Come trovare la propria motivazione
Pubblicato il 18 Febbraio 2019 da Mamma Felice • Ultima revisione: 23 Dicembre 2021
Sentirsi motivati: non è sempre così automatico. Ci sono lunedì difficili per tutti, mesi impegnativi per tutti.
E c’è anche la nostra tendenza ad accumulare impegni, ad essere sempre sovraccarichi di lavoro. Che spesso sfocia in una sorta di procrastinazione da ansia, un circolo vizioso: ho tante cose da fare, non so da dove iniziare, tendo a rimandarle il più possibile per non affrontarle, il lavoro si accumula ancora di più, provo un senso di ansia e angoscia.
Come possiamo abituarci a uscire da questa ansia perenne, o dalla nostra scarsa motivazione, per essere più felici e più sereni in ciò che facciamo?
Indice dell'articolo
Utilizziamo l’agenda
Ogni domenica programmiamo la settimana successiva: scriviamo a penna le cose da fare, spalmiamole durante i vari giorni, mettiamo nero su bianco i nostri obiettivi.
Io trovo che questo piccolo gesto mi dia molta calma e plachi la mia ansia ‘da nuova settimana’: perché in questo modo mi sento più presente, riesco a darmi degli step intermedi e soprattutto mi prendo delle pause di decompressione.
Mi appunto gli orari degli impegni, ma anche le ore in cui posso stare a casa per rilassarmi, uscire, fare altro.
Ho scelto una normalissima Moleskine settimanale: da una parte i giorni della settimana e dall’altra parte una pagina bianca.
In questo modo non mi devo limitare a scrivere solo le cose da fare e gli appuntamenti, ma posso scrivere idee nuove, pensieri motivazionali, liste di cose belle o anche più semplicemente il menù settimanale o altre informazioni utili per vivere meglio.
Cerchiamo di essere presenti a noi stessi
Spesso siamo troppo proiettati al futuro: il nostro pensiero va agli impegni, alle scadenze, al luogo di lavoro che non amiamo, al confronto con quel capo o quella persona che non vogliamo incontrare… e perdiamo di vista il momento.
La chiamano mindfulness: la capacità di essere presenti qui e ora nella nostra vita, presenti mentalmente in tutto ciò che facciamo.
Ovvero: godersi il momento, cogliere l’attimo, fare in modo che la nostra testa sia concentrata sul presente e non su un futuro ansiogeno che ancora non è avvenuto, e che ci angoscia ipoteticamente.
Impariamo a riposare, a decomprimere
Ognuno di noi dovrebbe avere tempo esclusivo per se stesso, per fare ciò che ama. Ma soprattutto per apprezzare la solitudine, la meravigliosa bellezza di stare con se stessi per il gusto di farlo.
Tendiamo sempre a riempirci le giornate di impegni e nel weekend organizziamo gite, uscite, ulteriori impegni: cosa ci impedisce di riposare? Stiamo cercando di non fermarci? Stiamo cercando di non restare soli?
Amiamo quello che facciamo?
Non è semplice amare tutto ciò che facciamo durante il giorno, perché spesso la vita ci chiede il conto anche di alcuni doveri irrinunciabili, o di un lavoro pesante, o di persone che non vorremmo frequentare.
Proprio per questi motivi è ancora più importante imparare ad amare ciò che facciamo: proviamo a guardare al nostro lavoro da un’altra prospettiva.
Quale apporto originale posso offrire a questo lavoro?
Posso far felice qualcuno? Posso far sorridere qualcuno?
Posso risolvere dei problemi?
Cerchiamo di dare un senso alla nostra giornata, insomma. Ricordarci che siamo vivi per un motivo, che siamo utili, che possiamo diventarlo.
Il fatto che la vita sia difficile, ci autorizza a non amarla incondizionatamente?