Giochi per neonati: attività intelligenti da 0 a 12 mesi
Pubblicato il 17 Giugno 2019 da Mamma Felice
Tra le attività Montessori esistono molti giochi e materiali dedicati allo sviluppo dei 5 sensi: vista, udito, olfatto, tatto, gusto.
Possiamo definire queste attività come intelligenti, nel senso che sviluppano l’autonomia del bambino, i suoi talenti, e in qualche modo anche le sue intelligenze multiple.
Cosa sono le intelligenze multiple?
Secondo Gardner, psicologo e docente statunitense, esistono sette tipologie di “intelligenza”, afferenti a diversi settori dell’attività umana:
- intelligenza logico-matematica, capacità di risolvere i problemi adottando principi e regole della logica, ovvero i principi di un sistema causa-effetto (matematici, programmatori, commercialisti, scienziati, architetti, ingegneri);
- intelligenza linguistica, capacità di usare la propria lingua e anche altre lingue per esprimere i pensieri e per comprendere gli altri (poeti, scrittori, avvocati, traduttori);
- intelligenza spaziale, capacità di rappresentare il mondo esterno all’interno della mente (architetti, fotografi, scultori, cartografi, ballerini, chirurghi, pittori, atleti);
- intelligenza musicale, capacità di ascoltare le note musicali, riconoscerle e ricordarle, percezione e comprensione delle strutture del suono (musicisti, cantanti, compositori, coreografi);
- intelligenza cinestetica o procedurale, capacità di usare tutto il corpo o una parte (mani, dita, braccia) per risolvere un problema;
- intelligenza interpersonale, capacità di comprendere gli altri, empatia (leader, politici, educatori, insegnanti, psicologi);
- intelligenza intrapersonale, capacità di comprendere se stessi, acquisire consapevolezza di sè, conoscere se stessi e comprendere i propri limiti, distinguere i propri sentimenti (psicologi, leader spirituali, poeti, artisti, musicisti, filosofi)
Negli anni Gardner ha aggiunto un altro tipo di intelligenza:
- intelligenza naturalistica, relativa al riconoscimento e la classificazione di oggetti naturali e sensibilità verso altri aspetti del mondo naturale (naturalisti, botanici, biologi, zoologi, contadini)
Ogni bambino e adulto possono possedere una di queste intelligenze, o più di una, ma per ‘funzionare’ alla perfezione vanno ‘allenate’ con attività, studio, pratica.
In ogni caso è sicuramente importante proporre ai bambini, fin da piccolissimi, attività e giochi sensoriali che sviluppino i cinque sensi. Attraverso i cinque sensi i bambini possono infatti acquisire intelligenza spaziale, naturalistica, logico-matematica, procedurale, ecc…
Per conoscere il mondo infatti i bambini hanno bisogno di affinare la vista e catalogare gli oggetti, riconoscere i suoni e i rumori, ampliare il loro senso del gusto e dell’olfatto usare il tatto per riconoscere e manipolare gli oggetti.
Maria Montessori per questi motivi aveva sviluppato una serie di materiali sensoriali da proporre i bambini nelle varie tappe evolutive e oggi ve ne propongo alcuni in base all’età dei bambini.
Ma importantissimo è anche immergere il bambino in un mondo bello: un ambiente fatto su misura per lui, studiato nei minimi dettagli, alla sua portata, piacevole.
Steiner parlava di un tipo di educazione che deve essere vera, bella e buona.
I bambini hanno bisogno di verità: di sapere che ciò che gli raccontiamo è reale, di conoscere il mondo attraverso la scienza, la fisica, la matematica, l’astronomia.
Chiaramente nessuno di noi si metterà a erudire i bambini con conoscenze teoriche su queste materie scientifiche, ma la scienza può essere trasmessa e appresa attraverso l’uso dei materiali Montessori.
Non a caso la Montessori aveva elaborato tutta una serie di materiali per apprendere attraverso il gioco la matematica, la geometria, la composizione delle piante dei fiori, le nomenclature…
I bambini hanno bisogno di un’educazione buona: rispettosa dei loro tempi e della loro infanzia, rispettosa del loro corpo e della loro mente. Un’educazione etica, fondata sull’amore e il rispetto, gentile.
I bambini hanno infine bisogno di bellezza perché, come si dice, ‘la bellezza salverà il mondo’.
La stessa Montessori si è preoccupata, nella sua carriera, di creare per i bambini delle scuole bellissime, con materiali su misura, durevoli ed esteticamente piacevoli, per far conoscere la bellezza ai bambini in modo che potessero propagarla anche all’esterno della scuola.
Il design, importante veicolo di bellezza nella vita dei bambini
Per questo anche il design è importante, quando si ammanta di bellezza, nella vita dei bambini. Non a caso esistono prodotti come Book Mon Amour di Peg Perego, il sistema modulare che sin dalla nascita concede al bambino di dormire, riposare e viaggiare immerso nella bellezza. Perché l’amore è nei dettagli: una culla bellissima, dei giochi di legno intelligenti dipinti in colori naturali, il cestino di vimini vintage per realizzare il cesto dei tesori…
Book Mon Amur è agile, compatto, raffinato. Possiede dettagli unici come il Comfort system per il benessere del bambino, la maniglia integrata in ecopelle brevettata Peg Perego e le rifiniture moda.
Il passeggino dispone di una comoda seduta Pop-Up omologata dalla nascita fino a 22 Kg, con due possibilità di visuale e di chiusura: fronte mamma o fronte mondo.
Il seggiolino Pop-Up ha una seduta reversibile per il passeggino, mentre il Primo Viaggio SL (seggiolino auto da 0 a 13 kg) si aggancia ai passeggini Peg Perego.
Può sembrare una sciocchezza, ma la bellezza è in qualche modo oggettiva.
Ognuno di noi, sin da piccolo, è portato a scorgerla negli altri, per sceglierla nelle varie situazioni e nei vari oggetti. Perché non iniziare dagli oggetti di vita quotidiana del bambino, come la sua cameretta, i suoi giocattoli e anche il suo passeggino e la sua culla?
0-3 mesi: la giostra di Munari
Noi sappiamo che la vista dei neonati non è ancora al suo massimo sviluppo: non hanno ancora la capacità di mettere a fuoco o di vedere da lontano, ma neppure di percepire totalmente i colori di un oggetto, la profondità dello spazio e i movimenti degli oggetti nello spazio circostante.
Infatti si dice sempre che, nelle prime settimane di vita, è opportuno tenere molto i neonati in braccio o nel marsupio e parlare loro guardandoli negli occhi da distanza ravvicinata (circa 20 centimetri), in modo che possano iniziare a seguire i movimenti del nostro volto e piano piano riconoscere i lineamenti e i movimenti oculari.
Proprio per sviluppare il senso della vista, Maria Montessori aveva sviluppato nel suo metodo delle giostrine in movimento da posizionare sulla culla dei neonati, perfezionate da Munari.
La giostra di Munari, composta da tre bacchette, una sfera trasparente che riflette la luce e delle forme geometriche in bianco e nero, aiuta il neonato – senza l’uso di musica – a concentrarsi, a mettere a fuoco le forme proposte e quindi a sviluppare il senso della vista.
Potete creare questa giostrina anche con le vostre mani, o adottare soluzioni simili: per esempio io per mia figlia avevo stampato e plastificato forme geometriche in bianco e nero sia per creare una giostrina per la culla, sia per creare un libricino per giocare.
3-5 mesi: i libri di stoffa
Per crescere giovani lettori occorrono libri adatti e una grande passione, che va trasmessa fin da piccolissimi, precocemente.
Ai neonati, anche di pochi mesi, possiamo proporre dei libri di stoffa o quiet book.
Questi libri sono estremamente interessanti perché coinvolgono vari sensi:
- il senso della vista, grazie ai loro colori e alle immagini semplici e curiose o agli specchietti riflettenti;
- il senso del tatto, perché spesso contengono elementi da stropicciare e manipolare, tirare, chiudere e allungare;
- il senso dell’udito, perché spesso emettono piccoli rumori come lo stropiccio della carta oppure musiche estremamente delicate.
Potete realizzare un quiet book anche con le vostre mani.
Per esempio potreste iniziare con un semplice rettangolo di stoffa da cui sporgono delle fettucce colorate da tirare, allungare e afferrare.
In seguito potreste creare dei libri in stoffa o in feltro di più pagine, magari con un filo conduttore. Per esempio: gli ambienti della casa, oppure i paesaggi naturali, oppure gli animali da cortile o della fattoria o infine le quattro stagioni.
6-7 mesi: il cesto dei tesori
Il cesto dei tesori è un’altra attività tipica dell’evoluzione del Metodo Montessori.
Messo a punto dalla psicopedagogista britannica Elinor Goldschmied, è composto da una cesta, possibilmente in vimini o in materiale naturale, in cui mettiamo a disposizione del bambino alcuni elementi da toccare, manipolare, a afferrare, sbattere tra loro.
Tra questi sicuramente vi consiglio di inserire:
- elementi direttamente presi dalla natura, ad esempio una grande pigna ben pulita e una grande pietra (mi raccomando sempre a non utilizzare materiali troppo piccoli che possono essere ingeriti o inalati dal bambino);
- stoffe e tessuti di varie qualità e tessitura, ad esempio pezze di seta, di cotone, di spugna, ma anche quadrati realizzati in maglia con i ferri o l’uncinetto;
- piccoli sonagli di legno o anche eventualmente uno xilofono di legno con il suo bastoncino.
Ma all’interno possiamo inserire anche oggetti in legno di uso comune in casa, come un dosatore per il miele, un cucchiaio di legno, un cucchiaio di metallo.
Il cesto dei tesori serve non solo per intrattenere il bambino, ma soprattutto per sviluppare i suoi sensi e le sue capacità di catalogazione degli oggetti (similitudini, differenze, quantità, gradazioni).
Attraverso questa attività di manipolazione il bambino comprende infatti le differenze tra i materiali, catalogandoli in base alla durezza, al caldo e freddo, al liscio e ruvido, al leggero pesante, eccetera.
Questo richiama molto tutte le tavolette Montessori proposte nei suoi materiali scolastici come appunto le tavolette del liscio e ruvido, le tavole bariche, le tavole termiche, ecc.
Per aggiungere un tocco personale al vostro cesto dei tesori potete anche inserire delle piccole figure in lana cardata che rappresentano dei personaggi dei bambini, con cui iniziare anche una prima timidissima versione di gioco di ruolo (nell’interpretazione Steineriana).
Il cesto dei tesori è adatto per i bambini dai sei mesi in su, ovvero per i bambini che sono capaci di restare seduti su un tappeto autonomamente, tenendo dritta la schiena e il collo. Questo gioco infatti si propone di solito mettendo il bambino in terra seduto su un tappeto morbido e caldo e lasciando che sia lui stesso ad esplorare i materiali all’interno del cestino, quindi anche imparare ad afferrarli e a muoversi verso gli oggetti per riprenderli.
8 mesi: la scatola per imbucare
La classica scatola delle forme, che potete anche comprare nel più classico dei mobilifici svedesi, è utile per sviluppare la coordinazione dei movimenti oculo manuali del bambino.
Cercando di infilare una forma nell’apertura corrispondente sulla scatola, il bambino imparerà anche a conoscere le varie forme degli oggetti e le forme geometriche.
Una pallina o una forma che vengono correttamente infilate nella loro buca, scompaiono momentaneamente agli occhi del bambino: questo lo aiuterà anche a percepire che gli oggetti esistono anche se lui non li vede con gli occhi.
Per esempio vi è mai capitato che i bambini giochino a nascondino con voi, coprendosi solo la testa con una copertina? Lo fanno appunto perché non hanno ancora la percezione di se stessi e degli oggetti nello spazio: conoscono solo ciò che vedono con gli occhi.
Invece, allenandosi a giocare con oggetti che ‘scompaiono’, svilupperanno anche questo senso.
In questo senso, sarà molto utile anche la mistery bag o mistery box: una bustina di stoffa o una scatola al cui interno sono poste delle forme geometriche tridimensionali o dei piccoli oggetti, che il bambino deve indovinare solo con il tatto.
Quando proponete qualsiasi attività ‘intelligente’ al vostro bambino, imparate ad osservarlo: guardate come funziona la sua concentrazione, qual è il suo modo di gestire l’errore, tutti i tentativi che fa per provare e riprovare finché non riesce nel suo obiettivo.
Imparerete molto, sul vostro bambino!
E poi osservate la differenza tra il suo livello di attenzione e concentrazione di fronte a questi giochi, seppure così semplici, rispetto al suo comportamento davanti a tablet o TV: vedete come nel secondo caso il bambino diventi completamente passivo, tendendo ad estraniarsi da se stesso e dal mondo circostante?
Per questo tutti i pediatri sono concordi nel dire che a un bambino sotto i 4-5 anni non andrebbe mai dato in mano un telefono o un tablet: perché il livello della sua concentrazione diminuisce progressivamente, proprio nell’età in cui invece i suoi neuroni a specchio sono più attivi ed è più propenso ad imparare cose nuove, ‘come una spugna’.
Non lasciate che questa meravigliosa spugna si inaridisca per mancanza di stimoli intelligenti!
9 mesi: il pannello multiattività
Avrete sicuramente visto questi pannelli su vari siti web e shop online.
Diciamo che racchiudono alcuni dei concetti Montessori riguardanti le attività di motricità fine, ovvero quelle attività compiute con movimenti fini delle mani, precisi e mirati, sempre più piccoli.
Queste attività servono ai bambini per sviluppare la cosiddetta attività oculo-manuale, ovvero coordinare il movimento delle mani con il senso della vista e quindi riuscire a compiere gesti sempre più precisi e coordinati.
Questo in futuro permetterà al bambino di sviluppare l’autonomia nel lavarsi e nel vestirsi, nel compiere alcune attività domestiche (come spolverare o tagliare i cibi), ma anche come anticipazione di tutte le attività di prescrittura e scrittura.
Possiamo preparare una di queste tavole direttamente in casa utilizzando la nostra fantasia e la nostra manualità.
L’importante è garantire sempre la sicurezza del bambino utilizzando tavole di legno leggero che devono essere fissate al muro, in modo che non possano cadere addosso al bambino e ferirlo. Allo stesso modo, per posizionare fermamente tutti gli elementi sulla tavola, sarà necessario utilizzare viti molto stabili, per evitare che questi piccoli pezzi si possano staccare con l’uso e quindi essere ingeriti o inalati dal bambino.
Per costruire un pannello multiattività possiamo innanzitutto partire dalla logica con cui i materiali Montessori sono stati creati o suggeriti.
Per esempio possiamo puntare sulle attività che potenziano la muscolatura del polso e del braccio del bambino e la coordinazione occhio-mano.
Possono rientrare in queste categorie azioni come:
- avvitare e svitare;
- aprire e chiudere;
- agganciare e sganciare;
- premere o pigiare.
Per questo motivo possiamo inserire sul pannello delle serrature, dei ganci, dei moschettoni, degli interruttori semplici (oppure che permettono di accendere una piccola luce o suonare un piccolo campanello).
Questa può essere una delle varie evoluzioni dei cosiddetti telai delle allacciature Montessori, che insegnano al bambino a diventare autonomo nel vestirsi e svestirsi.
Infatti su questi telai sono posizionate varie vari tipi di allacciature, come: zip, bottoni, clips, gancetti, bottoni, che permetteranno al bambino di diventare sempre più autonomo nella cura di sé, fino ad imparare ad allacciarsi le scarpe.
10-11 mesi: i travasi solidi e liquidi
Tra le attività decisamente più divertenti del metodo Montessori ci sono i travasi solidi e liquidi.
Il travaso è tipicamente lo spostamento di un solido o di un liquido da un contenitore all’altro, in vari modi e con vari materiali.
Chiaramente il bambino deve essere pronto a manipolare materiali piccoli e a volte frangibili, quindi deve avere un’età adatta a capire che gli oggetti non vanno più messi in bocca e che devono essere manipolati con cura.
Per questo ve lo propongo quasi vicino all’anno di età, ma vedrete che capirete da soli se il bambino ha già le potenzialità per l’attività dei travasi, perché comincerà ad aprire i cassetti per tirare fuori le ciotole rimetterle dentro, tenendosi occupato anche per intere giornate.
Anche questo è fondamentalmente un travaso, ovvero l’attività di spostare oggetti, categorizzarli, impilarli, travasarli da una parte all’altra.
Vi suggerisco quindi alcuni tipi di travasi che potete proporre al bambino, posizionando i materiali su un vassoio facilmente raggiungibile e che possa essere sempre in ordine e a disposizione, da posizionare sul suo tavolino:
- travasare un liquido da una brocca a una ciotola, e poi viceversa travasarlo dalla ciotola alla brocca con un imbuto;
- travasare un liquido da una ciotola all’altra utilizzando una spugna naturale;
- spremere il succo delle arance e travasarlo dentro i bicchieri;
- travasare dei legumi secchi da una ciotola all’altra utilizzando prima le mani, poi un cucchiaio;
- travasare i legumi secchi misti mettendoli in ciotole differenti in base alla categoria, ovvero separare i fagioli dai ceci, categorizzandoli;
- travasare bottoni e clips colorate da una ciotola all’altra, spostandole con una pinzetta da cucina e separandole per colore o forma.
12 mesi: a passeggio nella natura, per catalogare piante, fiori ed erbe spontanee
Questa è decisamente una delle mie attività preferite da fare all’aperto, che va bene dall’anno in su, fino a quando si è grandi.
I bambini hanno un grande desiderio di dare un nome alle cose – non a caso la Montessori ha creato varie carte delle nomenclature, sia per gli oggetti che per gli elementi naturali.
Anche su Mammafelice potete scaricare tante carte tematiche gratuite, per aiutare i bambini a riconoscere gli oggetti, i colori, gli animali, ecc… e impararne il nome.
Ma allo stesso tempo, i bambini amano classificare gli oggetti: distinguere il piccolo dal grande, disporre i materiali in gradazione di colore, per somiglianza, per durezza, ecc..
Un’attività molto interessante da svolgere all’aperto è quindi quella di classificare foglie, fiori ed erbe spontanee che troviamo in giardino, al parco o nelle nostre passeggiate nella natura.
Lasciamo che i bambini le raccolgano, che le identifichino attraverso i libri o le APP apposite e che costruiscano una sorta di erbario, un libro in cui attaccare le foglie trovate sul loro cammino e scriverne il nome.