Metodo Montessori passo dopo passo
Pubblicato il 2 Gennaio 2019 da Mamma Felice
Montessori passo dopo passo è un libro di Scuola Viva che aiuta insegnanti e genitori a comprendere la pedagogia montessoriana riguardo la vita pratica e la vita sensoriale dei bambini, con un attenta spiegazione dei materiali previsti dal Metodo Montessori.
Vi racconto perché vale la pena acquistarlo, se volete attuare il metodo Montessori a casa, con i vostri figli.
Quali sono i principi fondatori del Metodo Montessori
La parte iniziale di questo libro spiega in modo esaustivo e al contempo semplice, i pilastri del Metodo Montessori: se siete affascinati da questa pedagogia e non sapete come metterla in pratica nella vita di tutti i giorni, questo libro vi può aiutare, perché spiega in parole semplici (e allo stesso tempo autorevoli) i principi fondatori del Metodo Montessori.
Montessori passo dopo passo
Vita pratica, Vita sensoriale
ed. Scuola Viva
150 pagg.
Il bambino è una persona a pieno titolo
I bambini non sono persone a cui dare ordini senza fornire spiegazioni, pretendendo di costringerli ad eseguire attività che spesso definiamo “per il loro bene”.
Chiaro che un metodo basato sull’imposizione può funzionare (sul breve tempo) sottomettendo i bambini alla disciplina imposta dagli adulti, ma di certo in questo modo non si dà al bambino la possibilità di esprimersi come persona, come essere umano unico e originale, capace di imparare in modo libero.
Spesso la confusione generata dal Metodo Montessori è che si tratti di un metodo libertario, senza regole: niente di più sbagliato!
Il Metodo Montessori ci insegna una pedagogia fondata sulle regole e sul rispetto: da una parte il rispetto verso il bambino, dall’altra parte il rispetto che il bambino acquisisce verso le cose e le persone.
Per facilitare l’apprendimento del bambino bisogna favorirne l’autonomia
La formula della pedagogia Montessori si racchiude nella frase: “Aiutami a fare da solo”.
Ogni bambino ha il desiderio di imparare, di sfidarsi e di progredire.
Maria Montessori suggerisce di seguire questo suo modo naturale di apprendere, aiutando il bambino a concentrarsi su ciò che fa e a provare e riprovare ciò che non riesce ancora a fare, per raggiungere le tappe successive della sua crescita.
Chiaramente questo processo richiede tutta la nostra pazienza.
Spesso noi abbiamo fretta: abbiamo la tentazione di finire qualcosa al posto dei bambini, fargli vedere come fare le cose, oppure togliergli gli oggetti dalle mani per farci le cose da soli (o per vestirli, prepararli, ecc…)-
In realtà ciò che serve al bambino per apprendere è proprio l’avere prova della sua lentezza, del suo fallimento, delle difficoltà che incontra e quindi riuscire a superarle passo dopo passo, prova dopo prova.
I periodi sensibili
I bambini sono totalmente dediti al processo di imparare. In base alla fascia di età e a determinati apprendimenti, la Montessori descrive alcuni periodi sensibili durante i quali il bambino è istintivamente interessato ad apprendere particolari competenze.
Questo elenco ci può aiutare anche a capire le ‘fissazioni’ dei bambini in alcuni periodi della loro vita (per esempio: il bambino che si dispera perché non vuole i biscotti rotti, ma solo quelli interi):
- periodo sensibile del linguaggio: 2 mesi / 6 anni;
- periodo sensibile del coordinamento dei movimenti: 18 mesi / 4 anni;
- periodo sensibile dell’ordine: 0 / 6 anni;
- periodo di affinamento dei sensi: 18 mesi / 5 anni;
- periodo sensibile del comportamento sociale: 2 anni e mezzo / 6 anni;
- periodo sensibile dei piccoli oggetti: 2 anni.
Importanza dell’ambiente
Per Maria Montessori la creazione di un ambiente adatto al bambino è fondamentale. Questo ambiente deve favorire il pieno sviluppo del bambino e i suoi periodi sensibili.
È un ambiente privo di stress, in cui non si urla e si evitano i rumori molesti, in cui gli oggetti sono riposti in ordine in luoghi precisi raggiungibili dal bambino. È un ambiente in cui il bambino viene rispettato; questo rispetto è reciproco sia verso l’ambiente, sia verso i materiali, sia verso le persone.
Lavoro di gruppo
Dai 3 ai 6 anni i bambini lavorano per lo più da soli. Solo più tardi possiamo quindi incoraggiare il lavoro di gruppo, soprattutto se il gruppo è composto da età eterogenee in cui i piccoli sono stimolati dai più grandi e questi ultimi svolgono un ruolo di tutori.
Per questo motivo nelle scuole materne di stampo montessoriano le classi sono eterogenee.
Il materiale Montessori
Maria Montessori, in quanto scienziata, aveva progettato una serie di materiali specifici, adatti all’età e allo sviluppo sensoriale dei bambini, per facilitare l’apprendimento autonomo di quest’ultimi.
Il materiale Montessori è colorato, concepito per essere apprezzato dai bambini per il suo aspetto sia estetico che ludico, predisposto per mantenere alta la concentrazione del bambino e soprattutto per memorizzare il contenuto degli insegnamenti appresi attraverso i propri senti sensi.
Il rituale dell’apprendimento
Quando vogliamo proporre a un bambino un’attività sensoriale, dobbiamo sempre preparare il bambino spiegandogli che cosa intendiamo proporgli.
I nostri movimenti devono essere scanditi e precisi ed è importante che il bambino comprenda la logica, il fine e la concatenazione di questa attività.
Rituale è anche la collocazione dei materiali, che devono essere riposti in ordine su uno scaffale accessibile e presentati su un vassoio o un tavolino che rappresentino lo spazio di lavoro del bambino.
La lezione in tre tempi
Nel metodo Montessori è importante non bruciare le tappe dell’apprendimento, ma lasciare al bambino il tempo di apprendere in modo naturale.
Questo non si realizza in una volta sola, ma in molti giorni.
Per questo la Montessori ha studiato un apprendimento in tre tempi, che troverete spiegato nel dettaglio a pagina 16 del libro: Montessori passo dopo passo, vita pratica e vita sensoriale.
Autocorrezione
Il Metodo Montessori è stato studiato per permettere l’autocorrezione (o cosiddetto ‘controllo dell’errore’), ovvero un’immediata presa di coscienza del bambino che confermi o smentisca il risultato.
Per esempio: al bambino sarà evidente che, se deve incastrare una forma geometrica in un contenitore, il triangolo non potrà entrare nel cerchio e viceversa.
In questo modo non è l’adulto che dice al bambino se una cosa è giusta o sbagliata; il bambino se ne accorge da solo e impara così ad auto valutarsi e a comprendere i propri errori, senza venirne mortificato o sentirsi inibito a ripetere il gioco.
La vita pratica nel metodo Montessori
Le attività di vita pratica sono il fondamento del Metodo Montessori, sempre ispirate alla vita quotidiana del bambino e rese adatte ai suoi bisogni e alla sua fisicità. Per esempio: oggetti leggermente più piccoli che possano essere utilizzati da manine piccole, scaffali bassi che possano essere raggiunti da un bambino, e così via.
Queste attività di vita pratica sono estremamente semplici e spesso possono sembrarci banali, ma in realtà sono dei veri e propri procedimenti pedagogici. Per esempio: lavarsi le mani, i denti, usare le mollette per stendere il bucato, togliere la polvere e partecipare alla vita familiare.
Alcune attività proposte nel libro, in base all’età, sono:
- portare un oggetto su un vassoio;
- aprire, chiudere o avvitare scatole o barattoli;
- versare liquidi o solidi per fare travasi;
- piegare un tovagliolo o un fazzoletto;
- allacciare bottoni e zip.
Queste attività sono illustrate perfettamente nel libro, secondo un’ottica montessoriana. In questo modo potrete applicare la pedagogia Montessori a casa, utilizzando queste semplicissime attività di vita pratica in ottica pedagogica.
La vita sensoriale nel Metodo Montessori
Il materiale sensoriale della Montessori è ricchissimo e va proposto al bambino quando questi ha già imparato a concentrarsi e a controllare i movimenti e la coordinazione oculo-manuale, proprio grazie alle attività di vita pratica che gli proponiamo.
Il materiale sensoriale si può iniziare a proporre intorno ai 2 anni e mezzo, in modo scaglionato, per evitare di sommergere i bambini.
Questo libro mi piace tantissimo perché è estremamente esaustivo in tal senso e riesce a presentare la varietà e complessità dei materiali sensoriali Montessori in modo pratico e semplice, comprensibile anche a noi genitori, non solo per insegnanti.
Nel capitolo sulla vita sensoriale, da pagina 48 in poi, c’è una tabella costruita molto bene che ci spiega a che età proporre i materiali, dai 2 anni fino ai 5 anni.
Da pagina 54, invece, troviamo la spiegazione puntuale di ogni materiale e ogni attività; cosa che secondo me è sempre molto difficile chiarirsi, perché spesso è difficile per un genitore orientarsi tra tutti questi materiali e soprattutto capirne perfettamente il funzionamento.
Trovate quindi la spiegazione di tutti i materiali Montessori, come:
- il sacco dei misteri o cesto dei tesori;
- le tavolette del liscio e del ruvido;
- i tessuti;
- le spolette dei colori;
- gli incastri cilindrici;
- la torre rosa;
- la scala marrone;
- i recipienti per differenziare;
- i solidi geometrici;
- le scatole degli odori, dei suoni e dei gusti;
- le barrette rosse;
- l’arma l’armadietto delle forme geometriche;
- i cubi del binomio e del trinomio;
- i triangoli costruttori;
- le figure sovrapposte;
- la tavola pitagorica;
- I cilindri colorati.
Insomma: per quanto mi riguarda, questo è un manuale Montessori che definirei ‘operativo’. Il libro chiarisce perfettamente i principi del Metodo Montessori, applicabili anche a casa dai genitori, e presenta tutti i materiali montessoriani della vita sensoriale per renderli capibili e fruibili anche da chi non si occupa di pedagogia.
Può essere integrato da un altro dei volumi della casa editrice Scuola Viva, ovvero: Materiale Montessori fai da te. In questo modo, oltre che comprendere i materiali Montessori, potrete anche costruirli a casa.
Inutile dire che si tratta di un’ottima guida per genitori, ma anche di uno strumento secondo me essenziale per chi lavora nelle scuole Montessori, come fosse un prontuario del Metodo, di facile consultazione.
Obiettivo di questo libro non è solo spiegare tecnicamente il materiale Montessori, ma farci conoscere lo spirito montessoriano, ovvero: l’autentico desiderio di ascoltare il bambino, favorire la sua autonomia, comprendere le sue peculiarità, dargli fiducia e aiutarlo a svilupparsi come persona attiva e curiosa.