Come prevenire la congiuntivite nel neonato
Pubblicato il 23 Agosto 2019 da Francesca Praga
La congiuntivite neonatale è un’infezione o una irritazione della parte bianca degli occhi (sclera) di un neonato e della parte interna delle palpebre. È un problema abbastanza comune, ma è bene adottare alcune precauzioni di igiene importanti perché vada via spontaneamente, oltre a contattare il pediatra.
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Quali sono i segni e i sintomi della congiuntivite?
In generale, i neonati affetti da congiuntivite avranno la parte bianca dell’occhio (sclera) di colore rosa o rosso.
Ma possono anche avere altri sintomi, come:
- presenza di pus intorno agli occhi;
- palpebre gonfie e arrossate;
- lacrimazione continua.
Che cosa causa la congiuntivite?
La congiuntivite può essere causata da diversi motivi:
- esposizione a sostanze chimiche o irritanti (come colliri o sapone);
- condotti lacrimali bloccati;
- batteri passati dalla madre, durante il parto;
- altri batteri o virus a cui il neonato è stato esposto dopo la nascita, magari entrando a stretto contatto con qualcuno di infetto;
Nella maggior parte dei casi, la congiuntivite è una malattia lieve che andrà via da sola.
Ci sono delle precauzioni che si possono prendere per proteggere il neonato?
Se qualcuno nella tua famiglia (o un visitatore) ha il raffreddore, assicuratevi che si lavino accuratamente le mani prima di toccare il bambino. I virus del raffreddore e dell’influenza a volte possono causare congiuntivite. Se possibile, tenete i bambini al di sotto dei 3 mesi a distanza da persone con raffreddore o influenza.
Rimedi naturali e consigli pratici:
- non bendare l’occhio (chiudendolo, infatti, aumenta la temperatura locale e si favorisce la proliferazione dei microorganismi);
- non condividere asciugamani, lenzuola o qualsiasi oggetto che possa essere un veicolo per i germi;
- tenere gli occhi del bambino puliti: togliere le crosticine e rimuovere le eventuali secrezioni;
- fare degli sciacqui o degli impacchi che aiutino il bambino a sopportare il fastidio che prova agli occhi. Alcuni esempi sono: i fiori di camomilla; l‘eufrasia; i semi di finocchio e infine gli sciacqui con acqua fresca.
Naturalmente l’unica persona che può dirvi cosa fare è il vostro pediatra: non esitate a chiamarlo in questi casi!