa). Non importa se dimenticherai queste parole, quando tra molti anni le ritroverai, magari per caso, ti accorgerai di averle conservate da qualche parte dentro di te.
Età di lettura: dai 10 anni.
La mia storia, una vita coraggiosa
di Rosa Parks (Autore), Jim Haskins Chiara Libero (Traduttore), per Mondadori
Una biografia importante, che ispira le ragazze a credere nei propri diritti e coltivare un mondo in cui non avere paura di difenderli a ogni costo.
Montgomery, Alabama, 1° dicembre 1955: terminata la giornata lavorativa, la quarantaduenne Rosa Parks, di pelle nera e di professione sarta, prende l’autobus diretta a casa. Quando sale un passeggero bianco, il conducente le chiede di lasciargli il posto, come impongono le regole. Rosa Parks rifiuta. Inizia così il boicottaggio degli autobus: un anno dopo, la norma segregazionista viene dichiarata anticostituzionale e il movimento per i diritti civili è diventato una questione di livello nazionale. Quel semplice atto, quel semplice NO, ebbe una portata enorme. In queste pagine commoventi, con linguaggio semplice e assoluta sincerità, la donna simbolo della lotta per i diritti civili racconta la propria vita e il proprio ruolo nella costruzione di una società più giusta per tutti gli americani.
Età di lettura: 12 anni.
Dovremmo essere tutti femministi
di Chimamanda Ngozi Adichie (Autore), Francesca Spinelli (Traduttore), per Einaudi
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I maschi e le femmine sono indiscutibilmente diversi sul piano biologico, ma la socializzazione accentua le differenze.
Prendiamo l’esempio della cucina. In generale, è più probabile che siano le donne a sbrigare le faccende di casa: cucinare e pulire. Ma qual è il motivo? È perché le donne nascono con il gene della cucina o perché sono state educate a credere che cucinare sia un loro compito?
Il problema del genere è che prescrive come dovremmo essere, invece di riconoscere come siamo. Passiamo troppo tempo a insegnare alle ragazze a preoccuparsi di cosa pensano i ragazzi, a essere ambiziose ma non troppo, a puntare al successo ma non troppo, altrimenti saranno una minaccia per gli uomini. Allo stesso tempo facciamo un grave torto ai maschi educandoli a aver paura della debolezza, della vulnerabilità. Spingendoli a credere di dover essere dei duri, li rendiamo fragili. In questo modo il genere ci inchioda a dei ruoli prefissati che spesso non ci rispecchiano.
E se ci concentrassimo sulle capacità e sugli interessi invece che sul genere? Quanto saremmo più felici, quanto ci sentiremmo più liberi di essere chi siamo veramente?
Età di lettura: dai 14 anni.
Io sono Malala
di Malala Yousafzai (Autore), Christina Lamb (Autore), Stefania Cherchi (Traduttore), per Garzanti editore
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Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita e Malala, insieme alle sue compagne, è sul vecchio bus che la riporta a casa.
All’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire.
Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite.
Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la pace.
Questo libro è la storia vera e avvincente della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all’educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.
Età di lettura: dai 14 anni.
Lidia Poët. La prima avvocata
di Ilaria Iannuzzi (Autore), Pasquale Tammaro (Autore), per Le lucerne Editore
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Il 17 giugno 1881 Lidia Poët, davanti a un’immensa folla plaudente, si laurea in Legge all’Università di Torino. Ha ventisei anni, intelligenza e coraggio da vendere, ed è determinata ad arrivare dove nessun’altra è mai riuscita: diventare avvocata.
Due anni dopo termina la pratica, sostiene brillantemente gli esami per l’iscrizione all’Albo, qualcuno nel Consiglio dell’Ordine storce il naso, ma la maggioranza la sostiene. Ce l’ha fatta, è lei la prima avvocata d’Italia. Ma la conquista sarà effimera: il Procuratore del Re impugna l’iscrizione davanti alla Corte d’appello di Torino, che dichiara che le donne non possono esercitare l’avvocatura. Lidia si prepara al ricorso in Cassazione, mentre l’intero Regno attende col fiato sospeso la sentenza definitiva. Tutti i giornali, i giuristi, le femministe, i politici durante quei mesi non parlano d’altro: chi è a favore, chi è contro, chi precorre i tempi e chi rimane ancorato al passato.
Ne emerge una polifonia di voci, l’affresco di un’epoca fervida e contraddittoria e, soprattutto, il ritratto di una donna straordinaria, che con la sua tenacia e il suo ingegno ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro.
Età di lettura: dai 14 anni.