Come preparare un ottimo pranzo senza cucinare
Pubblicato il 13 Agosto 2018 da Mamma Felice
Vi capita mai di organizzare un pranzo festivo, o il pranzo della domenica, ma di non avere voglia o tempo di cucinare? Eppure, nonostante questo impedimento, la voglia di invitare amici e parenti è tanta, e quindi si impara a preparare ottimi pranzi di famiglia anche con qualche piccola strategia, per offrire piatti buonissimi, senza però avere acceso i fornelli.
Soprattutto in estate, con il caldo torrido, mi capita di invitare amici e parenti a pranzo o a cena, e di organizzare un bel menù ricco e goloso, con tanti prodotti freschi di stagione, senza accendere il gas, né tanto meno il forno.
E senza offrire qualcosa di pronto, pieno di conservanti o di gastronomia! Diciamo che questo è un menu di gastronomia fatto in casa: che ne dite?
Noi, per esempio, in Agosto festeggiamo il compleanno di Nestore: quindi una ricorrenza importante, e un menu che deve essere altrettanto importante, curato nei dettagli. Un menu che sa di festa, anche senza essere faticoso per chi sta in cucina. Ed ecco cosa abbiamo preparato quest’anno!
Indice dell'articolo
Sottoli: olive dolci snocciolate e pomodori secchi
Questo è un semplice stuzzichino da servire con l’aperitivo, mentre arrivano tutti gli ospiti o si finisce di approntare il pranzo. Io ne compro una ciotolina piccola di entrambe le qualità, e la lascio su un vassoietto apposito, per evitare sgocciolamento di olio sulla tovaglia pulita.
Potete servirli con una forchettina e dotando gli ospiti di un piattino da caffè: sarà sufficientemente ampio per servire questi piccoli stuzzichini, ed è anche estremamente maneggevole da tenere in mano, mentre sorseggiamo l’aperitivo.
- Olive verdi dolci, snocciolate, o condite con peperoncino, sottolio;
- Pomodori secchi sottolio.
Naturalmente potete anche aggiungere altri sottoli come carciofini, melanzane piccanti, funghetti… Ma anche sottaceti come cipolline e cetriolini.
Io preferisco non esagerare, in questo caso, perché il menu è già molto ricco, e si finisce con il riempirsi prima che arrivino i piatti principali.
Crostini o tartine di baguette
Anche in questi casi io prevedo un mini assaggio: ho trovato delle mini fette biscottate molto buone che misureranno massimo 2 centimetri per lato (oppure uso i cracker piccoli rotondi salati, i Ritz) e ne prevedo massimo due a persona. Di solito, se siamo in 7, in realtà ne faccio 15: lascio che ci sia una persona che voglia finire il cosiddetto antipasto ‘della vergogna’, se c’è qualcuno più goloso, o che semplicemente ama di più gli stuzzichini, rispetto agli antipasti.
- Crostini con paté di olive: tagliate la baguette a fettine e tostate il pane, prima di spalmarvi sopra il paté;
- Crostino con burro e acciughe: con la baguette a fettine, non tostata, e un buon burro di panna fresco, olive sottolio di ottima qualità – sono deliziosi;
Ovviamente anche qui potete spaziare con i vari paté: ai funghi, ai pomodori secchi, al tonno, al prosciutto, al salmone. Eventualmente, potreste anche fare questi due stuzzichini a base di pesce, usando il paté di salmone e le uova di lompo. Si sposerebbero con le acciughe al burro.
Antipasti Piemontesi
Tomini al verde ed elettrici
Questi sono i tipici antipasti piemontesi, e non sempre questo tipo di tomino morbido si trova in tutta Italia. Si taglia a fettine di circa un centimetro e mezzo e si condisce con due tipi di salse.
La salsa elettrica altro non è che salsa rubra (che in Piemonte è il sostituto tipico del ketchup), peperoncino in polvere e un cucchiaino di concentrato di pomodoro, con un filo di olio a crudo.
La salsa verde o bagetto piemontese, si prepara con: un bel mazzo di prezzemolo fresco, una fetta di pane bianco morbido (in cassetta), aceto di mele, sale, abbondante olio extravergine di oliva e – se lo gradite – aglio a crudo e 2 cucchiai di rubra.
Si bagna il pane nell’aceto e poi lo si strizza molto bene. Si mette le robot da cucina e lo si frulla con prezzemolo lavato e mondato, un pizzico di sale, 2 cucchiai di rubra, aglio e olio a filo. Deve diventare come una salsina cremosa e densa, non eccessivamente oliosa.
Io non uso l’aglio perché in casa – a parte Nestore – nessuno lo digerisce. Ma fa davvero la differenza, soprattutto se trovate l’aglietto fresco.
Carne cruda mignon
Io non amo la carne cruda (non la posso proprio mangiare, altrimenti sto malissimo per giorni!), ma Nex la adora, e così la mia famiglia. Quindi la preparo sempre nelle feste importanti o nei pranzi di famiglia, se la trovo freschissima e buonissima.
Si sceglie la carne trita migliore che c’è, specificatamente da mangiare cruda (dovete specificarlo al macellaio) e la si condisce con olio, sale, pepe e poco succo di limone. Io la faccio marinare in questo condimento per una mezzora, sempre in frigo, e poi la trasformo in polpettine e la servo come antipasto.
La tradizione vuole che si serva con alcuni condimenti a parte, come un trito di capperi, un mucchietto di sale grosso, della buccia di limone bio ben tritata, un trito di cipolla rossa dolce. E sormontata da un rosso d’uovo a crudo freschissimo. Essendo per me questo solo un piccolo assaggio, servo la carne cruda solo con la marinatura, e non aggiungo gli altri ingredienti. Fatelo se volete mangiarne una bella porzione e togliervi lo sfizio.
Taglieri misti di salumi, formaggi, frutta e composte
Tagliere con salami
Qui in Piemonte si usano tanti tipi di salami tradizionali, il salame di turgia, il salame morbido, il salame cotto e naturalmente il salame stagionato. Qui va davvero a vostro gusto: scegliete tra salami, salamini, stagionature differenti o anche salame piccante, e disponeteli su un tagliere con un coltello apposito.
Tagliere di affettati con ananas, melone e fichi
Possiamo scegliere gli affettati che preferiamo, ma vi consiglio di non far mancare il prosciutto crudo, il prosciutto cotto (per i bambini), la coppa o pancetta, il lardo, lo speck.
Possiamo andare a peso (per esempio per 7 persone io compro 2 etti di crudo e di cotto, 1 etto di lardo), oppure a numero di fette (per 7 persone io compro 15 fette di coppa, 12 fette di speck).
Eventualmente potremmo aggiungere la porchetta o la mortadella, che hanno gusti più decisi e non sempre possono piacere a tutti. La mortadella, se di ottima qualità, potrebbe anche essere presa a spicchi e tagliata a fettine o quadratini, da infilzare con gli stuzzicadenti.
Insieme ai salumi io aggiungo melone arancione e bianco, ananas a pezzetti, fichi freschi.
Tagliere di formaggi con pistacchi e anacardi salati e tostati
Se potete, scegliete un bello spicchio di grana o di parmigiano, da mangiare con l’apposito coltellino per tagliarlo a pezzetti. Noi aggiungiamo sempre la fontina d’Aosta e la toma piemontese stagionata, la paglierina, uno stracchino morbido come la Crema del Piave o il Nonno Nanni, un formaggio di capra, un pecorino sardo e naturalmente il gorgonzola. Considerate che mia sorella lavora in un ingrosso di formaggi e fatevi due conti.
I taglieri di formaggi sono ottimi se serviti con frutta secca salata come pistacchi e anacardi, ma anche con noci e nocciole tostate: potete mettere la frutta secca qua e là sul tagliere, in modo che gli ospiti se ne possano servire.
In base alla stagione, io aggiungo anche dell’uva bianca senza semi oppure dei ramasin, le piccole susine piemontesi che si trovano adesso e sono dolci e aspre allo stesso tempo.
Aggiungete anche delle piccole composte di frutta o verdura, come la composta di cipolle rosse, o pepata alle pere, o anche la mostarda di frutta: io adoro portare in tavola la mostarda di ciliegie, che sono pepate, ma allo stesso tempo dolci, e solitamente piacciono anche a chi non ama le mostarde.
Naturalmente con i formaggi sta benissimo anche il miele: io preferisco quello dal gusto forte, come quello di castagno.
Dolce goloso, senza forno
Per me che non so cucinare dolci, c’è sempre la scorciatoia del gelato: in questo caso potete scegliere del buon gelato alla stracciatella e completarlo con biscottini al cioccolato, cialde e magari anche un po’ di caffè caldo da versare sopra – per fare una sorta di affogato.
Altrimenti potete puntare su un gelato alla panna o al fiordilatte, servito con fragole o frutti di bosco freschi, oppure delle fettine di pesche ripassate in padella.
Cosa offrire da bere
Da bere, come aperitivo, alcuni consigli:
- Crodino e Martini Bianco: una bottiglietta di crodino, un goccio abbondante di Martini bianco, ghiaccio, una fogliolina di menta (se l’avete);
- Spritz alla rosa: come il classico spritz, ma al posto dell’Aperol o del Campari usiamo lo sciroppo alla rosa;
- Spritz al sambuco: come sopra, usiamo sciroppo di sambuco, vino bianco frizzante, acqua frizzante fredda;
- Chardonnay molto freddo: in alternativa, basta un buon bianco frizzante fresco, per l’antipasto.
Per il pranzo, possiamo offrire un bianco frizzante o rosé molto freddi, come quelli di Donnafugata. Oppure puntare sui vini rossi piemontesi, come un Barbera o un Dolcetto. Noi per il compleanno abbiamo scelto una bottiglia di Barolo, perché era un’occasione importante.
Non è male nemmeno della buona birra fredda da abbazia, oppure – se abbiamo posto in frigo – della birra alla spina: esistono dei barilotti che si possono conservare al fresco in frigo, e spillare all’ultimo momento.
Come vedete, il pranzo è ricchissimo, eppure è senza fatica. Vi assicuro che è stato un successone!
Ciao Barbara, permettimi di segnalarti l’hugo, l’aperitivo dell’Alto Adige.
Per prepararlo queste solo le dosi: in un bicchiere da vino bianco, due o tre cubetti di ghiaccio, 3/10 di sciroppo di sambuco, 7/10 di prosecco, un paio di foglioline di menta e una fettina di lime (o limone).
Se si vuole la versione più leggera basta aggiungere un po’ di acqua frizzante.
Buonissimo ! 🙂
Siiii, lo adoro! In effetti l’ho chiamato Spritz al sambuco, ma Hugo è il nome ufficiale… l’ho provato qui a Mappano durante un aperitivo, e oltre alla menta, se si vuole, lo preparano anche con le fragole. Inutile dire che è buonissimo in entrambe le versioni.