Come insegnare ai bambini a lavarsi i denti

Pubblicato il 3 Luglio 2024 da Chiara Mainini

Insegnare ai bambini a lavarsi i denti è di primaria importanza, perché la salute del cavo orale non è meno importante della salute generale del nostro corpo.

Per questo motivo è fondamentale che i bambini imparino, fin dalla più tenera età, che lavarsi i denti fa parte della cura e pulizia quotidiana del nostro corpo, per la miglior salvaguardia della nostra salute.

Abituare il bambino al lavaggio dei denti fin dai primi mesi è una tappa importantissima della sua educazione, perché le abitudini acquisite da piccoli restano impresse molto meglio di quelle che ci sforziamo di apprendere quando ormai siamo diventati grandi.

Avere una corretta igiene orale non solo garantisce una bocca sana e un bel sorriso, ma soprattutto riduce il rischio di infezioni del cavo orale che potrebbero provocare carie, laringiti e che rappresentano un fattore predisponente a contrarre diverse patologie da adulti.

I denti non nascono dal nulla, sono già contenuti all’interno delle arcate gengivali durante la gravidanza. Le gengive sono permeabili da parte dei batteri: per questo motivo è consigliabile iniziare l’igiene orale sin dalla nascita, procedendo alla pulizia dopo ogni poppata per mezzo di appositi guantini, studiati specificamente per le gengive del neonato.

A mano a mano che il bambino cresce si può poi procedere con l’utilizzo di spazzolini studiati appositamente per i primi mesi, da utilizzare insieme per mostrargli come eseguire una graduale e corretta pulizia dei propri dentini.

Ma quando si deve passare all’utilizzo autonomo dentifricio e spazzolino?

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I denti dei bambini: quanti e quali sono

Le prime eruzioni dentali si verificano generalmente tra il quinto e il settimo mese di vita, anche se non sono rari i casi di eruzione del primo dentino già intorno al quarto mese compiuto. Analogamente, può succedere che i dentini non spuntino fino al primo anno di età. È tutto normale: i bambini non sono tutti uguali, ciascuno ha le proprie caratteristiche fisiologiche.

I primi denti a spuntare sono i denti decidui, quelli che comunemente chiamiamo denti da latte, che a partire dai 5 e fino ai 12 anni circa verranno sostituiti dalla dentizione permanente.

I denti decidui sono in tutto 20, dieci per ogni arcata:

4 incisivi
2 canini
4 molari

I denti permanenti, invece, sono 32.

Solitamente i primi denti a spuntare, fra il quarto e il sesto mese, sono gli incisivi centrali inferiori.

Successivamente spuntano gli incisivi centrali superiori, indicativamente tra il quinto e il settimo mese di vita.

Entro il compimento dei dodici mesi dovrebbero essere spuntati anche gli incisivi laterali superiori e inferiori, seguiti entro i diciotto mesi dai primi molari ed entro i ventiquattro mesi dai canini.

Gli ultimi a spuntare sono i secondi molari, che erompono indicativamente tra i due anni e i due anni e mezzo. Dobbiamo però ricordare che il calendario è puramente indicativo, perché ogni bambino presenta delle peculiarità che condizionano fortemente il momento di eruzione dentale.

A che età i bambini devono imparare a lavarsi i denti da soli?

Dai tre anni in poi i bambini che sono stati educati al lavaggio dei denti fin dalla più tenera età sono perfettamente in grado di utilizzare lo spazzolino in autonomia.

E sempre bene assisterli nei primi periodi, soprattutto per dosare la corretta quantità di dentifricio, che è molto meno di quella che generalmente si utilizza. Infatti, a questa età, la quantità necessaria e sufficiente da mettere sullo spazzolino è pari all’incirca alla grandezza di un pisello.

Naturalmente, dovremo scegliere un dentifricio specifico per l’età del bambino ed evitare assolutamente l’utilizzo di collutori a base alcolica.

A sei anni i bambini sono assolutamente in grado di lavare i denti da soli, senza l’assistenza di mamma e papà.

Qual è il miglior spazzolino per bambini?

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Fino ai tre anni è preferibile utilizzare spazzolini studiati specificamente per questa fascia di età, poiché non solo hanno un’impugnatura ergonomica che facilita la presa da parte di manine ancora molto piccole, ma presentano anche anelli di sicurezza che impediscono il danneggiamento del cavo orale da parte dello spazzolino.

Dai tre anni in poi è, eventualmente, possibile passare all’utilizzo di uno spazzolino elettrico specifico per bambini, che presenta anche il vantaggio di incuriosire il piccolo e farlo sentire più grande, perché utilizza uno spazzolino uguale a quello di mamma e papà.

La scelta del dentifricio va fatta accuratamente, tenendo conto che il prodotto deve avere un quantitativo di fluoro non superiore ai 500 ppm, almeno fino ai sei anni: per proteggere i dentini dal rischio di degenerazione dello smalto e di demineralizzazione.

Il dentifricio per adulti può essere utilizzato soltanto a partire dall’età indicata espressamente sulla confezione.

Cosa fare se al bambino non piace lavarsi i denti?

È un problema generazionale: ai bambini non è mai piaciuto, né mai piacerà, lavarsi i denti ogni sera prima di andare a dormire. Questo accade perché loro vivono il momento dell’igiene orale come un’incombenza noiosa, e pertanto sono sempre piuttosto restii ad espletarlo.

Quello che possiamo fare per intervenire su questo aspetto è:

rendere l’igiene orale il più possibile divertente
leggere fin dall’infanzia libri dedicati a questo argomento, affinché il bambino capisca e faccia propria la consapevolezza dell’importanza di questo momento

Come rendere divertente l’igiene orale

Il primo passo per rendere gradito ai bambini il momento dell’igiene orale è permettere loro di scegliere lo spazzolino che preferiscono.

Tra le opzioni consigliate per la loro fascia di età, lasciate che optino per lo spazzolino che piace loro di più, potrebbe essere quello delle principesse, degli animali della foresta, del personaggio preferito dei cartoni animati. L’importante è che il bambino lo senta proprio e lo trovi piacevole.

Anche rendere il momento dell’igiene orale un momento di condivisione familiare può essere un buon modo per facilitare la pulizia: non solo perché daremmo loro il buon esempio, mostrando che anche noi svolgiamo volentieri questa attività; ma soprattutto perché, facendolo tutti assieme, l’attenzione del bambino si concentra sulla condivisione con i familiari e non sulla ripetitività del gesto, che è ciò che lo annoia.

Contare i denti insieme ed eventualmente dar loro un nome buffo può essere un buon modo per spostare l’attenzione del bambino e divertirlo, oltre che per esercitare il piccolo a memorizzare il nome e la sequenza dei numeri.

Un momento molto importante è quello del controllo successivo al lavaggio: è necessario che i bambini imparino a capire se hanno lavato bene i dentini, o se è necessario procedere ad una pulizia più accurata. In un primo periodo questo può essere fatto con l’assistenza dei genitori, anche eventualmente ricorrendo all’utilizzo delle apposite pastiglie masticabili che, colorando la placca, mostrano esattamente al bambino su quale parte del dente deve insistere per pulirlo meglio.

Esistono anche delle app divertenti da utilizzare per il lavaggio dei denti: come, per esempio, Aquafresh Nurdle Time o Disney Magic time, entrambe scaricabili da Google play store o App Store.

Libri bellissimi per insegnare ai bambini l’importanza di lavarsi i denti

Come dicevamo, anche la lettura di testi specifici può essere utile, fin dalla prima infanzia, per mostrare ai bambini l’importanza dell’igiene orale.