Ovulazione: come funziona?
Pubblicato il 24 Aprile 2024 da Chiara Mainini
L’ovulazione è quel particolare momento biologico durante il quale, in una delle due ovaie, il follicolo maturo libera una cellula uovo nella tuba di Falloppio.
L’ovulazione si verifica all’interno della finestra mensile di fertilità della donna, che ha inizio 4 o 5 giorni prima del rilascio dell’ovocita e termina il giorno successivo ad esso.
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Quando avviene l’ovulazione?
Siamo state cresciute con la convinzione che l’ovulazione si verifichi al 14° giorno del ciclo mestruale, laddove per ciclo mestruale si intende il periodo che intercorre tra un flusso mestruale e l’altro.
In realtà, è tutto molto meno aritmetico perchè il giorno dell’ovulazione è diverso da donna a donna e – anche per la stessa donna, nel corso della vita – può variare anche di molto di mese in mese.
Nelle donne che hanno un ciclo mestruale di 28 giorni spaccati, l’ovulazione tenderà a presentarsi intorno al 14° giorno, ma non è una regola e potrebbe avvenire anche prima o dopo.
Così pure per tutte le donne che hanno cicli più lunghi.
Ciò dipende dal fatto che il periodo compreso tra il primo giorno di flusso mestruale e l’ovulazione – detto fase preovulatoria, follicolare o proliferativa – può avere una durata estremamente variabile perché può essere influenzato da moltissimi fattori esterni.
Invece, il periodo compreso tra ovulazione e successivo flusso mestruale – detto fase postovulatoria, luteale o secretiva – ha una durata che per ogni donna tende ad essere costante ed è compresa tra i 12 e i 16 giorni.
Il meccanismo appena descritto è la ragione principale per cui i calcolatori matematici dell’ovulazione, come quelli che si trovano online – sono strumenti non idonei alla contraccezione né sufficienti ad ottenere una gravidanza.
Essi infatti si basano su calcoli meramente statistici e non possono tenere conto della singolarità biologica di ogni donna.
Pertanto, riguardo alla contraccezione, è sempre consigliato utilizzare un idoneo metodo contraccettivo, mentre per quanto attiene alla ricerca di una gravidanza risultano certamente più utili i test che rilevano gli ormoni dell’ovulazione (LH) nelle urine.
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Ovulazione: ci sono sintomi?
Anche i sintomi ovulatori sono abbastanza soggettivi e mutano da donna a donna.
Tuttavia, poiché l’ovulazione è innescata da particolari fluttuazioni ormonali, è possibile riconoscere alcuni sintomi della fase preovulatoria, come ad esempio:
- il muco cervicale diventa trasparente e piuttosto viscoso e le perdite vaginali danno una sensazione di abbondante umidità nelle parti intime
- la vulva cambia aspetto, divenendo più morbida e gonfia
- i linfonodi inguinali tendono a ingrossarsi sul lato dell’ovaio interessato dal fenomeno ovulatorio
- limitate perdite ematiche, il cd. spotting intermestruale
- alcune donne avvertono dolore a livello inguinale, sul lato interessato dall’ovulazione
- aumento del desiderio sessuale
- gonfiore dell’addome, con o senza sensazione di costipazione
Come funziona l’ovulazione?
Alla fine del flusso mestruale aumenta la produzione di ormone FSH, ovvero follicolo-stimolante, per dare inizio alla maturazione dei follicoli all’interno dell’ovaio interessato.
Le cellule dei follicoli si moltiplicano e producono ormoni estrogeni che determinano, da parte dell’ipofisi, una progressiva riduzione nella produzione di FSH.
Questo è un meccanismo di selezione: perché tra tutti i follicoli maturati fino a quel momento, soltanto uno continuerà a maturare e produrre estrogeni fino a liberare un ovocita. Gli altri degenereranno rapidamente.
Giunti in prossimità dell’ovulazione il livello di estrogeni nel sangue è molto alto: l’ipofisi, a questo punto, innesca la produzione di ormone LH, ovvero luteinizzante, che determina la rottura del follicolo e la liberazione dell’ovocita.
Eccoci giunte all’ovulazione.
L’ovocita è fecondabile per un massimo di 36-48 ore, poi degenera.
Attenzione: questo non significa assolutamente che si può rimanere incinta soltanto avendo rapporti nelle 24h successive all’ovulazione, perché gli spermatozoi sono in grado di resistere attivamente dai 3 ai 5 giorni. Pertanto, anche un rapporto consumato nei 4 giorni antecedenti all’ovulazione potrebbe condurre a una gravidanza.
Doppia ovulazione: è possibile? Cosa significa?
È biologicamente possibile avere un’ovulazione doppia o multipla nell’arco di uno o più cicli mestruali, che significa produzione e liberazione di due o più cellule uovo anzichè di una sola per ogni ciclo.
Questo però non significa che dopo una prima ovulazione possa innescarsi un nuovo procedimento ovulatorio, dallo stesso o dall’altro ovaio.
Significa, invece, che nel corso del medesimo processo di ovulazione è possibile che vengano liberate più cellule uovo dallo scoppio di più follicoli giunti a maturazione.
Il fenomeno dell’ovulazione multipla determina una gravidanza gemellare eterozigote, ossia con gemelli diversi. I gemelli identici (omozigoti) sono invece il frutto della divisione dello zigote dopo il concepimento.
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