10 consigli utili per prendersi cura del proprio cane
Pubblicato il 11 Ottobre 2018 da Mamma Felice • Ultima revisione: 23 Agosto 2023
Abbiamo adottato Fragola due anni fa, ma a noi sembra sia sempre stata in famiglia: è entrata subito nel nostro cuore, e onestamente la nostra famiglia non sarebbe completa, se lei non ci fosse.
La scelta di adottare un cane è stata a lungo meditata, ed è stata condivisa anche con nonni e zia: occuparsi di un cane non è una scelta individuale, ma una scelta che coinvolge tutti. Perché cambiano gli orari, le abitudini, le cene fuori, le vacanze fuori casa… e così come si dice che per crescere un bambini ci vuole un intero villaggio, anche per adottare un cane, serve una rete di persone che possano amarlo e aiutarci quando ne abbiamo bisogno.
Oggi vi racconto cosa abbiamo imparato in questi due anni: non siamo veterinari, ma solo una famiglia che ha adottato un cucciolo a cui vuole bene. E quindi speriamo che questi consigli semplici e pratici vi aiutino nella scelta se adottare o meno un cane, e come prendervi cura di lui al meglio delle vostre possibilità.
Adottare il cane giusto, in base alle nostre abitudini
Ricordiamoci la prima e unica fondamentale regola di un bravo padrone di cane: un cane è per sempre. Non si riporta indietro, non si abbandona, non si restituisce.
Per questo motivo, è importantissimo scegliere il cane giusto per il padrone giusto. Non si dice infatti che i cani finiscono per assomigliare ai padroni? È proprio così, perché quando scegliamo il cane giusto per noi, stiamo condividendo le stesse abitudini.
Se siete una famiglia sportiva, che passa tanto tempo all’aria aperta, allora vanno bene cani grandi e sportivi come voi, che hanno bisogno di sfogare le proprie energie all’aperto e fare belle corse e passeggiate.
Se invece, come noi, siete una famiglia tranquilla, casa e ufficio, e poco di tutto il resto, allora è bene scegliere un cane più tranquillo e magari più piccino, che possa trascorrere serenamente delle ore in casa senza patirne.
Io capisco benissimo le persone che hanno il desiderio di avere cani ‘famosi’, di razze speciali, ma bisogna sempre fare i conti con la propria vita e i propri spazi: avete abbastanza tempo e spazio per un cane grande e vivace? Perché i cani non possono cambiare la propria natura, e si finisce per essere tutti scontenti, e per abbandonarli ‘perché non si possono gestire’.
Quando abbiamo adottato la nostra Fragola, abbiamo scelto di farlo non per la razza: ci siamo rivolti a un’associazione e abbiamo aspettato davvero tanto, prima di trovare il cane giusto per noi. Caratteristiche: doveva essere piccola, tranquilla, poco vivace. Perché non volevamo lasciarla a casa da sola, ma portarla sempre con noi, anche in ufficio: quindi non potevamo permetterci un pastore tedesco che dava colpi di coda ai server, ma solo un cagnino piccolo e coccoloso, che stesse a suo agio anche in Casa Mammafelice, senza bisogno di rompere tutto.
Fragola era stata abbandonata alla nascita, e poi di nuovo abbandonata dopo qualche mese in una famiglia, perché giudicata impossibile da gestire insieme a dei bambini. Quindi, tornando alla regola numero uno, era ancora più importante per noi prendere una decisione che fosse ‘per tutta la vita’: se la prendiamo con noi, ce la teniamo, non si riporta indietro.
E da allora è stato così: Fragola è sempre con noi. In ufficio, in casa, in giardino, in auto, al bar dove facciamo colazione al mattino… in tutte le situazioni possibili, o giuste per lei.
Siete pronti a dire di sì per tutta la vita, senza possibilità di divorzio?
Insegnare ai bambini come trattare il proprio cane
Un cane non è un giocattolo, e va dunque rispettato come essere vivente. Non è un cavalluccio a dondolo, un peluche da pizzicare, una coda da tirare…
I bambini piccoli possono essere irruenti, a volte poco delicati con i cuccioli di casa, irruenti. Se sono piccoli e non capiscono, bisogna sempre vigilare su di loro, per evitare che facciano del male al cagnolino. Se sono grandi, possono capire le nostre spiegazioni e seguire le regole di casa.
Il legame cane-bambino è un legame davvero speciale, ma quando entrambe le parti sono cuccioli, bisogna che gli adulti dettino le regole di convivenza. Così come il bambino non deve fare male al cane, anche il cane deve essere messo in condizione di non nuocere al bambino.
Se il rapporto cane-bambino non è sano, diventa davvero pericoloso tenerli vicini: in questo caso l’unica cosa da fare è evitare il fai da te e rivolgersi a un addestratore professionista, che ci aiuterà a restituire a entrambe le parti la felicità di stare insieme.
Scegliere il cibo migliore
I cani non dovrebbero mangiare il nostro cibo: per loro è troppo salato, troppo condito, troppo sbilanciato. I cani hanno la loro dieta, che va discussa con il veterinario.
Si può scegliere l’alimentazione casalinga, ma sempre di concerto con il veterinario, e imparando a dosare bene i nutrienti: ricordiamoci che è meglio prevenire, che curare.
Noi per Fragola abbiamo scelto l’alimentazione con crocchette e umido, perché non eravamo abbastanza preparati per cucinare per lei – oltre al fatto che io non avevo davvero il tempo di cucinare tutte le sere anche per lei.
Abbiamo scelto una marca di crocchette e umido biologica, senza conservanti e coloranti, con ingredienti non di scarto, ma destinati all’alimentazione umana: con un cagnolino piccolo come il nostro non è una scelta affatto costosa, perché Fragola mangia talmente poco, che per lei spendiamo circa 90cent di umido al giorno, e un pacco di crocchette da circa 24eur al mese.
Solo sette anni dopo, nel diventare vegani, e di concerto con la veterinaria, siamo passati anche per Fragola a crocchette vegane, compensate con cibo casalingo ben bilanciato: per cani vegano chiedete ai vostri veterinari e fatevi aiutare!
Il veterinario vi deve dire le grammature: non si può andare ad occhio, perché i cani non hanno il senso di sazietà. Rischiano di mangiare fino – letteralmente – a morirne. Quindi la loro pappa va pesata bene e le indicazioni della veterinaria vanno seguite pedissequamente.
Cercate di evitare che il vostro cane diventi come un secchio della spazzatura: i parenti cercano sempre di darle cibo sotto al tavolo (mio marito per primo!), ma è bene abituare i cagnolini a mangiare dalla propria ciotola, e non dare il doppio delle calorie a forza di assaggini.
Ridefinire gli orari della propria giornata
Con un cane la vita cambia tanto, secondo me più di quando si hanno figli piccoli. Perché i figli li accudisci e in qualche modo riesci a comprenderne le routine, ma soprattutto perché ad un certo punto i figli crescono e diventano autonomi.
Un cane non diventerà mai autonomo: dipenderà sempre da noi, dalla nostra cura, dal nostro affetto, dalla nostra presenza. Quindi sarà come avere un neonato per sempre. Siete pronti a vivere per sempre con un neonato che non cresce mai?
Dobbiamo ridefinire gli orari della nostra giornata: i cani devono essere portati fuori almeno 3 volte al giorno, e un’altra volta la sera prima di dormire. Hanno bisogno non solo di fare i loro bisogni, ma anche di passeggiare, anche di correre liberi: quindi dovrete avere vicino a casa sia il posto per la pipì, sia il posto per farli sfogare fisicamente.
Non potete assolutamente pensare che un cane possa fare il gatto, facendo i suoi bisogni su una lettiera: non è nella sua natura! Quindi ok la traversina di emergenza sul balcone, ma la ratio è che il cane deve essere portato in cortile al mattino presto, a pranzo, un’altra volta nel pomeriggio e poi di nuovo la sera. Sempre. Con il caldo, il freddo, la pioggia, la febbre, la voglia di dormire.
Vi assicuro che alla fine non è così pesante, perché diventa un’abitudine. Però è da fare! E non pensate che saranno i bambini a farlo, anche se ve lo hanno promesso solennemente quando vi chiedevano disperatamente un cagnolino: i bambini non lo fanno mai. Toccherà sempre ai genitori (da noi è Nex che si è preso questa incombenza), a meno di non litigare 4 volte al giorno con i propri figli.
Definire una routine per le pulizie di casa
I cani perdono pelo, almeno la maggior parte. Sporcano, perché non possono indossare le ciabatte in casa, e quindi entrando e uscendo dalla porta, porteranno un po’ di polvere o di terra dentro casa.
Noi non siamo diventati maniaci della pulizia, ma dobbiamo passare l’aspirapolvere più spesso di prima, perché Fragola perde tanto pelo, e rischieremmo di trovarlo ovunque.
Anche in questo caso, è meglio riorganizzare il proprio planning delle pulizie di casa, in modo da non far pesare tutto su una sola persona. Scegliamo un’aspirapolvere adatto a raccogliere i peli di animale, leggero e senza filo, e abituiamoci a passarlo un po’ più spesso.
Per il resto, ci saranno delle lavatrici in più da fare, diciamo due al mese: io lavo a parte le coperte e gli asciugamani di Fragola (quelli usati per lavarla), usando il bicarbonato, e dopo faccio un risciacquo generale, per ripulire la lavatrice. Molto utile l’asciugatrice, in questi casi, perché raccoglie i peli che la lavatrice non è riuscita ad eliminare dai tessuti.
Scegliere un veterinario competente
Così come scegliamo il miglior pediatra possibile per i nostri figli, dobbiamo scegliere anche un buon veterinario per il nostro cane.
Noi siamo fortunati perché la veterinaria del nostro paese è davvero molto brava e puntuale, e soprattutto fa visite a domicilio: in questo modo prenotiamo le visite quando necessario e lei viene direttamente in ufficio e ci porta anche le medicine per effettuare la prevenzione.
Mettetevi anche in testa che i cani vanno sterilizzati.
Non solo perché in giro ci sono già abbastanza cani abbandonati, ma per la loro sicurezza: la sterilizzazione previene efficacemente il cancro alle ovaie e alle mammelle.
E vanno vaccinati! Io già non sopporto i genitori no vax per i bambini, figuriamoci per i cani!
Comportarsi civilmente: avere un cane è una responsabilità
Avere un cane significa portarsi sempre il sacchettino dietro, e raccoglierne la pupù.
Avere un cane significa portarsi dietro una bottiglietta di acqua, per pulire laddove fa la pipì.
Avere un cane significa portarlo in auto con le sue apposite cinture (ebbene sì!), tenerlo legato quando si va in giro, tenerlo vicino a sé quando si è in un locale o luogo pubblico.
Non tutti amano i cani, e noi non possiamo pretendere che la gente ami essere leccata, toccata dal cane, amare cani che le saltano addosso anche ‘solo per giocare’ o gli fregano le brioches dal tavolo.
I bambini potrebbero averne paura: evitiamo che tocchino il nostro cane per strada, anche se fino ad ora il nostro cane è sempre stato bravo. Proteggiamo gli estranei, ma proteggiamo anche il nostro cane da chi vuole accarezzarlo, maneggiarlo o coccolarlo… senza conoscerlo.
La cuccia più comoda, che sia facile da pulire!
La cuccia per il proprio cane deve essere bella grande, in modo che possa sdraiarsi comodamente. Deve sostenere la schiena, ma non deve essere dura.
Abbiamo scelto il letto per cani NIDO, che ha un design ergonomico e sostiene bene la schiena di Fragola. Ha la base traspirante e i piedini anti scivolo. Inoltre – ed è questo che mi ha davvero convinta a sceglierlo – questo lettino è lavabile: basta pulirlo con la spugna. Perché prima avevamo una cuccia in tessuto impossibile da pulire, che faceva davvero ‘paura’, talmente erano i peli incastrati nel tessuto.
Per l’interno abbiamo scelto il cuscino abbinato, che esternamente è in tessuto resistente in tela pesante 170gr/mq, 55% cotone, 45% poliestere, mentre internamente è in lana di ovatta termoregolatrice 100% poliestere. Siccome è lavabile in lavatrice, si mantiene sempre pulito.
Noi abbiamo due cucce uguali, una per casa e una per l’ufficio, e sto pensando di prenderne una terza identica anche per la camera di Dafne, dove spesso Fragola va a dormire di notte, perché non mi piace l’idea che possa salirle sul letto.
Come dicevo, non sono fissata con le pulizie, ma non mi piace che il cane salga sui letti. Ok il divano, che tanto è in pelle e si pulisce con una spugnetta, ma i letti sono troppo personali… no?
Abituare il cane a stare da solo per brevi periodi
Un cane non dovrebbe mai stare da solo per più di 5 ore consecutive: teniamone conto non solo quando dobbiamo uscire per svago, ma anche se dobbiamo stare fuori casa per lavoro tutto il giorno. A questo punto, invece di un cane, non sarebbe meglio scegliere di adottare un gatto?
I cani hanno bisogno di contatto: soffrono di nostalgia, si sentono subito abbandonati. I loro livelli di stress salgono tanto più è il tempo passato da soli, lontano dai padroni. I cani hanno bisogno di compagnia, di fare attività con il padrone, di stare all’aria aperta e confermare la propria routine.
Altrimenti diventano irrequieti… o vi smontano casa, come nel cartone animato Pets. 😉
Abituare il cane alla presenza di altri cani
Importante per i cani è anche poter frequentare altri cani: per questo bisogna portarli in giro, farli socializzare, fare in modo che imparino a convivere con gli altri cani senza ringhiare o abbaiare.
Quando li portiamo a passeggio, lasciamo che si annusino a vicenda, senza tenerli stretti a noi: se accorciamo troppo il guinzaglio, il cane penserà che gli altri cani sono da temere. Se invece noi stessi abbiamo un atteggiamento positivo, allora il cane potrà avere delle ‘relazioni’ significative per il suo sano sviluppo.
Fare un percorso di addestramento canino
Non dimentichiamoci che, quando ci sono problemi, possiamo sempre rivolgerci a un addestratore. Per esempio se il nostro cane fa la pipì in casa, se distrugge i mobili rosicchiandoli, se non va d’accordo con i bambini, se non cammina al nostro fianco in passeggiata, ma tira il guinzaglio.
Ogni volta che un cane ha un disagio, se non ci sentiamo sicuri del nostro comportamento, possiamo affidarci a un esperto: una decina di lezioni di base, quando il cane entra nella nostra famiglia, farà bene a tutti, anche ai bambini: del resto, quando prendiamo la patente, non dobbiamo forse passare prima dalla scuola guida?
Noi abbiamo comprato il nostro cane, perchè volevo una razza che non perdesse pelo e quindi era difficile trovarlo al canile. L’ho comprato da un allevatore per essere sicura che fosse “trattato” secondo le leggi del nostro Paese, quindi con tutti i vaccini, i tempi e i modi giusti.
Il nostro Rum è diventato un altro bambino, a volte mio marito è persino troppo “morboso” (della serie chiede prima del cane e poi degli altri componenti della famiglia). Purtroppo, sempre mio marito che ha il cuore tenero, non resistendo allo sguardo implorante, gli ha dato il nostro cibo oltre alle crocchette e a lungo andare si è sensibilizzato e ha contratto un fungo e adesso finalmente dopo anni abbiamo trovato il modo di tenerlo sotto controllo con alimenti gluten free. Ha anche subito due interventi alle rotule posteriori, la sterilizzazione, i controlli periodici, le vaccinazioni…..insomma ci è costato un capitale!!!
Il problema della sanità a pagamento per i pelosetti è un argomento che conosco bene, purtroppo, ma considerando che ormai pure per gli umani stiamo andando in quella direzione….. Considera che ho anche un gatto che, oltre alla sterilizzazione, ha avuto per due volte (di cui una di notte quindi con aggravio di costi) il blocco delle vie urinarie….
Io li amo tantissimo, ma non so se ne riprenderei altri dopo di loro per via dei costi… e non voglio pensare a quando sarà più vecchio….
Per quanto riguarda le vacanze, il cane viene dappertutto con noi. Il gatto invece non lo muoviamo dal suo regno, esce ed entra a piacimento e i vicini lo controllano a distanza 🙂
Avendo una casa con un cortile e col giardino non abbiamo neanche il problema dei bisogni.
Noi abbiamo la nostra Holly da sei anni, è capitata per caso da noi. Un’amico di mio marito non la voleva perché non riusciva a tenerla in casa e secondo noi la maltrattavano, era un batuffolo di due mesi e mio marito l’ha portata a casa e non l’abbiamo più lasciata.
Noi la portiamo fuori (io mattino e sera e figli dopo pranzo) tre volte al giorno, nel periodo da aprile a settembre, anche di più perché la sera facciamo lunghe passeggiate, tipo due o tre chilometri.
Lei sta a casa da sola per qualche ora, ma non molte di fila, anche perché io torno sempre a pranzo e poi ci sono i ragazzi. Ormai è parte della famiglia, in vacanza abbiamo provato a portarla sia al mare che in montagna, quando non è possibile ci alterniamo con i figli nel accudirla.
L’amore che ci da è immenso.
Sono d’accordissimo: i cani sanno dare un amore sconfinato. Sono innamorati, pazienti, sanno perdonare. Dipendono totalmente da noi e dalle nostre attenzioni.
Adottare un cagnolino è un gesto di bella responsabilità, e cambia la vita in meglio.