Festa della Mamma: picnic in giardino senza cucinare

Pubblicato il 8 Maggio 2019 da

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La semplicità: questo il mio obiettivo, questa la mia cura. Trovare la luce nelle complessità della vita e sbrogliare la matassa, per vivere in modo semplice, senza fronzoli. Senza lussi, senza orpelli, senza zavorre: così cerco di vivere le mie giornate, soprattutto quelle ‘speciali’ come la Festa della Mamma.

Anche se non è semplice, sposare la semplicità: perché il mondo corre in direzione opposta e occorre molto temperamento per fermarsi, e amare la lentezza. Ma quando ci riusciamo, c’è tutto lo spazio della felicità.

Per questa Festa della Mamma ho dunque seguito la stessa linea che sto praticando in questo ultimo anno: rallentare.
Per un certo periodo mi ero fatta convincere di dover vivere al galoppo e dover persino tornare giovane. Poi ho iniziato ad amarmi profondamente, molto più di prima, e ad accettare i miei 40 anni con assoluta meraviglia.

Festa della Mamma: picnic in giardino senza cucinare

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Non abbiamo bisogno di correre, di vincere, di restare giovani: abbiamo solo bisogno di diventare noi stessi, per raggiungere la felicità.
Come? Curando le cose vere della vita: i valori, i pensieri positivi, le relazioni belle.

E festeggiando ogni singolo giorno con profonda gratitudine.

Curate il vostro giardino

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Mi rendo conto che non tutti abbiano la fortuna di avere una casa con giardino, ma se volete avere figli e state pensando a comprare o affittare casa, tenetelo in grande considerazione! O per lo meno cercate una casa con un terrazzino da riempire di verde e di pace.

Un giardino è una valvola di sfogo enorme, anche se molto piccolo: ci permette di fare vita all’aria aperta anche quando siamo impossibilitati a viaggiare. E non è poco.

Noi abbiamo un giardino davanti casa, più ampio, dove ci sono fiori e piante di vario tipo. E un piccolo giardino ‘segreto’ dietro la casa, più piccolo e raccolto, dove trascorriamo le nostre giornate all’aperto.

Non è nulla di lussuoso: solo qualche metro di prato coltivato a trifoglio, rasato periodicamente, su cui abbiamo installato un gazebo in legno sotto al quale ci ripariamo in estate, pranziamo, giochiamo.

Questo giardino posteriore confina con un’altra casa, quindi per ora abbiamo protetto la nostra privacy con una semplice rete ombreggiante: non è molto chic, a dire il vero, ma è funzionale.
Con il tempo, la mia idea è quella di sostituire questo ombreggiante con un canneto o con una siepe di edera rampicante, anche finta: dobbiamo programmare questo piccolo investimento per completare la bellezza di questo angolo di giardino.

Trovate sempre un motivo per cui festeggiare

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Con Nestore ho imparato ad essere grata di tutto. Anche nei momenti di puro sconforto, ci siamo sempre fatti delle gran risate al pensiero nel cercare di trovare i lati positivi da qualunque situazione.

Vi assicuro che questo atteggiamento mentale vi cambierà davvero la vita: pensare positivo ci aiuta a non arrenderci al destino, a trovare una soluzione creativa ai nostri problemi, a provocare un’azione.

Non è facile, ma si può fare. Un giorno alla volta e un passo alla volta, possiamo imparare a riempire la nostra testa di pensieri felici e portarli sempre con noi.

Semplificate tutto

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Ho imparato a semplificare tutto: posso essere bravissima a complicarmi le giornate, se voglio, ma io non voglio più!
Non mi sento in dovere di occuparmi di tutto e credetemi: è una bella liberazione.

Per questo picnic in particolare io ho usato tutti prodotti pronti di Viva la Mamma. Sapete quanto io ami cucinare, ma voglio uscire dalla consuetudine di cucinare anche alle mie feste. Il mio compleanno, la festa della mamma, le mie ricorrenze: questi giorni sono ‘sacri’ per me e me li godo.

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Di solito durante le mie feste ho i miei rituali: o vado dall’estetista o dalla parrucchiera, o comunque passo la mattinata a mettermi le maschere e farmi lo scrub. Con tutta calma. Mi chiudo in bagno e poi in camera, e mi godo la lentezza.

Così mi affido di volta in volta alla famiglia, all’Enoteca di fronte casa che mi prepara piatti da asporto, e anche a prodotti pronti come quelli di Viva la Mamma. La leggerezza non mi provoca sensi di colpa.

In questo modo anche una semplice domenica in famiglia diventa una festa vera: nessuno che debba far fatica, tutti che si possono godere la giornata.

Buon cibo, buon vino, la famiglia che amiamo: questi sono gli ingredienti per la migliore Festa della Mamma che io possa desiderare.

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Ci godiamo il momento e niente altro.
Basta aprire le confezioni, condividere il cibo, lasciarsi trascinare dall’atmosfera rilassata.

Queste insalate e questi risotti ci sono spesso, nel nostro frigorifero: voi sapete bene quanto io ami cucinare verdure fresche di stagione ogni settimana, ma ho sempre bisogno di un aiuto extra. Nostra figlia esce alle due da scuola, affamata, e certi giorni mi ritrovo a non avere nulla di pronto. Così mi affido.

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Mi affido a chi sa fare questo lavoro da anni, preparando cose buone che piacciono a tutti. Mi affido a un goloso risotto alla milanese, a un’insalata di riso pronta, o più semplicemente a qualche antipastino sfizioso, da mettere in tavola la sera quando sta cuocendo la pasta.

Viva la Mamma è legato ad alcuni ricordi importanti, per me: le serate passate con Nestore in stazione, dopo qualche evento o qualche corso. I treni presi al volo – così come facevamo nei primi mesi della nostra relazione a distanza – e la corsa alle macchinette per prendere un paio di panini o di tramezzini da mangiare in treno, mentre torniamo a casa, verso le cose che ci siamo scelti.

E parliamo, parliamo…
Parliamo sempre di sogni, obiettivi, di futuro. Delle cose belle che ci sono capitate. Dei dolori che abbiamo affrontato insieme.

E può sembrarvi un pensiero banale, un ricordo insolito, ma quei piccoli momenti di non trascurabile felicità, a mangiare tramezzini sui treni veloci, sono UNO dei nostri momenti più cari.

La bellezza è ovunque, anche nella semplicità

Anche se il vostro picnic è sul tappeto del salotto o nel giardino sotto casa, potete portarvi addosso la bellezza. Apparecchiare bene la tavola, curare bene il prato, scegliere una bella tovaglia, utilizzare un bel cestino da picnic vintage.

La bellezza, dicono, salverà il mondo. E io lo penso sinceramente.
La bellezza della vita e del mondo, la bellezza insita in ogni anfratto della terra. Dal più piccolo degli insetti, alla più grande delle montagne.

Per me bellezza è aggiungere lucine all’albero di Natale, guardare Nex che dipinge al corso di pittura, ascoltare mia figlia che suona il piano.
Bellezza è mettere le mani in pasta, colorare, ritagliare, lavorare. Scrivere è la mia bellezza: l’unico modo che ho sempre conosciuto per esprimere il magnifico e l’incommensurabile.

Non tutto deve avere uno scopo

Siamo abituate che ogni cosa che facciamo deve avere un obiettivo: lavorare, curare la casa, educare i figli…
C’è invece qualcosa di prezioso nell’ozio senza fini: spazzare via i cattivi pensieri, ricaricare le energie, rimettere a posto gli equilibri.

Il relax non è standard: ognuno si rilassa a modo suo ed è importante che non ci facciamo condizionare agli altri anche sul modo in cui dovremmo riposare.

Per esempio io mi rilasso stando a casa, trascorrendo ore oziose in giardino, ma c’è chi si rilassa ascoltando musica, chi leggendo, chi andando a camminare, chi andando a fare escursioni in montagna.

Ciò che dobbiamo realmente fare per spezzare le catene delle convenzioni e sentirci liberi, è quello di iniziare a pensare a noi stessi come individui con pensieri, azioni e gusti differenti. Pensare a noi stessi come individui originali, che non hanno bisogno di uniformarsi per essere amati.

Raccontiamo le emozioni, non le cose

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Spesso le persone tendono a riempire le giornate vuote con molte attività, pur di non restare a casa. Preferiscono piuttosto andare a fare un giro al supermercato, che restare in giardino a fare niente o permettersi un pisolino sul divano. Perché c’è sempre bisogno di avere qualcosa da raccontare.

Fateci caso: anche a scuola, dopo ogni vacanza, ai ragazzi viene spesso chiesto di scrivere un tema sui posti che hanno visitato (e se qualcuno non va in vacanza, cosa scrive?).

Non ci viene mai chiesto: come ti senti? ti sei divertito in queste vacanze?
Quali sono le tue emozioni?

Non dovremmo riempirci la vita di cose o di esperienze fini a se stesse, ma piuttosto di emozioni: fare esperienza per poter provare la gioia, il senso di avventura, per superare una paura, per contrastare l’ansia, per provare un picco di adrenalina, per stringere relazioni umane.

Scegliamo qualcuno che ci supporti davvero

Non siamo isole: abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami incondizionatamente, e questi non possono essere i figli, che hanno il diritto di vivere la propria vita in modo indipendente.

Io ho scelto Nestore, lui ha scelto me. Ci siamo scelti perché eravamo rotti e ci siamo aggiustati insieme.
Nella consapevolezza che l’amore non è perfetto, ma può essere vero. E nella verità, è un amore che non sacrifica, che non ferisce, che si prende cura.

Certi giorni restiamo a casa insieme dal lavoro, solo per il gusto di stare insieme. Ci mettiamo a lavorare nelle nostre stanze, ma l’idea di essere entrambi nello stesso posto ci fa felici.

Recentemente ci è capitato che ci chiedessero perché andiamo insieme anche ai colloqui di scuola o a prendere e portare Dafne alle sue lezioni e io l’ho trovato strano. Mi sono resa conto che in questi dodici anni abbiamo fatto tutto insieme, sempre. Non perché da soli non siamo in grad di esistere, ma perché esistiamo meglio se siamo in due. Ci diamo forza a vicenda, ci supportiamo.

E io continuo a dirvi che la responsabilità di scegliere chi amare è personale. Non potete pensare di vivere una vita felice, se vi costringete a trascorrerla con una persona che non vi ama, che vi tradisce, vi denigra, vi ridicolizza, vi sminuisce.

Non dobbiamo dimostrare niente

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Soprattutto come madri, non dobbiamo dimostrare niente. Non c’è una gara in corso, non c’è una valutazione, non c’è il trofeo finale.

L’unico metro che misura il nostro ruolo di genitori è la felicità dei figli – insieme alla nostra.

L’unica cosa sensata è vivere, cercando di essere il più felici possibile, per condividere questa felicità con quelli che amiamo.



Commenti

9 Commenti per “Festa della Mamma: picnic in giardino senza cucinare”
  1. sabri

    ma sono buoni? non sono pieni di conservanti, glutammato ecc?

  2. Rita

    Ho provato l’insalata di riso è buonissima!!

  3. Chiara

    ma che idea carina

  4. Ilaria

    me lo stampo questo articolo, hai proprio ragione!!!!!

  5. costanza

    devo assolutamente provarli, ne ho bisogno adesso che i figli sono grandi e capita di dover essere via e loro a casa a pranzo o a cena. Dopo 18 anni di dedizione totale mi sembra un sogno. Però ho il problema del cibo: sanno cucinarsi le cose basiche, ma pasta al burro o tortelli e basta. Devo provare riso basmati e pollo al curry, che faccio sempre e ci piace… sono curiosa di provare questo. Se mi risolvesse di tanto in tanto la cena non mi dispiacerebbe!

  6. cri

    Posso dirti grazie per tutto l’articolo e in special modo per la parte “Scegliamo qualcuno che ci supporti davvero” ?
    Credo sia una delle cose più belle e sincere che ho letto ultimamente.

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