La fecondazione eterologa in Italia
Pubblicato il 18 Gennaio 2024 da Chiara Mainini • Ultima revisione: 18 Gennaio 2024
In Italia la fecondazione eterologa è possibile dal 2014, quando la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima – e quindi eliminato dal nostro ordinamento giuridico – la norma che vietava di ricorrere alla donazione di gameti forniti da soggetti esterni alla coppia.
Pertanto, oggi i tipi di fecondazione assistita utilizzabili in Italia sono due:
- la fecondazione omologa, che utilizza gameti della coppia
- la fecondazione eterologa, che utilizza almeno un gamete, se non entrambi i gameti, donati da soggetto esterno alla coppia
La disciplina legale applicabile a cui fare riferimento è la legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, che da ora in avanti per chiarezza chiameremo PMA.
Indice dell'articolo
Cos’è la PMA?
La PMA è l’insieme delle tecniche di medicina riproduttiva impiegate per consentire alle coppie il concepimento assistito, quando un concepimento spontaneo è impossibile o estremamente improbabile e qualunque altro intervento di tipo farmacologico e/o chirurgico si sia rivelato inefficace.
Le opzioni terapeutiche previste dalle tecniche di PMA sono differenti e progressivamente più invasive, a seconda delle condizioni della coppia, e si distinguono in:
- tecniche di I livello: semplici e scarsamente invasive, la fecondazione viene operata all’interno dell’apparato genitale femminile. Generalmente, sono consigliate quando l’infertilità diagnosticata alla coppia non è severa e avvengono tramite monitoraggio dell’ovulazione femminile ed inseminazione intrauterina;
- tecniche di II livello: sono più impegnative dal punto di vista tecnico e vengono realizzate al di fuori dell’apparato riproduttivo della donna, che viene sottoposta a sedazione. L’incontro dei gameti avviene in vitro e non all’interno delle tube e il prodotto del concepimento viene successivamente impiantato in utero;
- tecniche di III livello: sono le più complesse e si attuano per il prelievo microchirurgico di gameti dal testicolo, per il prelievo degli ovociti dalla donna per via laparoscopica e nelle procedure denominate GIFT, ZIFT e TET, che vengono eseguite sempre per via laparoscopica o con ecografia eco-guidata.
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La PMA eterologa
La fecondazione eterologa è di I o II livello.
Le tecniche di primo livello prevedono la IUI, inseminazione intrauterina, con donazione di liquido seminale da soggetto esterno alla coppia.
Le tecniche di secondo livello prevedono:
- fecondazione in vitro con ovocita interno alla coppia e liquido seminale da donatore esterno;
- fecondazione in vitro con ovocita da donatore esterno e liquido seminale interno alla coppia
- fecondazione in vitro con entrambi i gameti provenienti da soggetti esterni alla coppia
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Chi può ricorrere alla fecondazione eterologa
Il combinato disposto dalla Legge 40/2004 e dal documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome 14/109/CR02/C7SAN prevede che possano ricorrere alla fecondazione eterologa le coppie:
- affette da irreversibile infertilità o sterilità, accertata e certificata
- coniugate o conviventi
- con partner di sesso diverso
- con entrambi i partner vivi
- con entrambi i partner in età potenzialmente fertile
- con entrambi i partner maggiorenni
Questi requisiti devono essere tutti sussistenti al momento in cui si intraprende il percorso per accedere alla PMA.
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Limiti di età
La legge 40 non ha fissato un limite di età universalmente valido e ha demandato alle singole Regioni, competenti a prendere provvedimenti in materia di salute, la fissazione dei limiti anagrafici di accesso alle tecniche di fecondazione assistita, omologa ed eterologa.
I limiti sono stabiliti in funzione dell’accesso alla PMA presso strutture pubbliche regionali e dell’età della donna ricevente, come di seguito specificato:
- Veneto: 50 anni sia per omologa che per eterologa
- Campania: 46 anni per omologa ed eterologa
- Lazio: 46 anni per omologa ed eterologa
- Marche: 46 anni per omologa ed eterologa
- Abruzzo: 46 anni per omologa ed eterologa
- Piemonte: 46 anni per omologa ed eterologa
- Emilia-Romagna: 46 anni per omologa ed eterologa
- Sardegna: 46 anni per omologa ed eterologa
- Toscana: 43 anni per omologa/eterologa maschile; 46 anni per eterologa femminile
- Provincia autonoma di Trento: 46 anni per omologa ed eterologa
- Provincia autonoma di Bolzano: 45 anni per omologa ed eterologa
- Liguria: 43 anni per omologa/eterologa maschile; 46 anni per eterologa femminile
- Basilicata: 43 anni per omologa/eterologa maschile; 46 anni per eterologa femminile
- Lombardia: 43 anni per omologa, 46 anni per eterologa
- Calabria: 43 anni per omologa ed eterologa
- Friuli-Venezia Giulia: 43 anni per omologa ed eterologa
- Sicilia: 43 anni per omologa ed eterologa
- Valle D’Aosta: 43 anni per omologa, 46 anni per eterologa
- Molise: 43 anni per omologa, 46 anni per eterologa
- Puglia: 43 anni per omologa ed eterologa
- Umbria: 41 anni + 364gg per omologa ed eterologa
Le procedure di PMA eseguite, invece, presso centri privati non sono soggette a limiti di età legislativamente previsti, ed è demandato alla singola equipe medica procedente l’esame del quadro clinico della coppia.
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Costi
Nel 2017 le tecniche di PMA sono state inserite nei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, ossia le prestazioni assistenziali che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro il pagamento del ticket.
Dunque, in Italia è possibile eseguire la PMA a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
A partire da gennaio 2024, e a seguito dell’approvazione del Decreto Tariffe LEA, le procedure di PMA omologa sono offerte gratuitamente alle donne che ne hanno diritto, mentre le tecniche di PMA eterologa sono soggette al pagamento di un ticket variabile a seconda della regione in cui vengono eseguite.
La PMA eseguita in centri privati non convenzionati ha, chiaramente, costi più elevati che – secondo il Presidente della Sigo, Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia, Dott. Nicola Colacurci – oscillerebbero addirittura “tra i 3.500 a 6/7mila euro per una fecondazione omologa e dai 5 ai 9 mila euro per una eterologa” (fonte: PMA: da gennaio 2024 omologa gratuita, eterologa con ticket fino a 1500 euro, di Isabella Faggiano su Sanità Informazione, 19.09.2023).
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Dove eseguire la PMA in Italia
In Italia è stato istituito il Registro Nazionale PMA, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità per raccogliere i dati relativi alle strutture autorizzate all’applicazione delle tecniche di PMA nonché agli embrioni formati e ai bambini nati con tecniche di PMA.
Tali dati vengono elaborati e trasmessi al Ministero della Salute per la Relazione annuale del Ministro al Parlamento, consentendo una supervisione costante negli anni e garantendo trasparenza e pubblicità alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e ai risultati conseguiti.
Funge, inoltre, da riferimento per una mappa dettagliata dei centri autorizzati in ogni regione italiana (dovete usare il menu a tendina sulla destra).
Potete anche verificare la lista dei Centri PMA privati certificati, ovvero soggetti ad un programma ispettivo eseguito dalle Regioni col supporto del Centro Nazionale Trapianti, per certificarne la rispondenza ai requisiti di qualità e sicurezza.