Consigli contro la stanchezza dei bambini
Pubblicato il 23 Marzo 2018 da Mamma Felice • Ultima revisione: 6 Aprile 2018
Parlo per me: nelle settimane che precedono la Primavera sono sempre stanca. Dormo poco e male, ho le occhiaie, mi alzo al mattino e sono già spossata. Complice il brutto tempo, la mancanza di sole che esaspera la mia carenza fisiologica di vitamina B e vitamina D, alcuni problemi di salute, la mente affaticata dalle troppe cose da fare.
La stessa cosa può accadere anche ai bambini: la coda lunga dell’inverno si fa sentire anche per loro, possono diventare nervosi, scattare per ogni minimo rimprovero, dormire meno, mangiare meno.
Da Aprile in poi io noto sempre un calo di energie fisiche e mentali nei bambini, anche in mia figlia: gli ultimi due mesi di scuola sono pesantissimi e faticosi, non hanno più voglia di fare sport, faticano ad alzarsi al mattino… io dico sempre che noi arriviamo alla fine della scuola con la lingua di fuori, tagliando il traguardo per un pelo. 😉
Come possiamo ritrovare le forze per abbracciare la Primavera e iniziare un percorso per sentirci meglio sia fisicamente, che mentalmente? Come possiamo spazzare via questo carico mentale che blocca le nostre energie positive?
Indice dell'articolo
Dormire il giusto numero di ore
Sembra la banalità delle banalità, ma è proprio così semplice: se siamo stanchi dobbiamo dormire di più. Anche esageratamente di più. Questo è il periodo giusto per cenare molto presto, anche alle 18:30/19 e andare a letto alle 20:30 al massimo, tutti quanti.
Una cura del sonno in cui si cena in modo frugale, si dorme più ore di quanto facciamo durante l’anno, si spegne la TV per qualche settimana, per evitare di buttare via preziose ore di riposo per vedere il finale di un film o di una serie televisiva.
Letto e materasso sono importantissimi
Molte volte riposiamo male anche per cause ‘strutturali’: il nostro materasso è abbastanza nuovo? Ci svegliamo doloranti o con il mal di schiena?
Nei bambini si sottovaluta spesso l’importanza di un ottimo materasso, perché essendo piccoli e leggeri pensiamo di poter aspettare qualche anno nell’affrontare la spesa di un materasso ‘da grandi’. In realtà da bambini l’ottima qualità del materasso è assolutamente fondamentale: non solo per garantire il giusto riposo a ciascuno, ma anche per sostenere muscoli e ossa in crescita.
La stanza è areata e l’ambiente è sano?
Si sottovaluta spesso anche la salubrità della stanza dove dormono i bambini. La stanza è ben areata? Sono presenti angoli di muffa o di umidità? La stanza è alla giusta temperatura? C’è troppa polvere?
Ricordiamoci sempre le regole generali per una cameretta che sia sana e sicura per i nostri bambini:
- Areare l’ambiente ogni giorno, sia con il sole che con il brutto tempo;
- Eliminare per quanto possibile tende, tappeti e tutto ciò che può fare accumulare polvere;
- Pulire regolarmente la stanza utilizzando detergenti ecologici e biologici, mai prodotti aggressivi e profumati;
- Tenere la stanza ad una temperatura massima di 19 gradi di notte e 21 di giorno, comunque sempre fresca;
- Controllare eventuali presenze di muffe e consultare subito un esperto per eliminarle, nel caso fossero presenti;
- Evitare, per quanto possibile, che i bambini dormano nella stessa stanza con persone malate o anziane;
- Fare in modo che i bambini abbiano un proprio lettino in cui possono muoversi a proprio agio, e con materasso e reti ortopediche adeguate;
- Evitare assolutamente di fumare in camera dei bambini, in casa e alla loro presenza.
Studiare di pomeriggio, non di sera
Aiutare i bambini a studiare appena tornati da scuola, dopo un pranzo veloce e magari una mezzora di relax sul divano: meglio fare subito i compiti, con la mente fresca, invece che rimandarli all’infinito.
Procrastinare può diventare un problema anche di ansia e stress per i bambini, che da grandi potrebbe diventare un modo di vivere la vita poco sano: mancanza di organizzazione cronica e lavoro sotto scadenza. I peggiori nemici per chi un domani vorrà ad esempio diventare freelance e lavorare in piena libertà. I peggiori nemici di un giusto riposo.
Sin da piccoli, aiutiamo i bambini ad imparare ad essere organizzati, tenere in ordine quaderni e libri di scuola, tenere aggiornato il diario e portarsi avanti con i compiti: in questo modo basteranno meno ore di studio tutti i giorni, piuttosto che fare corse finali sotto interrogazione stando svegli di notte.
Inoltre, i bambini devono avere tempo anche per giocare e fare sport: quindi compiti subito, pochi e tutti i giorni, e poi a giocare!
Diminuire drasticamente il numero di ore passate su tablet e telefonino
Non lo dico per fare la parte della vecchia bacchettona, ma perché le indicazioni di tutti i pedagogisti e pediatri ormai vanno in questo senso, e se ognuno di noi vuole essere onesto con se stesso, sappiamo che è vero: per i bambini è dannoso stare troppe ore davanti a cellulare, tablet e PC.
I rischi sono:
- minore capacità di concentrazione;
- minore capacità di memorizzazione;
- maggiore propensione al nervosismo e all’ansia;
- isolamento eccessivo.
Non parliamo solo di pericoli generici di Internet, dunque, ma proprio di limitare l’esposizione dei bambini ai device più comuni: i bambini devono fare i bambini, andare a giocare e stimolare il proprio pensiero creativo.
Consumare frutta e verdura di stagione
Troppi bambini non mangiano frutta e verdura regolarmente, tutti i giorni. Come sappiamo, ognuno di noi dovrebbe consumarne almeno 5 porzioni al giorno.
Nelle mense scolastiche si dà molta importanza al primo piatto, con la scusa che i bambini lo mangiano volentieri, e spesso quindi le verdure vengono a malapena assaggiate e poi lasciate da parte. A merenda, poi, è davvero raro che nella cartella dei bambini ci sia una porzione di frutta: spesso ci sono altri carboidrati e grassi, privi di vitamine e poveri di nutrienti.
Perché i bambini non mangiano frutta e verdura? Non è vero che ai bambini questi alimenti non piacciono. Molto più spesso sono i genitori stessi a non mangiarli, a non comprarli, a non saperli cucinare.
Impegniamoci tutti insieme in famiglia!
Non trascuriamo l’importanza dell’acqua per i bambini
Un’altra sottovalutazione sull’alimentazione dei bambini: l’acqua. I bambini non vengono incoraggiati a bere a sufficienza, cosa che è fondamentale sin da piccoli, quando inizia lo svezzamento.
Ogni bambino dovrebbe avere con sé una bottiglietta di acqua fresca da sorseggiare durante il giorno: ricordiamoci che i bambini si disidratano molto velocemente!
Effettuare i controlli periodici dal pediatra
Il primo modo, più sicuro ed efficace, per capire le origini fisiche della stanchezza dei bambini è affidasi al pediatra. Quando i bambini sono piccoli vediamo il pediatra regolarmente grazie ai bilanci di salute, ma con il passare del tempo tendiamo a non portare più i ragazzi dal medico, a meno che non stiano male.
Abituiamoci invece a portare i bambini una volta l’anno dal pediatra anche in assenza di malattia, in modo che possano essere visitati: non solo per capire la correttezza delle curve di crescita, ma anche per individuare precocemente piccoli disturbi che possono mettere alla prova la loro resistenza fisica e mentale.
Integratori per bambini stanchi
Sotto esclusivo consiglio del pediatra, per i momenti di particolare stanchezza o nei cambi di stagione, possiamo affidarci alle vitamine studiate appositamente per bambini.
Noi usiamo Orsovit da qualche settimana, sia in caramelle che sciroppo.
Orsovit vitamine, con multivitaminico per bambini: sotto forma di caramelle gommose alla frutta, è indicato nei casi di ridotto apporto vitaminico con la dieta o di aumentato fabbisogno fisiologico. Se ne consumano 1-2 al giorno, le quali contengono vitamina A, C, E, D, B12 e acido folico.
Orsovit ricarica, sciroppo con vitamine del gruppo B per bambini, aiuta il sistema immunitario e fornisce nuova energia in periodi di particolare stress immunitario o metabolico. Contiene le vitamine del gruppo B: B2, B3, B5, B6, B12, che sono utili per il buon funzionamento del sistema immunitario, del metabolismo energetico, del sistema nervoso e riducono stanchezza e affaticamento. Se ne assumono 5-10ml al giorno, sempre su indicazione del pediatra.
Siccome sono entrambi molto buoni, vanno tenuti sempre lontani dai bambini, in modo che non venga superata la dose giornaliera consigliata.
No al fai da te con le medicine
C’è una bellissima campagna di comunicazione di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), dal nome “Farmaci e pediatria“, che spiega molto bene la pericolosità di dare medicine ai bambini senza aver consultato preventivamente il medico.
Tre i messaggi principali:
- Il bambino non è un piccolo adulto: non basta ridurre le dosi di un farmaco da adulti, per curare un bambino, né affidarsi al passaparola o al fai da te;
- Lattanti e adolescenti: età diverse, farmaci e dosi diversi: ogni medicinale alla giusta età, nelle giuste dosi;
- Studi sui farmaci in età pediatrica: il valore della ricerca a vantaggio dei piccoli pazienti.
Trascorrere molto tempo all’aria aperta, anche se fa freddo
Il miglior modo per non ammalarsi è vivere il più possibile all’aria aperta. Come dicono i popoli del Nord: non esiste cattivo tempo, solo cattivo equipaggiamento.
In Italia siamo un po’ fissati con il freddo, come se fosse il freddo a far ammalare i bambini. C’è la fissazione degli spifferi, delle correnti, dell’aria condizionata… pure invenzioni!
Anzi, è proprio con il freddo che si aumentano le difese immunitarie e si è più al sicuro dalle infezioni: il freddo non fa ammalare, i virus sì!
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che paradossalmente è il caldo a farci ammalare di più. Il riscaldamento di scuole e case secca le mucose nasali, che perdono la funzione di barriera contro i virus. Con il caldo inoltre i virus si moltiplicano!
Fare sport regolarmente
Uno dei modi per contrastare la stanchezza stagionale dei bambini è dunque farli muovere all’aria aperta, farli giocare, azionare il loro sistema muscolo scheletrico e anche far loro praticare sport.
Lo sport ci fortifica, ci regala un dolce riposo, ci rende felici perché aumenta le nostre endorfine ed è un regalo che facciamo ai nostri figli per il loro futuro.
Insegnare ai bambini a rilassarsi
Yoga, mindfulness, musica, leggere libri: ognuno di noi impara lentamente le tecniche per rilassarsi al meglio. Possiamo provare anche con i bambini, aiutandoli a capire ciò che li rende più calmi, dal bagnetto serale alla musica classica.
Se ognuno di noi comprende la strategia per sentirsi meglio, sta trovando in sé le risposte per imparare la resilienza: la capacità di reagire positivamente ai problemi della vita – piccoli o grandi che siano.
Per ulteriori informazioni rivolgetevi sempre al vostro medico. Le mie parole sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un bravo pediatra.