Insegnare ai bambini a rispettare il pianeta
Pubblicato il 3 Aprile 2024 da Chiara Mainini
Insegnare ai bambini a rispettare il pianeta, l’ambiente e le specie che in esso vivono è di importanza fondamentale per il nostro futuro.
Il Climate change ci ha dimostrato che non abbiamo più molto tempo per correre ai ripari, se davvero vogliamo fermare il lento degenerare delle condizioni di salute della nostra amata Terra: una vita più ecosostenibile in ogni settore è l’unica via d’uscita che abbiamo, in questo senso.
Ci sono tante cose che possiamo fare per insegnare ai nostri figli e alle nostre figlie a vivere in modo più sostenibile.
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Indice dell'articolo
Vivere in modo sostenibile: l’esempio conta
Come in ogni ramo dell’educazione, il buon esempio è il criterio guida anche per insegnare ai bambini e alle bambine ad avere rispetto per l’ambiente e le specie viventi.
Noi dobbiamo fare una scelta di vita e portarla avanti con costanza fin dal primo giorno in cui diventiamo genitori: è la costanza a produrre i frutti migliori quando vogliamo insegnare qualcosa a qualcuno.
Il metodo Montessori ci insegna che nell’educazione del bambino sono molto importanti le attività di vita pratica.
Sono attività della vita di ogni giorno che i bambini e le bambine possono svolgere insieme a noi, traendone insegnamenti fondamentali per il loro sviluppo e anche per la costruzione di una sana relazione con il genitore di riferimento.
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Attività di vita pratica per insegnare ai figli il rispetto dell’ambiente
Per crescere bambini e bambine con una vita autenticamente sostenibile possiamo svolgere con loro, fin da quando sono piccoli, una serie di attività che insegnino l’importanza di avere cura del luogo in cui viviamo.
Insegnare a differenziare i rifiuti
Possiamo, innanzitutto, insegnare la classificazione dei cestini destinati alla raccolta dei rifiuti, affinché comprendano che non vanno gettati tutti nello stesso posto, e invitarli ad aiutarci nella suddivisione di ciò che deve essere buttato via.
È fondamentale che sappiano subito quali sarebbero le conseguenze per il pianeta se tutti gettassimo indistintamente i rifiuti nel medesimo posto, e in particolare quanto dannosi siano per l’ambiente alcune specifiche tipologie di essi: per esempio la plastica.
Inoltre, è consigliabile invitarli a riutilizzare sempre la carta che usano per i loro disegni, qualora possibile. Molti bambini amano costruire areoplanini o animali, così come fare gli origami: la carta dei loro vecchi disegni è perfetta a questo scopo ed evita che vengano inutilmente depredate risme di carta da stampa o quadernoni scolastici. Quando i fogli riutilizzati avranno esaurito del tutto la loro funzione, potranno essere differenziati per il riciclo.
Molto utile anche mostrare loro come i rifiuti organici possano essere sempre riutilizzati con la funzione di concime naturale.
Insegnare come fare correttamente una lavatrice ( o una lavastoviglie)
La lavatrice è un elettrodomestico essenziale per la pulizia dei nostri abiti ed arredi domestici, ma è anche molto inquinante: per il consumo energetico, per il consumo idrico e per i detersivi che spesso vengono utilizzati.
Saper fare correttamente un carico di lavatrice è importantissimo per essere sostenibili al 100%, ma è necessario essere capaci di:
- differenziare correttamente i capi, per ridurre la quantità di lavaggi necessari
- selezionare la temperatura di lavaggio corretta, per non consumare inutilmente energia in eccesso
- selezionare il programma adatto in base al carico, per far sì che il lavaggio duri il tempo strettamente necessario
- utilizzare la giusta dose di detersivo, possibilmente ecologico
Queste sono tutte cose che possono essere insegnate nella quotidianità, invitando i bambini a fare il bucato con noi in modo regolare, così che imparino nel modo corretto il prima possibile.
Lo stesso discorso vale per l’utilizzo della lavapiatti.
Pulizie di casa sostenibili
Come sapete, su questo blog siamo fiere sostenitrici del concetto che in una casa e in una famiglia le pulizie si suddividono equamente tra tutti i membri del nucleo familiare.
È molto importante mostrare ai bambini che esiste davvero un modo per prendersi cura della casa in modo sostenibile, ricorrendo a detersivi ecologici ed abitudini sane.
Insegnare loro come farlo li renderà bambini, ragazzi e adulti davvero capaci di vivere in armonia con l’ambiente circostante.
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Home gardening
Avete un giardino o un piccolo terrazzo utile a ospitare vasi con piante?
È perfetto per insegnare ai nostri figli il contatto e il rispetto per la natura.
Raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana per bagnare le piante, servirsi degli scarti del cibo organico come concime naturale, piantare in vaso piccole piantine di insalata, peperoni o fragole e prendersene cura è un’attività che più di moltissime altre forma al rispetto per l’ambiente che ci ospita.
Coltivare un prato incolto per dare rifugio a specie animali che altrimenti sarebbero prive di dimora fa capire davvero quanto sia importante la loro presenza nell’ecosistema, anche se a volte ci è sgradita e a tratti incomprensibile la loro funzione.
La natura è vita in ogni sua forma.
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Insegnare il risparmio energetico
Quando ero bambina, mia mamma mi invitava spesso a controllare che in casa non ci fossero luci o apparecchi inutilmente accesi o collegati alla rete elettrica: risparmiare energia è importante, perché la produzione di energia avviene ancora per gran parte a spese dell’ambiente.
Insegniamo ai nostri bambini a sfruttare il più possibile la luce naturale e servirsi di quella elettrica solo quando necessaria. Non è tirchieria, è uso intelligente delle risorse nella consapevolezza che non sono infinite.
Un’altra cosa che rientrava tra i miei compiti quando ero bambina era fare il giro della casa per abbassare le tapparelle: soprattutto in inverno, quando fa più freddo e il sole inizia a calare dietro l’orizzonte, è importante serrare le finestre appena possibile, per trattenere al massimo il calore all’interno senza un eccessivo utilizzo dei riscaldamenti. E, soprattutto, in casa cerchiamo di invitarli a vestirsi di più: accendere il riscaldamento per ore per avere 25 gradi e stare in calzoncini a gennaio è tutto fuorché sostenibile!
Cucinare insieme
Cucinare coi nostri figli ha una duplice valenza: non solo insegnare loro a prepararsi da soli un pasto equilibrato, ma anche insegnare come farlo riutilizzando gli avanzi per non sprecare il cibo.
Chiedere il loro aiuto per stilare un menu settimanale con la relativa lista della spesa li aiuterà, da grandi, a cavarsela in modo sostenibile anche a tavola, con il plus di essere liberi dall’agghiacciante domanda che ha oppresso generazioni di persone: “cosa cucino oggi?”.
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Leggere insieme
Potevano mancare i consigli sulla lettura condivisa?
Un libro è un mezzo potentissimo per diffondere la cultura del rispetto in ogni sua forma, anche quando parliamo di ambiente e sostenibilità.
Gesti gentili per proteggere il pianeta
libro di Giuditta Campello per Emme edizioni
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La Terra è la nostra casa e adesso ha bisogno di noi. Dobbiamo proteggerla! Non servono superpoteri, bastano un po’ di attenzione e di gentilezza. Basta ricordarsi di spegnere la luce, risparmiare l’acqua, fare la raccolta differenziata, coltivare una piantina…
Piccoli gesti gentili per una Terra più bella, per un futuro sereno.
Dai 3 anni.
Plasticus Maritimus, una specie invasiva
libro di Ana Pego, per Topipittori
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Da piccola, la biologa portoghese Ana Pégo non giocava nel cortile di casa, ma quasi sempre in spiaggia. Passeggiava, osservava le pozze di marea e collezionava fossili. Crescendo, però, si è resa conto di incontrare sempre più spesso una nuova specie: la plastica. Per metterci in guardia sulle conseguenze di questa specie per la vita del pianeta, Ana ha deciso di collezionare tutti gli esemplari possibili e di darle un nome. L’ha chiamata Plasticus maritimus e da allora non l’ha mai persa di vista, anzi, ha dato vita a un progetto di sensibilizzazione sull’utilizzo più consapevole della plastica. Ispirato al suo progetto, questo libro contiene informazioni sulla relazione tra la plastica e gli oceani. Include anche una guida per preparare uscite sul campo, raccogliere rifiuti in spiaggia e spiegare al lettore come cambiare stile di vita. Plasticus maritimus è una specie artificiale, invasiva, inquinante e dalla vita lunghissima: per tutti questi motivi, merita di avere i giorni contati!
Dagli 8 anni.
Un libro per i genitori
La sesta estinzione, di Elizabeth Kolbert, tradotto da Cristiano Peddis, Editore Neri Pozzza
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In una nuova edizione ampliata, torna in libreria il volume con cui Elizabeth Kolbert ha vinto il Premio Pulitzer nel 2015 e lanciato un grido d’allarme al mondo. Definito dalla giuria del Premio «un’esplorazione della natura che costringe il lettore a prendere in considerazione la minaccia rappresentata dal comportamento umano», La sesta estinzione è il racconto, elegiaco e potente, dell’ultimo dei grandi accadimenti catastrofici occorsi al nostro pianeta e insieme un canto d’amore alla straordinaria varietà e immaginazione della Natura. Se i primi cinque eventi, i cosiddetti «Big Five», hanno riguardato ere lontanissime e causato l’estinzione di massa di almeno il 75 per cento delle specie di volta in volta viventi sulla Terra, l’ultimo, ormai in corso, è la cosiddetta Sesta Estinzione, una trasformazione radicale dovuta alla comparsa circa duecentomila anni fa di una nuova specie animale. Una specie non particolarmente forte o rapida, ma piena di risorse, capace di modificare la composizione dell’atmosfera o di alterare gli equilibri chimici degli oceani.
Noi, tuttavia, a differenza dei dinosauri ci distruggeremo da soli, avvisa l’autrice. Trascinando con noi tutto il resto.
Dalla foresta pluviale alla Cordigliera delle Ande, dalla Grande Barriera Corallina alla moria di organismi riscontrabile anche dai fortunati tra noi che hanno un giardino di casa, Elizabeth Kolbert conduce il lettore nei luoghi di questa estinzione, non da una semplice prospettiva apocalittica, ma cogliendo nelle recenti scoperte scientifiche un invito a preservare la biodiversità. Per noi e per tutte le specie con cui condividiamo il pianeta.
“Modificare il corso dell’attuale estinzione richiederebbe cambiamenti paragonabili a quelli dell’Antropocene. Di recente ho parlato con un entomologo dell’Università del Connecticut di come vede il futuro. Sotto certi aspetti è molto più ottimista di me: «Risolveremo questa crisi climatica» mi ha detto. «Decarbonizzeremo». Poi, però, ha aggiunto: «Ma sarà troppo tardi per molti degli organismi che amo»“.