Come allenare la concentrazione nei bambini

Pubblicato il 10 Giugno 2023 da

come allenare la concentrazione nei bambini

È successo a tutti i genitori almeno una volta: parlare ai propri figli – talvolta anche di cose importanti – e vederli vegetare in silenzio con l’espressione di quelli che sono su un altro pianeta.

Perennemente distratti, con la testa altrove che nel presente, che per fortuna ce l’hanno attaccata al collo altrimenti chissà dove la lascerebbero.

Tornano da scuola senza compiti, senza la felpa che indossavano al mattino, senza quaderni. Domandate loro “cosa hai fatto a scuola?” e, per tutta risposta, ricevete un laconico “non mi ricordo”.

Sono distratti, spesso incapaci di concentrarsi su un’attività dall’inizio alla fine.

A volte dipende da un vero disturbo medico, del quale è sempre meglio parlare con uno specialista alle prime avvisaglie. Ma, nella maggior parte dei casi, si tratta semplicemente di forme più o meno aggressive di “distrazione cronica“: alcuni bambini vivono, letteralmente, sulla luna.

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Esattamente: questa è la loro espressione mentre voi parlate. E alla prima domanda che rivolgete alla fine di un discorso la risposta è sempre: “eh?”

Ma come si fa a riportarli sulla terra? C’è qualcosa che possiamo fare per aiutare i nostri figli a migliorare la concentrazione?

La risposta è sì, tenendo però ben presente che – da un punto di vista fisiologico – la soglia attentiva di un bambino è sempre ridotta rispetto a quella degli adulti.

Che cos’è la concentrazione?

Possiamo definire la concentrazione come la capacità di mantenere l’attenzione focalizzata sull’attività che si ha in corso e, contrariamente a quanto molti pensano, è una facoltà che può essere allenata.

Non solo i compiti necessitano di concentrazione.

Anche se non ce ne accorgiamo, tutte le basilari attività della vita quotidiana ci richiedono un certo livello di attenzione: dal separare i rifiuti correttamente all’impostare la lavatrice per un lavaggio, dall’attraversare la strada guardando bene in ogni direzione al rispettare le regole previste a scuola o dalla famiglia.

Quali sono i segnali di un problema di attenzione?

Oltre alla già citata tendenza a non ascoltare un tubo di ciò che diciamo loro (che però potrebbe essere voluto, LOL), tra i segnali di una scarsa concentrazione possiamo osservare:

  • una svogliatezza eccessiva rispetto a ciò che è normale: tutti i bambini e gli adulti possono avere “momentini minuscolini” (cit.) di svogliatezza, ma quando si parla di svogliatezza perenne potrebbe esserci un problema di attenzione;
  • la tendenza a fare mille pensieri diversi contemporaneamente, senza mai concludere un discorso di senso compiuto;
  • incapacità a tenere anche un minimo ordine nelle proprie cose
  • difficoltà a seguire le istruzioni date per svolgere un compito o un’attività

Buone notizie: non è sempre questione di “voglia”

Il livello della concentrazione dipende da svariati fattori anche indipendenti rispetto alla volontà di un bambino: per esempio, varia nel corso della giornata, è influenzata da quanto si è dormito e da cosa si è mangiato, è strettamente correlata all’età perché aumenta sensibilmente con la crescita.

Quindi, se vogliamo intervenire per aiutare i bambini a migliorare la loro concentrazione, il primo step è chiarire a noi stessi quale potrebbe essere la causa del problema, ovviamente al netto di questioni mediche (come un disturbo specifico dell’apprendimento, per esempio) che vi consigliamo fin da subito di trattare con l’ausilio del vostro pediatra.

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5 Strategie che migliorano la concentrazione dei bambini

Una volta che avremo chiarite a noi stessi le possibili cause del problema, possiamo iniziare a stimolare la concentrazione dei bambini con l’aiuto di alcune strategie mirate, che hanno il pregio di risultare molto utili anche in altri ambiti della vita quotidiana.

1. Responsabilizzarli

I bambini devono avere ben chiare le loro responsabilità, sia in seno alla scuola che agli obblighi familiari.

Stilate un elenco, che possano memorizzare e appendere dove lo abbiano sempre sott’occhio, specificando per esempio che:

  • è loro responsabilità tornare a casa da scuola sapendo quali compiti dovranno svolgere, perché voi non li chiederete a nessuno
  • è sempre una loro responsabilità svolgere i compiti loro assegnati: voi a scuola siete andati a suo tempo e non dovete eseguire di nuovo analisi grammaticali o equazioni
  • a casa devono occuparsi di separare i rifiuti e gettare la spazzatura, rifare i loro letti, buttare da soli i vestiti sporchi nel cesto del bucato, tenere in ordine le loro stanze, apparecchiare e sparecchiare

È solo un elenco di esempio, naturalmente, per spiegare il concetto. Potete integrarlo con tutto ciò che vi sembra importante.

Ma è fondamentale che i bambini conoscano le loro responsabilità, se vogliamo che stiano attenti a non dimenticarle!

2. Insegnare loro ad organizzare il lavoro

Come dice il proverbio “nessuno nasce imparato”: ad essere ordinati e organizzati si impara.

Se ci accorgiamo che i nostri bambini non riescono a svolgere un compito da soli senza impiegare un intero pomeriggio, probabilmente è perché non hanno capito come ci si organizza.

Aiutiamoli a fare elenchi di priorità, scalette, a trovare un buon metodo che sia basato sulle loro capacità e a prevedere delle pause.

La concentrazione vive di pause: nessuno può restare concentrato 5 ore di fila, nemmeno un adulto.

3. Eliminare le fonti di distrazione

Anche se molte persone pensano di concentrarsi meglio con la radio o la tv accesa, sovraesporre il cervello a stimoli differenti è controproducente in fatto di concentrazione.

Molto meglio togliere di mezzo tablet e cellulari, spegnere il televisore e la musica e concedere alla mente il silenzio necessario a concentrarsi sull’attività da svolgere.

4. Assicurare abitudini sane

Anche qui ricorre un proverbio: mens sana in corpore sano.

Per avere una buona concentrazione, in generale ma anche nello svolgimento dei compiti, è fondamentale che i bambini:

  • dormano un numero sufficiente di ore
  • facciano pasti leggeri, sani ed equilibrati, consumando spesso alimenti ricchi di omega-3
  • facciano esercizio fisico, che riduce lo stress (nemico n. 1 della concentrazione), canalizza l’energia ed evita che questa si esprima disordinatamente (per esempio con movimenti continui sulla sedia) e riduce i livelli di ansia

5. Leggere insieme

La lettura è uno dei metodi migliori per allenare la concentrazione, perché a differenza dei passatempi passivi come tv e videogiochi, richiede di mantenere alta l’attenzione per reggere lo sforzo cognitivo.

Dunque, stimolarli a leggere ma anche leggere per loro: in entrambi i casi, la concentrazione affronta un training utile anche per migliorare eloquio e vocabolario!

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Il metodo Guillour

Ne avete mai sentito parlare?

Il metodo Guillour per migliorare la concentrazione dei bambini si basa sullo sviluppo dell’intelligenza spaziale e della coordinazione oculo-manuale e richiede al bambino di eseguire esercizi grafici, osservandosi attraverso uno specchio collocato frontalmente.

Il più famoso, fra gli esercizi proposti dal metodo, prevede di collocarsi davanti allo specchio con un foglio sul quale sia ritratta una figura: questo dovrà ovviamente essere osservato attraverso lo specchio.

Servendosi di matite colorate bisogna poi tracciare il contorno della figura, sempre osservandosi attraverso lo specchio. 

Poi, con il dito indice, si seguono i contorni, prestando attenzione alle immagini, mentre con la destra bisogna racchiudere o evidenziare quelle che sono uguali.

Nei bambini mancini il procedimento viene effettuato al contrario.

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Attività che migliorano la concentrazione dei bambini

Ci sono anche svariate attività che possiamo proporre per migliorare il livello di attenzione dei nostri bambini.

Tra queste le più affidabili sono:

  • ca va sans dire, i Puzzle: il gioco per eccellenza quando si parla di sviluppare l’attenzione e la pazienza!
  • i giochi basati sulla ricerca di differenze tra oggetti, disegni, fumetti ecc.
  • i rompicapo: sviluppano le capacità di problem solving la logica deduttiva
  • i giochi di Memory: potenziano non solo la capacità attentiva ma anche la memoria
  • il sudoku e i giochi di enigmistica

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Un libro per migliorare la concentrazione nei bambini, diviso per fasce di età

Allenare la concentrazione. Giochi e attività per la prima e seconda classe della scuola primaria (Vol. 1)

libro di Uta Stücke, Cristian Stenico, Matteo Largaiolli

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Allenare la concentrazione. Giochi e attività per la terza, quarta e quinta classe della scuola primaria (Vol. 2)

libro di Uta Stücke, Cristian Stenico, C. Brentari

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