Come posso aiutare un’amica che non riesce ad avere figli?
Pubblicato il 4 Settembre 2024 da Chiara Mainini
Per una coppia, la ricerca di un figlio è un momento di grande felicità ma in taluni casi può diventare difficile e anche molto frustrante.
L’infertilità è un problema che affligge circa il 15% delle coppie italiane e può provocare seri danni alla sfera psicologica dell’uomo e della donna.
Sarà capitato a molti e molte di noi di avere un’amica che ha incontrato molte difficoltà a restare incinta o, addirittura, non è riuscita ad avere dei figli.
E se è successo, con quell’amica abbiamo condiviso momenti molto dolorosi e di grande disperazione, perché non è facile stare vicino a una persona che vive una sofferenza così grande.
A tanti e tante di noi sarà quindi successo di chiedersi: come posso aiutare un’amica che non riesce ad avere figli?
Cosa posso fare per alleviare almeno un po’ il dolore di un’amica che non riesce a rimanere incinta?
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Indice dell'articolo
Come aiutare un’amica che ha problemi di fertilità: ascolto vs. giudizio
Dobbiamo renderci conto immediatamente di non essere medici e non avere alcun titolo per dispensare consigli sulla ricerca della gravidanza.
I falsi miti possono fare più danni delle vere cause di infertilità.
Dobbiamo anche astenerci dal proferire tutta una serie di frasi che, anche se dette a fin di bene e con tutto l’amore possibile, non hanno altro risultato che indispettire tremendamente la persona che le riceverà.
Sono frasi che abbiamo sentito dire alle nostre mamme, zie e nonne, frutto di una saggezza popolare piuttosto rude e molto pratica, ma che non hanno alcuna reale utilità per una donna che soffre perché non riesce a restare incinta.
Frasi da non dire mai
- i bambini vengono quando vogliono loro
- ci pensi troppo, ti devi rilassare di più
- almeno hai già un figlio, pensa a chi non ne ha neanche uno!
- Evidentemente deve andare così… perché non pensi ad adottare?
Anche se dette con le migliori intenzioni, queste frasi non sono di alcun aiuto e anzi sono assolutamente controproducenti.
Perché alimentano il senso di colpa ed esprimono un giudizio molto pesante da sopportare.
I bambini non hanno una coscienza preesistente al loro concepimento, quindi non decidono autonomamente quando arrivare.
Il pensiero costantemente diretto al conseguimento di una gravidanza non è la principale causa di sterilità femminile.
E, sebbene possa in certa misura aumentare i livelli di ansia e stress, non è sicuramente l’ostacolo alla realizzazione dei suoi desideri.
E che dire dell’infelice considerazione riguardante la presenza di un primo figlio?
I bambini non sono interscambiabili, non possono alleviare il dolore per la mancanza di un secondo figlio.
In caso di infertilità secondaria, anzi, il dolore per le difficoltà incontrate aumenta esponenzialmente proprio per la presenza di un figlio precedente.
E, in ultima analisi, non c’è proprio dato comprendere come la frase “evidentemente doveva andare così” possa essere in qualche modo d’aiuto ad una persona addolorata.
L‘adozione è un percorso che necessita ponderazione e seria riflessione, una scelta spontanea e molto meditata che in nessun caso deve essere consigliata come fosse il piano B rispetto alla genitorialità naturale.
Ascoltare
Dunque – a nostro avviso – il primo e migliore modo di stare vicino a un’amica che non riesce a restare incinta è mettersi fondamentalmente in una posizione di ascolto e non di consiglio.
Le persone che soffrono hanno bisogno di essere ascoltate, accolte, accettate nei loro bisogni e nei loro desideri senza alcun giudizio da parte nostra, tantomeno sull’opportunità delle loro reazioni.
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Aiutare un’amica con problemi di fertilità: dalle parole ai fatti
Se ascoltare non ci basta, se siamo le amiche proattive, quelle che trovano una soluzione ad ogni problema, quelle che proprio non sanno stare con le mani in mano e non sono tagliate per il silenzio e l’ascolto, potremo anche fare qualcosa di pratico per aiutare la nostra amica ma soltanto se e quando sarà lei a chiedercelo.
A volte, nonostante il dolore grande, si ha paura di fare quel primo passo per mettersi realmente in pista e prendere contatti con uno specialista dell’infertilità.
Ci si sente come se dirlo ad alta voce e ammetterlo, soprattutto a se stessi, facesse diventare il problema ancora più pesante e difficile da affrontare.
Se, e soltanto se, fosse il vostro caso allora via libera alla ricerca di specialisti e centri medici con i quali mettere in contatto la vostra amica.
Cosa cercare
Fate ricerche dettagliate e orientate a diversi medici e centri specialistici, in modo che sia possibile mettere a confronto casistiche, procedure e prezzi.
Fornite alla vostra amica e al suo compagno i migliori spunti di valutazione da considerare in base alle proprie esigenze.
Astenetevi anche in questo caso dai consigli gratuiti.
Noi siamo certe che sarebbero dati col cuore, ma sarebbero comunque dati senza aver mai vissuto l’esperienza dolorosa di una gravidanza che non arriva.
Esprimetevi soltanto se viene espressamente richiesta una vostra valutazione.
Offritevi di accompagnarla alle visite alle quali, per le più disparate motivazioni, potrebbe doversi recare da sola.
Ma non offendetevi se lei declinasse l’invito: sensibilità, delicatezza e non invadenza sono le tre parole chiave per sostenere davvero un’amica in un simile momento.
Come comportarsi con un’amica che non può avere figli? Cose da non fare
Esiste una corposa raccolta di comportamenti che sarebbe meglio evitare quando ci si relaziona ad un’amica che vive un problema di infertilità di coppia.
Bandire la curiosità morbosa e gli aneddoti inutili
In primo luogo, è sempre meglio non mostrare curiosità per i dettagli.
A meno che sia la nostra amica a confidarsi con noi circa le difficoltà incontrate, sarebbe preferibile non porre domande per sapere di chi sia il problema specifico.
Altresì, sarebbe meglio evitare di sdrammatizzare raccontando dettagli sui problemi incontrati da altre conoscenti e poi risoltisi con felici gravidanze, anche gemellari.
Le persone che affrontano un percorso di terapia o di PMA sono perfettamente consapevoli delle proprie possibilità percentuali di riuscita e non è delicato sottoporre loro questioni relative a degli estranei, neppure a fin di bene.
Privacy: mode on
Analogamente, sarebbe il caso di evitare di divulgare a terzi informazioni circa la situazione vissuta dalla nostra amica: l’infertilità è una condizione estremamente delicata e merita la massima riservatezza.
A meno che, ovviamente, ci sia stato espressamente richiesto di contenere le domande imbarazzanti che, purtroppo, spesso vengono da altre persone, come ad esempio: “e voi quando lo fate un figlio?”
In quel caso, preparatevi adeguatamente al ruolo, pruriginoso ma sacrosanto, di censore dell’altrui maleducazione e difendete la vostra amica dalle indebite intrusioni degli altri nella sua privacy.
No alle discipline “alternative” alla medicina
Sempre per la ragione che ogni coppia in terapia conosce perfettamente ogni più recondito aspetto del percorso che sta svolgendo, evitate di domandare se si sta eseguendo questo o quell’esame.
E soprattutto evitare di consigliare di sottoporsi a particolari trattamenti (talvolta neanche medici e di dubbia validità scientifica) perché potrebbe giustamente essere percepito con fastidio.
Le persone con problemi di fertilità non hanno bisogno di essere istruite da noi: sono sufficientemente edotte e supportate dagli specialisti ai quali si sono affidate.
Votatevi al servizio
L’unico modo per aiutare davvero un’amica che ha problemi di infertilità è fare quello che lei vi chiede di fare, pedissequamente.
E se proprio volete prendervi una libertà, fate che sia quella di abbracciare e donare sollievo.
Un momento di svago imprevisto, una visita inaspettata se la sentite particolarmente giù di morale, un carico di pietanze pronte da congelare in vista dei giorni più no.
A volte è davvero tutto quello che serve.
Aiutare un’amica che non riesce a rimanere incinta: letture consigliate
Se vi state ponendo il problema di aiutare con profitto un’amica che ha problemi di fertilità, potreste provare a considerare l’idea di dedicarvi ad una lettura specifica sul tema.
Sarebbe di grande supporto a voi, per comprendere la delicata situazione nella quale si trova la vostra amica, e di riflesso anche a lei.
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