Menù di Natale come al ristorante
Pubblicato il 8 Dicembre 2017 da Mamma Felice
Ho preparato un Menù di dieci portate per Natale, come al ristorante, ma a dispetto della quantità di piatti, è tutto molto semplice da cucinare e anche economico. Un’attenzione in più servirà sulla carne, portata principale, ma il resto è di una facilità entusiasmante… oltre che buono e davvero elegantissimo!
Dieci portate sono troppe? Dipende: io per esempio AMO a Natale cucinare tante portate, ma preparo solo dei piccoli assaggi. Quindi niente abbuffata, solo tanto tanto amore, amore nel cucinare per gli altri e nel proporre ogni anno un menù di Natale originale, particolare, sfizioso.
Partiamo dall’aperitivo di benvenuto: siccome gli ospiti di solito arrivano ad orari differenti, possiamo aprire una buona bottiglia di vino bianco frizzante, uno Chardonnay o un Rosè, e offriamo dei piccoli appetizer o stuzzichini.
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Finger food: le tartine di baguette
I miei stuzzichini preferiti sono leggeri e piccoli piccoli, in formato mignon. Tagliate a fettine sottili una baguette piccola e tostatene le fette in forno, da ambo i lati, senza condimenti.
Possiamo preparare una mousse con robiola e basilico fresco tritato, e usarla per guarnire le tartine: aggiungiamo mezza fettina sottile di prosciutto crudo su alcune baguette, in altre le olive verdi o nere snocciolate.
Lo scopo non deve essere sfamarsi con i finger food, ma solo poter bere un bicchiere di vino prima del pasto, senza ubriacarsi a stomaco vuoto. 😉
Il pinzimonio che è anche un centrotavola
Al centro della tavola, mettiamo 2-3 contenitori alti con le verdure fresche per il pinzimonio: peperoni rossi e gialli, insalata belga, radicchio, carciofi a fettine, sedano, carote, ravanelli tagliati a metà, finocchi, sedano, cuori di lattuga tagliati in quattro porzioni. Oltre ad essere buono e ad aprire lo stomaco per il pranzo, il pinzimonio servito così è molto decorativo.
Forniamo ai nostri invitati una piccola piccola ciotola personale in cui possono versare, a piacere, del buon olio extravergine di oliva, e mettiamo in tavola il sale e l’aceto balsamico. Questi condimenti serviranno anche durante il pranzo, quindi lasciamoli pure sul tavolo senza problemi, magari in contenitori appositi, eleganti.
E poi iniziare il pasto con le verdure crude fa bene, lo sanno tutti!
Appetizer e stuzzichini come al ristorante
Sul tavolo, posizioniamo 2-3 vassoi eleganti (in base alla grandezza del tavolo e al numero dei commensali) dalle dimensioni di un piatto piano. Non occorrono vassoi giganti. In questo caso, anzi, molto meglio fare tre piatti piccoli che un vassoio enorme che poi non ci sta sul tavolo o si fa fatica a far passare di mano in mano agli ospiti.
Super chic sarebbe utilizzare i piatti a specchio, che riflettono la luce. Ma, se non li avete, vanno benissimo i piatti piani spaiati del servizio della nonna: saranno perfetti per colorare la tavola e darle un’atmosfera vintage.
Tre sono gli stuzzichini che vi suggerisco di proporre, non di più:
- Bicchierini di caprese destrutturata: tritiamo il basilico fresco e aggiungiamo olio a crudo, fino a formare un condimento vellutato. Mettiamo un cucchiaino di questo olio aromatizzato dentro i bicchierini da liquore, poi aggiungiamo una mozzarellina e un pomodorino infilzati sullo stuzzicadente in bambù;
- Cubi di pera e parmigiano: tagliamo il parmigiano a cubetti, avvolgiamolo con mezza fetta di prosciutto crudo, inserendo una fettina di pera, e fermiamo con uno stecchino;
- Bignè con gorgonzola al mascarpone: prendiamo i bignè salati pronti, apriamoli a metà e farciamoli con gorgonzola al mascarpone e una granella di nocciole.
L’antipasto di pesce
Per me nel Menù di Natale ci deve essere un richiamo anche al pesce: io lo metto alla fine degli antipasti e nella zuppa, ovvero come momento di stacco, per far partire i piatti successivi.
In questo caso possiamo mettere sul tavolo una mousse di salmone, accompagnata da crackers ai semi misti. Frulliamo insieme il salmone affumicato con una robiolina, 4 cucchiai circa di panna da cucina fresca non zuccherata, sale, pepe. Possiamo decidere di frullare il composto fino ad ottenerne una mousse vellutata, oppure lasciarlo un po’ indietro e quindi avere un paté un po’ rustico.
Perfetto smorzare l’affumicato del salmone con delle olive sottolio e dei fiori di capperi sottaceto. Potete anche aggiungere, nel vassoio, delle foglie di radicchio, su cui spalmare il paté, oppure aggiungere un po’ di barba di finocchi, che dà un aroma particolare di anice.
Insalata di intermezzo
Infine, per pulire la bocca e prepararsi ai primi piatti, io servo sempre l’insalata a metà pasto: chi mi segue sa che ho questa abitudine. Un po’ perché davvero rinfresca il palato e decreta una pausa tra una portata e l’altra, ma anche perché di solito in questi pranzi nessuno mangia le verdure se le proponiamo solo alla fine, e quindi io le metto all’inizio. 😉
Questa è una insalatina semplicissima in cui amaro, dolce e aspro si mescolano bene. Serviamo la rucola fresca con le pere a dadini, gli anacardi al naturale tostati in padella e un condimento con olio, sale e aceto balsamico. Se non amate il balsamico, sostituitelo con ‘aceto di mele, più delicato.
In ogni caso l’aceto è utile ai fini del piatto, perché sgrassa la bocca e chiude degnamente questi antipasti ‘da ristorante’.
La zuppetta finger food
Prima del vero primo piatto, che di solito per me deve essere estremamente semplice e poco condito (in preparazione del secondo, vero piatto forte del pranzo), io servo sempre una zuppetta monoporzione, dentro un piccolo bicchierino da liquore.
Perché? Perché questo nel pranzo di Natale è il passaggio dalle portate fredde a quelle calde, e quindi preparo il palato dei miei ospiti con questo piccolo shottino di zuppa, avvolgente e saporita, in modo da passare gradualmente alla seconda fase del pranzo.
In una pentola alta mettiamo la zucca pulita, un pezzetto piccolo di zenzero, mezza cipolla, acqua e mezzo cucchiaino di curcuma in polvere, e cuociamo fino alla cottura della zucca e all’evaporazione dell’acqua. Frulliamo bene tutto, poi saliamo. Teniamo in caldo in modo da servire la zuppetta tiepida, non caldissima.
Nel frattempo cuociamo al vapore dei gamberi sgusciati, senza salarli né condirli. Li lascio ‘al naturale’ perché la zuppetta di zucca è già saporita da curcuma e zenzero, e i due sapori contrasterebbero. Aggiungete un paio di semi di zucca e un pizzico di pepe nero macinato al momento.
Ecco quindi che ritorna un piccolo richiamo al pesce come ingrediente del pranzo, pur restando questo un Menù prettamente di terra, come si dice.
Un primo piatto semplice: spaghettini al limone e pinoli
Il primo piatto per me non deve essere pesante, né troppo ricco, se cucino il secondo. Altrimenti faccio lasagne o un primo piatto ricco e tolgo il secondo, passando direttamente alle verdure.
In questo caso ho pensato a una piccola porzione di spaghettini conditi semplicemente con poca ricotta fresca di pecora, e arricchiti da zeste di limone biologico (che rende tutto più fresco) e pinoli tostati, con una bella macinata di pepe.
Se non amate la ricotta, potete condire la pasta con olio e acqua della pasta e poi completarla con la stracciatella di mozzarella, che è bella burrosa e avvolgente e con la buccia di limone ci sta alla grande.
Io ai pranzi di Natale servo gli spaghetti con il cucchiaio, in modo che, arrotolandoli su di esso, non mi schizzi tutto addosso: si fa, non si fa, non è elegante… chissenefrega. Provate a proporre agli ospiti il cucchiaio, e secondo me vi diranno di sì. 😉
Il piatto forte: petto di anatra con mele arrosto
Accendiamo il forno a 200 gradi e manteniamolo in temperatura. Strofiniamo il petto di anatra con il sale e mettiamolo, con la pelle verso il basso, in una padella ben calda senza condimento. Quando la pelle è croccante, la rigiriamo e la cuociamo un paio di minuti. Facciamo così sigillare bene l’anatra.
Infine trasferiamo il petto di anatra in forno, con la pelle verso il basso, e cuociamolo per 7-8 minuti. Lasciamola riposare un paio di minuti e serviamola.
Per fare mele e pere al forno, mettiamo tutto settemplicemente in teglia, aggiungiamo un rametto di rosmarino, olio, sale, e un cucchiaio di miele, e facciamo arrostire. Per dare un sentore di ‘anatra all’arancia’, aggiungiamo un po’ di buccia di arancia biologica grattugiata sulla frutta.
Contorno con verdure grigliate
Ci sono due modi per non far sembrare banali le verdure grigliate: servirle su un bel tagliere di legno e utilizzare le verdure più originali.
Oltre alle classiche zucchine, peperone e melanzana, aggiungiamo anche pomodori a fette e grappoli di pomodorini, pannocchie di mais precotte e tagliate a pezzetti, champignons interi o funghi pleurotus, fagiolini, cipolle rosse, patate a spicchi precotte e anche asparagi.
Condiamo tutto con olio e sale, in modo molto semplice, e faremo un figurone.
Lo strudel di mele con il gelato
Concludo il pranzo con un dolce ‘poco dolce’, che è ricco e di stagione. Io faccio lo strudel con la pasta sfoglia pronta, perché è più facile. Cuocio le mele a tocchetti nel burro, aggiungo pinoli, mandorle, e al posto dell’uvetta metto i cranberries, i frutti rossi disidratati.
Una spolverata di cannella, zucchero, poi il ripieno dentro la sfoglia e arrotolo tutto, cercando di avvolgere lo strudel strettamente e magari anche con un doppio giro. Spennello con il latte, incido la sfoglia in un paio di punti e cuocio in forno caldo per circa 20 minuti.
Servite lo strudel a fette con una pallina di gelato all’amaretto e un buon caffè espresso: menù di Natale come al ristorante, con il vantaggio di essere a casa e potersi slacciare i bottoni dei pantaloni, o mangiare piano piano, scartando i regali tra una portata e l’altra. Così faremo noi!
E COSI FACCIAMO ANCHE NOI….il mio menu’ è leggermente differente ma prendero’ alcuni spunti dal tuo GRAZIE!
MARY
Ottimo!! Che cosa aggiungi?
A casa mia non possono proprio mancare alcuni piatti: tra gli antipasti l’insalata russa…la preparo io inclusa la maionese (ehmmm ho un valido alleato il bimby ), poi di primo ci devono essere gli agnolotti piemontesi ripieni di carne ….di secondo posso spaziare in lungo e in largo e si conclude con i dolci fra cui gli struffoli….si lo so è un miscuglio di piatti tradizionali di varie regioni , proprio perché c’è un miscuglio in casa fra campani,veneti e piemontesi e si cerca di accontentare un po’ tutti….negli anni passati quando potevo contare sul valido aiuto di nonne ancora in gamba arrivavano piatti già pronti perché ognuno si adoperava per preparare appunto un piatto della propria tradizione….era molto bello e tutto squisito….ora purtroppo con gli anni la famiglia si è ridotta, saremo a pranzo solo in nove e cucino tutto io…….proverò qualcosa che hai proposto tu…..e complimenti per questo blog…mi sta dando un valido aiuto soprattutto in cucina..ho spulciato tutte le tue ricettine veloci e visto che sono mamma che lavora fuori casa e corre dal mattino alla sera, mi sono davvero molto utili.BRAVA!! continua cosi che ne attendo altre di dritte ……baci
Mary
Mi piacciono un sacco le contaminazioni regionali. Poi considera che i miei nonni erano siciliani, noi piemontesi e i miei suoceri sarda+campano: viene fuori un bel mix 🙂