Come organizzare la giornata di studio
Pubblicato il 28 Febbraio 2020 da Loredana Amodeo
Solo uno studente o ex studente sa quanto sia importante organizzare la giornata di studio in modo da conciliare esigenze personali di svago e di vita sociale con la necessità di essere produttivi.
In un mondo perfetto uno studente dovrebbe avere un metodo di studio che gli permette di studiare nel miglior modo possibile nell’arco di poche ore al giorno, così da non annullarsi completamente e ritrovarsi frustrato e infelice dentro ai suoi libri.
È quindi implicito che ogni studente deve acquisire il proprio personale metodo di studio, per mantenere costante il rendimento o addirittura migliorarlo.
Prima infatti di pensare alla distribuzione delle cose da fare nell’arco della giornata, si deve trovare un modo efficace per apprendere in poco tempo e in maniera duratura.
Alcuni studenti si trovano bene a studiare prendendo appunti durante la lettura, altri sottolineando nei libri, altri ancora con le mappe concettuali.
A proposito di mappe concettuali, questa è una tecnica a molti sconosciuta, ma in grado di dare molte soddisfazioni.
C’è chi riempie le proprie mappe di “doodles”, ovvero disegnini semplici che richiamano alla mente un concetto all’istante non appena vengono visualizzati, di simboli e colori.
Forse ci si mette un po’ a crearle, ma i successivi ripassi saranno una passeggiata, e l’argomento viene imparato in maniera durevole: infatti la memoria visiva è quella che rimane più impressa, e quindi allo studente basterà ricordarsi della sua mappa per avere chiaro ciò che ha studiato. Provateci, se non lo avete mai fatto!
Dopo che avrete stabilito come studiare arriva il momento di organizzare la giornata.
Come organizzare la giornata di studio per rendere le ore sui libri più produttive
Allora, innanzitutto stabiliamo una cosa ovvia ma che tutti, o quasi, tendiamo ad ignorare: le distrazioni sono il peggior nemico del raggiungimento degli obiettivi.
Quindi, mentre si studia o si lavora, si dovrebbero mettere da parte cellulari, TV, computer e ogni dispositivo che ci possa attrarre con notifiche o semplicemente con l’auto sabotante frase del “do solo un’occhiata”.
Mentre studiamo dobbiamo “essere presenti”, con la testa e con lo spirito.
Quante volte infatti rileggiamo passivamente la stessa frase senza capirne il senso? A quel punto, quando ci si rende conto di non esserci con la testa, sarebbe meglio fare una pausa di pochi minuti, anche solo per bere un bicchiere d’acqua, e poi ritornare concentrati.
Dobbiamo infatti capire quando è il momento di alzarci e fare una pausa. La mente ha bisogno di ristoro, soprattutto dopo svariate ore davanti ai libri. Ma attenzione a non cedere alla tentazione dei social, perché potrebbero “rapirvi” e trattenervi per più del tempo stabilito.
Un altro modo per rimanere concentrati è avere la scrivania organizzata e in ordine: il disordine intorno, anche se non ce ne rendiamo conto, ci rende meno produttivi. Anche avere a portata di mano tutto quello che ci occorre ci eviterà di alzarci ripetutamente.
Fare una suddivisione delle cose importanti/non importanti e/o urgenti/non urgenti
La cosa da evitare assolutamente è quella di ritrovarsi a dover fare contemporaneamente cose importanti e urgenti: la situazione ideale è quella di svolgere le attività importanti e non urgenti prima che queste diventino urgenti. Infatti sentirsi con il fiato sul collo nel dover fare cose impellenti e irrimandabili ci arreca stress e ansia.
Ma attenzione anche a non perdere tempo nelle cose non urgenti e non importanti, oppure urgenti e non importanti (ad esempio fare una telefonata alla mamma per chiedere cosa c’è per cena: è urgente, ma non importante!)
Facciamo dunque un elenco di tutto quello che dobbiamo fare durante la giornata e suddividiamole in quattro categorie, con questo ordine di priorità:
- cose urgenti e importanti;
- cose non urgenti ma importanti;
- cose urgenti ma non importanti;
- cose non urgenti e non importanti.
L’ideale sarebbe quello di svolgere tutte le cose appartenenti alla prima categoria e poi passare alla seconda.
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Ciò che ci può remare contro però è la nostra mente stessa: riusciamo ad essere estremamente produttivi e reattivi solo quando ci sentiamo con il fiato sul collo dalle incombenze e dalle cose da fare impellenti, altrimenti tendiamo a rimandare e procrastinare.
Però se ci fissiamo degli obiettivi daremo alla nostra mente un motivo di sentirsi appagata quando li avremo raggiunti: infatti il piacere di “flaggare” una cosa fatta dalla nostra “to do list” sarà più grande del piacere effimero e a breve termine di bighellonare e di oziare. La mossa che farà la differenza sarà quindi la pianificazione.
Le abitudini da adottare per studiare meglio:
- pianificare e spezzettare gli obiettivi a lungo termine in piccoli obiettivi a quotidiani a breve termine, stilando ogni giorno la lista delle cose da fare;
- studiare con largo anticipo le cose non urgenti prima che queste diventino urgenti, così da non aggiungere ulteriore stress e ansia al carico;
- studiare lontani da distrazioni.
In questo modo si ottimizza lo studio, e rimane anche del tempo da dedicare alle cose piacevoli e allo svago, combinando così il successo con la felicità, allontanando lo stress senza sacrificare nessun aspetto della nostra vita.
Quindi, riepilogando, dobbiamo imparare a:
- massimizzare e rendere efficace il tempo speso nelle attività non urgenti ma importanti;
- minimizzare le attività urgenti, importanti e non, che sono la maggiore fonte di stress e infelicità;
- dare il giusto spazio, senza eccedere ma senza neppure privarsene, alle attività ricreative, ovvero quelle non importanti e non urgenti.
Buono studio a tutti!
Io stampo e faccio leggere a mia figlia ma…..non recepisce
Riprovo
Avessi avuto io qualcuno che mi suggerisse come organizzarmi.. …. ma vedo che anche oggi i miei figli fanno come facevo io allora: studiare al momento della verifica 🙁
Con un’aggravante: io mi organizzavo con qualche compagno per “rispiegarci” la lezione l’un l’altro e capire meglio. Adesso ognuno a casa sua, col cellulare
non è semplice imparare ad amare lo studio…