Come scegliere il tipo di riso giusto per ogni ricetta
Pubblicato il 19 Marzo 2019 da Mamma Felice
Questo è il tipico articolo che scrivo per me stessa, per poterlo aprire ogni volta che devo cucinare una ricetta a base di riso e non ricordo a memoria la tipologia di riso da utilizzare: perché ogni tipo di riso è adatto, per consistenza, amido e tenuta in cottura, solo a determinati tipi di piatti.
Eccovi dunque un bel promemoria da consultare tutte le volte che vi serve, per rendere perfetti i vostri piatti a base di riso.
Innanzi tutto parliamo di tempi di cottura: a seconda della varietà del riso ovviamente cambiano, ma anche a seconda del tipo di preparazione che volete realizzare. Di norma, per lessare 100gr di riso occorrono circa 500gr di acqua. Per un risotto, il liquido (brodo, acqua calda…) è intorno ai 3-500gr.
Per i risotti, consiglio di aggiungere liquido caldo mano a mano, in modo da raggiungere la giusta consistenza senza farlo asciugare troppo, né annacquarlo.
Quando salare? Io metto un pizzico di sale grosso insieme al primo brodo caldo o al liquido di bollitura, ma aggiusto di sale solo alla fine: in questo modo posso assaggiare il piatto e regolarmi bene, senza rischiare di salare troppo (soprattutto considerando eventuali mantecature).
Tipo di riso giusto da utilizzare per cucinare i risotti
- Carnaroli: l’ideale per i risotti mantecati, perché i chicchi tengono la cottura restando separati e allo stesso tempo assorbono i liquidi e gli aromi – questo è il mio preferito;
- Arborio: perfetto per i risotti mantecati perché in cottura cede molto amido restando intatto;
- Vialone Nano: perfetta mantecatura dei chicchi, è sul podio dei risi per risotti perfetti;
- Baldo: perfetto per risotti mantecati e sgranati – lo uso come ultima scelta.
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Tipo di riso giusto per le minestre
- Vialone Nano: adatto per minestroni e minestre – il mio preferito per le minestre in brodo;
- Arborio: rende cremose le minestre, pur non sfaldandosi – alla fine l’Arborio è un jolly che va bene quasi con tutto;
- Baldo: riso estremamente versatile, ottenuto da un incrocio con l’Arborio;
- Sant’Andrea: chicchi grossi, ricco di amido.
Riso giusto per fare il riso alla cantonese
- Baldo: assorbe facilmente gli aromi e resta ben sgranato in cottura, anche con la mantecazione – di solito per il riso alla cantonese scelgo questo;
- Thai Jasmine: si presta ad essere saltato in padella e fritto, dopo la cottura al vapore, quindi perfetto per ricette esotiche – la mia seconda scelta.
Riso per Sushi, quale scegliere
- Roma: se non trovate il riso apposito per il sushi, potete sostituirlo con il riso Roma – io uso sempre questo è il risultato è ottimo.
Riso al vapore, quale tipo di riso
- Basmati: profumato e aromatico, perfetto da servire in bianco come accompagnamento e da cuocere al vapore;
- Patna: di origine indiana, riso di accompagnamento perfetto al vapore;
- Thai Jasmine: perfetto accompagnamento per curry con salse speziate e altri piatti esotici.
Riso giusto per insalate di riso
- Ribe: essendo il riso utilizzato per la creazione del parboiled, va molto bene per le insalate di riso, grazie ai chicchi che restano compatti in cottura, senza sfaldarsi;
- Carnaroli: i chicchi restano separati e compatti, aumentano di 3 volte in cottura;
- Nero Venere: integrale, mantiene la sua consistenza anche cotto al vapore.
Riso perfetto per preparare dolci, sformati, arancini, crocchette e i timballi
- Originario: i suoi chicchi piccoli reggono poco la cottura, quindi è più adatto ai dolci, ai timballi, agli sformati e crocchette, in cui i chicchi non devono restare separati;
- Roma: i suoi chicchi grossi e arrotondati assorbono bene i condimenti e si compattano bene in sformati, arancini, timballi.
Riso da scegliere per fare le verdure ripiene
- Ribe: i chicchi non si sfaldano e si mantengono integri anche nelle cotture al forno.
Riso per la Paella
- Ribe: grazie alla sua consistenza compatta resiste bene alla cottura ed è la versione italiana di riso per preparare la paella al posto del riso Bomba, che è il riso tipico da paella.
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