Come organizzare gli armadi e il cambio di stagione
Pubblicato il 18 Dicembre 2018 da Mamma Felice
Non ho niente da mettermi: tutti prima o poi pronunciamo questa frase, anche se abbiamo gli armadi pieni di vestiti. In realtà è una constatazione piuttosto vera: spesso tendiamo ad accumulare vestiti vecchi, che non ci vanno più bene, o che non ci piacciono più.
Tutto in nome della classica fandonia che ci vogliamo raccontare: Un giorno mi entreranno di nuovo / Un giorno torneranno di moda.
Possedere tanti vestiti e tenerli alla rinfusa nell’armadio, in effetti, è come non averli affatto: si finisce per indossare inevitabilmente sempre le stesse cose e avere, appunto, la sensazione di non avere mai niente da mettersi.
Un guardaroba ben organizzato però è possibile: ci servirà qualche ora di lavoro iniziale, per risparmiare tempo nei giorni a venire.
Indice dell'articolo
Come deve essere l’armadio ideale?
Intanto l’armadio ideale deve essere grande. Se possibile.
Noi, per esempio, abbiamo un armadio a 8 ante nella mia camera da letto, a cui si aggiungono l’armadio di Nestore e quello della bambina, nelle rispettive stanze (armadi a 2 ante).
Siccome nell’armadio spesso mettiamo anche la biancheria per la casa, sarebbe bene separare gli armadi per occasione d’uso: in questo modo tovaglie, lenzuola e strofinacci saranno tutti insieme in un’unica anta, e i nostri vestiti saranno tutti in ordine separatamente.
Per me è anche una questione di igiene (psicologica), oltre che di organizzazione: come ho già sostenuto parlando del bucato perfetto, non amo mettere insieme le cose della casa, con i nostri vestiti personali.
Se fate come noi, il cambio armadi diventerà praticamente inesistente, perché da anni ormai compro solo vestiti in cotone 100%, quindi il cambio armadio diventa accessorio: è un abbigliamento tattico da indossare in tutte le stagioni.
Se invece avete il guardaroba estivo e quello invernale, l’ideale sarebbe avere almeno una sezione apposita per l’inverno e una per l’estate per ogni membro della famiglia. Oltre che una parte di cassetti e di scaffali in cui riporre, rispettivamente, la biancheria e le magliette.
Tuttavia, non sempre le pile di magliette e di vestiti sono il massimo, perché le pile si disfano e si crea disordine, oltre al fatto che si tende a usare sempre le stesse due o tre cose in cima.
La soluzione: aggiungere molti ripiani, oppure utilizzare dei trucchetti più economici e funzionali, come il portaindumenti RI,ORDINO di BAMA.
Si tratta di uno scaffale aggiuntivo per riporre camicie, maglieria, intimo, accessori – creando spazio in più dentro gli armadi. Perfetto soprattutto se non potete aggiungere ulteriori ripiani o cassetti negli armadi, o se avete una cabina armadio minimale. RI,ORDINO è sovrapponibile ed è composto da 4 ripiani e 2 cassetti posizionabili secondo necessità.
Lo trovate in color tortora e ghiaccio, così da essere adatto sia per ambienti classici che moderni.
Non fatevi ingannare dalla sua compattezza: è davvero grande! Misura 34x41x53h e può contenere una gran quantità di indumenti e accessori.
Per riporre invece lenzuola, piumoni, capi fuori stagione io uso dei sacchi di tela o di nylon, da riporre nei ripiani più alti dell’armadio: tanto si tratta di capi che si usano poco o si utilizzano solo in alcune stagioni.
Per ampliare ulteriormente lo spazio negli armadi, possiamo utilizzare anche i contenitori INFINITY di BAMA: sono modulari, capienti, dotati di coperchio e di apertura frontale, per un facile inserimento e presa degli oggetti.
Mi piacciono perché, essendo in plastica, sono super resistenti, non si sformano, si possono pulire con una spugna (cosa per me essenziale, perché la polvere si accumula anche dentro gli armadi!) e si possono impilare.
Come pulire e riporre gli indumenti e gli accessori dentro gli armadi
Prima di riporre vestiti, accessori e indumenti negli armadi (comprese le scarpe!), dobbiamo pulirli bene e a fondo, altrimenti rischiamo che, al momento di usarli, siano inservibili, o irrimediabilmente macchiati.
Inoltre, ogni capo e ogni accessorio andrebbero riposti secondo una logica, per conservarli al meglio.
Come riporre le borse nell’armadio
Le borse vanno pulite bene con un buon latte detergente per il viso: mettiamone una goccia su un dischetto di ovatta e lucidiamole, per eliminare anche lo smog, le righe, le macchie…
Riempiamole di carta per mantenerle in forma: benissimo la carta di giornale appallottolata, oppure la carta velina che di solito si trova negli imballaggi.
Riponiamo le borse dentro sacchi di tela oppure vecchie federe di cotone e mettiamole sui ripiani meno utilizzati: in basso quelle più usate, in alto quelle fuori stagione o meno usate.
Cerchiamo di non sovrapporle, ma di metterle una accanto all’alta – sempre se è possibile in base allo spazio che abbiamo a disposizione.
Come riporre le camicie negli armadi
Se si tratta di camicie fuori stagione, innanzitutto laviamole, stiriamole e pieghiamole. Inseriamo al centro la carta velina, proprio come succede quando compriamo una camicia nuova. Infine inseriamole in sacchetti di nylon.
Per le camicie di uso quotidiano, possiamo scegliere se:
- piegarle e riporle sui ripiani o dentro i cassetti: i questo caso, per usarle, possiamo dare loro un colpo di vapore, per eliminare le pieghe;
- tenerle appese sulle grucce, dopo averle ben stirate, per averle pronte all’uso.
Come conservare i maglioni
I maglioni di lana o cachemire vanno lavati a mano.
Se si sono un po’ infeltriti si possono lasciare a mollo con un po’ di balsamo per capelli.
Una volta perfettamente asciutti, pieghiamoli inserendo la carta velina al centro e mettiamoli in sacchetti di nylon, oppure avvolti in carta da giornale (non con i maglioni chiari), piegati e impilati (pochi).
Quelli molto grossi possono essere appesi nell’armadio ripiegati a metà e messi nell’asta orizzontale degli attaccapanni, ma non appesi in verticale come le camicie, perché la lana si deforma sotto il suo stesso peso.
Come riporre gonne e vestiti negli armadi
Gonne e vestiti vanno appesi singolarmente:
- le gonne appese agli ometti a pinza;
- i vestiti appesi singolarmente alle grucce normali.
Se i vestiti tendono a scivolare, possiamo hackerare le nostre grucce per renderle meno scivolose. Procuriamoci del feltro e tagliamolo in strisce. Incolliamo le strisce con la colla a caldo sulle grucce, nella parte a contatto con l’abito: in questo modo il capo non scivolerà più sulla plastica.
Come pulire e riporre giacche e cappotti
Cappotti e giacche vanno portati in lavanderia, oppure, se portati poco, si possono rinfrescare pulendoli con una spazzola immersa in acqua e facendoli asciugare bene all’aria.
Riponiamoli sulle grucce non abbottonati, per non far prendere false pieghe. Dopo averli appesi, possiamo inserirli in involucri di nylon a chiusura possibilmente ermetica.
Come riporre i pantaloni
Cerchiamo di piegare bene i pantaloni mantenendo la loro piega originale: allineiamo bene il cavallo e appendiamoli con grucce a pinza per l’orlo inferiore.
In alternativa, possiamo utilizzare le grucce tradizionali, ponendo della carta velina sulla barra orizzontale, per evitare che si formi sul tessuto la classica piega orizzontale. Inseriamoli, così appesi, in sacchi lunghi di nylon.
Come trattare e riporre i capi in pelle
I capi in pelle si possono pulire come le borse, con latte detergente, per poi essere messi nel luogo più fresco possibile. La pelle, infatti, se non adeguatamente conservata, si secca e si screpola.
Per questa ragione i capi in pelle vanno conservati in sacchi di stoffa o avvolti in carta velina, ma assolutamente non nel nylon, che non permette alla pelle di respirare adeguatamente.
Come riporre i cappelli
I cappelli di feltro vanno spazzolati nel verso del pelo. La fodera interna si può pulire con un batuffolo impregnato di acqua, mentre la fascetta può essere trattata con un po’ di crusca calda in modo da assorbire l’unto.
Trattandoli con il vapore si riesce a ridare la forma giusta: a quel punto si possono riempire di carta perché la mantengano.
I cappelli vanno conservati in sacchetti possibilmente di tela e riposti nelle cappelliere o sacchetti di nylon.
Come riporre le scarpe fuori stagione dentro gli armadi
Il cambio di stagione riguarda anche le scarpe. Se non avete la possibilità di avere una scarpiera sul pianerottolo, o in uno sgabuzzino, potete riporre le scarpe negli armadi, dedicando loro un’anta apposita.
Prima di riporre le scarpe puliamole bene con un dischetto di ovatta e il latte detergente (oppure uno sgrassatore, se non sono in pelle), pulendo molto bene anche le suole. Laviamo le scarpe lavabili, strofiniamo invece con una spazzola il fondo delle scarpe che non si possono lavare in lavatrice.
Per riporre tante scarpe in pochissimo spazio, ci viene ancora incontro BAMA, con il suo poggiascarpe LIFT: si tratta di un sistema per sovrapporre le scarpe senza sporcarle e senza appiattirle, che si sviluppa in verticale. In questo modo, nello spazio prima dedicato a un solo paio di scarpe, potremo metterne due.
Tra l’altro è regolabile in altezza, quindi permette di riporre anche scarpe grandi o con il tacco.
Come riporre gli accessori
- Cinture: vanno appese all’espositore ad alveare o a gancetti, oppure arrotolate e riposte come la biancheria;
- Guanti: in scatole in fondo all’armadio;
- Sciarpe, cravatte e foulard: come le cinture, possono essere appesi nell’espositore ad alveare.
Corredo della nonna: come conservarlo negli armadi
Per conservare pizzi antichi, tovaglie, tende o centri di particolare valore, si può utilizzare per ricoprirli per intero una carta blu, scelta accuratamente, che li proteggerà dai pericoli della luce.
Come pulire bene il guardaroba durante i cambi di stagione
Il cambio degli armadi: una cosa noiosissima ma che, se fatta con criterio, ci fa in realtà risparmiare molto tempo e molti soldi: una capo ben curato ha sicuramente vita più lunga.
Un paio di volte l’anno dovremmo avere il coraggio di svuotare gli armadi e pulirli da cima a fondo: possiamo fare tutto insieme oppure, se la cosa ci spaventa, fare un’anta alla volta.
L’occasione è propizia per fare anche un’accurata cernita dei vestiti, in modo da sbarazzarsi senza rimpianti delle cose logore e delle cose che non vanno più bene, non piacciono più, non si mettono da tempo. Possiamo sbarazzarci di ciò che ormai non è utilizzabile, e regalare i capi ancora in buono stato.
In questo modo si fa molto spazio nell’armadio per i nuovi acquisti della stagione.
Le operazioni preliminari consistono nel togliere tutto dall’armadio, arieggiarlo e pulirlo bene.
Usiamo gli armadi per riporre solo i capi perfettamente lavati, possibilmente già stirati: se non volete lasciare sulle sedie i vestiti del giorno, o i cambi della settimana, allora è meglio appenderli in uno stand appendiabiti o in un’anta a parte dell’armadio – comunque non insieme ai capi puliti.
Spolveriamo bene i ripiani, ma anche le pareti e il fondo degli armadi: anche se chiusi, la polvere si annida lo stesso ovunque, persino sulle grucce non utilizzate e sui vestiti appesi a lungo. Possiamo usare acqua e detersivo delicato, ecologico: evitiamo sempre di utilizzare prodotti troppo aggressivi, ammoniaca e candeggina o similari, che sono molto inquinanti e appesterebbero anche gli indumenti chiusi negli armadi.
Teniamo gli armadi aperti per un giorno, durante le pulizie, per arieggiarli bene.
È buona norma mettere sul fondo degli armadi qualcosa che aiuti ad assorbire l’umidità in eccesso e a prevenire cattivi odori e muffa, come un barattolo forato contenente bicarbonato o sacchettini profumati contenenti pezzetti di gesso.
Cambio di stagione in 5 mosse
- Preparate i capi invernali da mettere via, iniziando dai maglioni pesanti e dai giacconi e proseguendo con vestiti, pantaloni e magliette a manica lunga;
- Programmate le lavatrici suddivise per colore e tessuto in modo che quello che lavate possa essere immediatamente steso;
- Fate asciugare alla perfezione ciò che dovete riporre negli scatoloni: eviterete il formarsi di cattivi odori o muffe;
- Nel frattempo lavate l’interno di cassetti e armadi;
- Tirate fuori dalle scatole l’abbigliamento dell’estate scorsa e stirate i capi che torneranno nell’armadio.
Finito il cambio dell’armadio, teniamo da parte i vestiti che non ci stanno più bene e regaliamoli, soprattutto se si tratta di abbigliamento per bambini: questo è un bel modo per risparmiare e per non accumulare “cose” che servono una stagione o poco più.
Come liberarsi dalle tarme e prevenirne la comparsa
Evitiamo innanzitutto la naftalina per combattere le tarme: ricordiamoci che canfora e naftalina non vanno lasciate a contatto coi tessuti, e che bisognerebbe arieggiare abbondantemente prima di indossare nuovamente i capi a contatto con questi materiali.
Meglio comunque non usarle per i capi dei bambini: la concentrazione è troppo elevata per la loro pelle sensibile e soprattutto non vanno mai lasciate a portata delle loro mani perché, se ingerite, sono pericolosissime.
Esistono molti rimedi casalinghi più veloci, economici, profumati (che non guasta) e soprattutto meno tossici contro le tarme:
- si possono ad esempio cospargere cassetti e armadi con foglie di alloro;
- si possono collocare nel guardaroba delle collane di castagne d’india;
- si possono utilizzare sacchetti di scorze di arancia e chiodi di garofano;
- o un sacchetto di stoffa ripieno di scorze di limone
Gli indumenti si impregneranno di un’essenza piacevole e naturale e gli indesiderati ospiti abbandoneranno il nostro armadio.
Le nonne usavano farsi fare gli armadi direttamente di legno di cedro; ora si possono comprare delle apposite palline di questo materiale, ma attenzione: tiene lontane le tarme ma non uccide le larve; è efficace quindi solo se siamo sicuri che i nostri capi non ne contengano già.
Come stirare i capi prima di riporli negli armadi
È bene stirare sempre i tessuti a rovescio per evitare gli aloni: cerchiamo inoltre di seguire sempre il drittofilo del tessuto, ovvero la direzione della trama della stoffa.
Come stirare bene dalla A alla Z:
- Abiti: stirare prima le fodere, poi in quest’ordine: colletto, cintura, tasche e guarnizioni (jabot, pizzi, ecc.), maniche sopra e sotto;
- Asciugamani: meglio non stirarli per non compromettere la capacità assorbente della spugna; al massimo possiamo dare una passata sul telo già piegato;
- Camicie: prima il collo (rovescio e dritto), polsini, maniche, spalle (sulla punta dell’asse), il dietro, i due davanti, le battute con bottoni e asole; pieghiamo infine le camicie da uomo e appendiamo quelle da donna;
- Fibre sintetiche: ferro non troppo caldo, interporre un panno umido tra ferro e tessuto;
- Giacche: prima le maniche (con l’attrezzo apposito) poi il dorso, frapponendo un telo umido, poi i due davanti e infine il collo;
- Gonne: facciamole girare sull’asse da stiro per stirarle in ogni parte; le gonne a pieghe andrebbero prima imbastite e poi stirate a rovescio;
- Lana e tessuti pesanti: stirare al dritto frapponendo un telo bagnato e ben strizzato;
- Pizzi e ricami: stirare a rovescio su un asciugamano di spugna, per evitare che il disegno si schiacci;
- Tessuti grandi (tende ecc): tenere la parte stropicciata verso di sé e far scorrere verso l’alto, la parte stirata può essere intanto appoggiata allo schienale di una sedia;
- Lenzuola: si possono stirare anche già piegate;
- Pantaloni: allineare le pieghe e appoggiarli sull’asse con la cintura a sinistra, alzare la gamba esterna e stirare l’interno della gamba sotto, girarli e stirare l’interno dell’altra. Riallinearli e stirare l’esterno. Aspettare che siano freddi prima di appenderli per evitare che prendano la piega della gruccia;
- Seta: stirare al dritto ponendo sul tessuto un foglio di carta velina o un telo asciutto;
- Tessuti scuri: frapporre un telo scuro e inumidirli con acqua e aceto per evitare che diventino lucidi;
- Velluto: stirare a rovescio, o frapponendo un altro telo di velluto. Per risollevare il pelo ammaccato passare la piastra del ferro a vapore sul dritto senza toccarlo.
Controlliamo sempre la temperatura indicata sull’etichetta, tenendo il termostato più basso possibile.
La biancheria stirata va risposta solo quando si è raffreddata e asciugata per bene, per evitare formazione di condensa o di muffa negli armadi.
Puliamo regolarmente la piastra del ferro (scollegato dalla presa), quando è ben freddo, passandola con l’alcool e un dischetto di cotone.
Buongiorno!!! Bellissim consigli, ma quanto costano quei contenitori?
Grazie, Alessandra
Grazie mille!
Costano poco: Ri, ordino costa sui 35 euro (c’è anche su Amazon). Il portascarpe circa 16 eur ogni dieci pezzi. Infinity, ovvero i cesti, sui 9 euro.