Fertilità: 10 (brutti) miti da sfatare
Pubblicato il 1 Luglio 2023 da Chiara Mainini
Siamo nel 2023 e talvolta la fertilità continua ad essere discussa come lo si faceva cinquant’anni fa: con le superstizioni divulgate dalle nostre bisnonne e trisavole.
Ma la denatalità è un fenomeno importante e preoccupante nel nostro paese e, probabilmente, nella torta delle cause di questa piaga, una fetta importante è rappresentata anche dalla scarsa conoscenza delle giovani donne su come la fertilità debba essere preservata.
Oggi, quindi, vediamo quali sono i principali miti da sfatare sulla fertilità e, di contro, le informazioni scientificamente corrette da divulgare tra le giovani donne: come le nostre figlie adolescenti.
Indice dell'articolo
1. Il bambino viene quando vuole lui
Nella testa di nonne e bisnonne l’infertilità non è mai esistita: “i bambini vengono quando vogliono” è probabilmente la frase più ripetuta di sempre su questo argomento.
Ma, semplicemente, non è vera.
Quando una coppia pratica tentativi di concepimento mirati per almeno 12 mesi consecutivi senza che si instauri una gravidanza, si parla già di infertilità.
È un problema che affligge il 10% delle coppie.
È importante saperlo perché la convinzione che sia “normale” attendere infruttuosamente per anni l’arrivo di un bambino può creare danni irreparabili all’affiatamento della coppia.
2. L’infertilità è causata dallo stress
Meh. Non è propriamente vero.
Lo stress non è causa scientifica primaria dell’infertilità: nessuno studio scientifico, tra quelli attualmente condotti, dimostra che una persona stressata mentalmente o fisicamente sia per ciò anche infertile.
Il ruolo che lo stress svolge in relazione alla capacità di una coppia di concepire un figlio è più legato alla fisiologia del ciclo femminile, particolarmente sensibile alle alterazioni dovute a stress fisico o mentale.
Per approfondire questo spunto leggi Ritardo delle mestruazioni e gravidanza: 5 motivi per cui il ciclo è in ritardo ma non sei incinta
3. Le donne sono più infertili degli uomini
Assolutamente falso.
Non esiste un genere di prevalenza nelle diagnosi di infertilità. Statisticamente, circa un terzo dei casi sono attribuibili agli uomini, un terzo è riferibile alle donne e il resto viene imputato ad una combinazione di concause maschili e femminili o ignote.
4. C’è sempre tempo per avere un figlio: oggi le donne e gli uomini sono fertili più a lungo
Falsità dovuta ad un’inversione della prospettiva sul tema.
Oggi uomini e donne tendono ad avere più spesso gravidanze tardive, per motivi legati principalmente al raggiungimento della stabilità economica.
Questo non significa che siano fertili più a lungo rispetto al passato: il progresso scientifico non può interferire in alcun modo con la riserva ovarica di una donna che, come spiegato nell’articolo Fertilità femminile: come cambia con l’età?, inizia a diminuire a partire dal giorno della nascita.
L’unico modo di rallentare l’inesorabile diminuzione di possibilità, legata al trascorrere del tempo, è ricorrere alla crioconservazione degli ovociti.
5. Se prendi la pillola per troppi anni diventi sterile
Assolutamente falso.
L’assunzione di contraccettivi ormonali determina la “messa a riposo” dell’apparato riproduttivo femminile per un tempo determinato.
Quando la terapia ormonale cessa, la ripresa fisiologica della funzionalità riproduttiva è diversa da donna a donna e può essere più lunga se la terapia si è protratta per anni senza interruzioni.
Ma, in ogni caso, la pillola anticoncezionale non determina infertilità.
6. Se ci sono già precedenti figli non si possono avere problemi di fertilità
Molte donne si sentono confortare da mamme e nonne con questa affermazione: “se già hai avuto un figlio, non puoi più avere problemi di fertilità”.
Anche questo è falso.
Perché, come abbiamo ricordato poco più su, la riserva ovarica di una donna si esaurisce progressivamente col passare del tempo, quindi anche dopo uno, due, tre o N figli si va incontro ad una fisiologica riduzione della propria fertilità.
Anche altre condizioni possono interferire e provocare un’infertilità di coppia derivata: l’obesità e le patologie tiroidee sono quelle più frequenti nell’uomo, per esempio.
7. Se hai il ciclo regolare sei sicuramente fertile
Purtroppo anche questo è un mito da sfatare, per almeno due ordini di motivi.
Il primo è che il ciclo mestruale può essere regolare ma, al contempo, anovolutario. In assenza di ovulazione – com’è ovvio – non può parlarsi di fertilità.
Il secondo è che, pur in presenza di un ciclo mestruale regolarmente ovulatorio e fisiologicamente regolare, è possibile che sussistano patologie concorrenti che interferiscono con la fertilità.
8. La fertilità non ha niente a che vedere con lo stile di vita
Anche questo è falso.
Avere abitudini di vita sbagliate e poco sane, come eccessiva sedentarietà, alimentazione sbagliata, consumo eccessivo di alcol, fumo o droghe può pregiudicare enormemente la nostra salute riproduttiva.
9. La donna è fertile solo nel giorno dell’ovulazione
E’ un errore comune: sono in molti a pensare che, per avere subito una gravidanza, il giorno in cui bisogna avere rapporti sessuali sia il giorno dell’ovulazione, cioè tra i 13 e i 15 giorni prima della mestruazione.
In realtà, dopo lo scoppio del follicolo e il rilascio dell’ovocita, quest’ultimo resterà fecondabile per un massimo di 12-24 ore.
Se si considera che gli spermatozoi possono sopravvivere anche fino a 3-5 giorni nell’utero, se ne deduce che i giorni più fertili in assoluto siano i due che precedono l’ovulazione e il giorno di quest’ultima, per un totale di tre.
10. L’infertilità è un problema di testa: rilassatevi e il bambino arriverà
Questo luogo comune oltre ad essere falso è oltremodo irritante, perché colpevolizza la coppia, accusata di accanirsi eccessivamente fino a pregiudicare il risultato.
L’infertilità ha, come abbiamo detto, una percentuale residuale di idiopaticità: cioè, cause ignote e inspiegabili.
Ma, nella stragrande maggioranza dei casi, l’infertilità ha una causa acclarata ed è una causa fisica.
L’infertilità non è un problema di testa e non è nella vostra testa.
Rilassarvi e “smettere di pensarci” non risolverà i vostri problemi di fertilità.
In tutti i casi è fortemente raccomandato rivolgersi ad uno specialista quando siano decorsi 6 mesi di tentativi infruttuosi.
Letture consigliate
Per avere informazioni chiare, precise ed affidabili su questo tema vi consigliamo la lettura del libro Fertilità, tutto quello che devi sapere (e fare) per diventare mamma, del Dott. Luigi Fasolino.
Si tratta di una guida completa, rigorosa e di facile consultazione sulla fertilità, ma anche di una raccolta di storie e testimonianze su un tema molto delicato e difficile da trattare.
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Conclusioni
Questo articolo non è un parere medico e non può essere considerato il sostituto di una consulenza specialistica sui temi trattati.
Abbiamo voluto spiegare quali sono i principali luoghi comuni e miti da sfatare sulla fertilità, nella speranza di contribuire a sgombrare il campo dalla confusione ancora propagata dalle vecchie generazioni su questo tema.
Tuttavia, se soffrite per la prolungata incapacità a concepire un bambino, vi preghiamo di non fossilizzarvi sulle informazioni che trovate in rete e rivolgervi, quanto prima, ad uno specialista della salute riproduttiva.