Infertilità femminile cause: perché non riesco a rimanere incinta?
Pubblicato il 22 Novembre 2017 da Loredana Amodeo
Questo articolo ti parlerà di delle “cause della sterilità femminile”, ma non leggerai il solito post in stile Wikipedia. E sai perché? Perché a scriverlo è una donna che ha imparato a combattere con l’infertilità da anni. La collaborazione con Barbara è nata un po’ per caso: lei cercava una professionista che scrivesse di problemi di fertilità a 360° e io, che non sono una professionista, ma una donna che grazie ai suoi studi privati è riuscita ad avere un bambino, le ho scritto e mi sono proposta. E lei ha accettato.
Le ho proposto una collaborazione diversa, una collaborazione che parte da esperienze vissute, da emozioni provate, da lacrime spese e gioie smisurate. Da tristezza, quella vera. Dalla delusione davanti a quella lineetta rosa che non spunta mai, o a quella che spunta ma che poi… puff, viene spazzata via da un ciclo che è il segno di un aborto precoce.
Indice dell'articolo
Sterilità femminile: come accorgersene
A 16 anni ho scoperto di soffrire di PCOS (sindrome dell’ovaio policistico), che è una delle principali cause di infertilità femminile (e ne parlerò più approfonditamente tra qualche articolo). Non avevo idea di cosa significasse, non avevo dato neppure peso al referto ma, quando chiesi all’endocrinologo di spiegarmi in parole semplici cosa comportasse la sindrome, lui mi rispose “Significa che probabilmente non potrai mai avere un figlio.” Così. A freddo. A una ragazza di 16 anni.
All’epoca, certo, non è che il mio primo pensiero fosse avere un figlio, però il sogno di una famiglia con almeno due bambini lo nutrivo da quando giocavo con le bambole.
Presi quella risposta per buona per qualche anno. Finché non iniziai a fare delle ricerche sulla sindrome dell’ovaio policistico che mi portarono ben presto ad addentrarmi in testi americani, in pdf medici passatimi da endocrinologhe trovate sui forum, in siti stranieri. E finii con il guidare io stessa l’endocrinologo sulle procedure da provare e testare, sugli esami da effettuare e le cure da sperimentare.
E oggi, per la prima volta, mi ritrovo a condividere con un pubblico molto vasto quello che ho scoperto sull’infertilità nel corso di questi 10 anni, quello che ho testato e sperimentato in prima persona.
Inizierò questo percorso all’interno di MammaFelice partendo, oggi, dalle cause di infertilità femminile, per poi passare all’infertilità maschile, l’infertilità di coppia, i vari metodi per individuare il periodo fertile femminile (metodo billings, temperatura basale, stick ovulatori, ecc…), gli integratori che migliorano il quadro ormonale femminile e maschile, le soluzioni per concepire anche quando madre natura non aiuta, e… chissà cos’altro. Purtroppo i temi legati all’infertilità sono tanti, e spesso complessi. E li affronteremo uno dopo l’altro, sperando che da queste pagine internet possano nascere tante… mamme felici! Come me, che un bambino l’ho avuto nonostante una situazione disastrosa.
Ma bando alle ciance: vediamo quali sono le cause principali legate all’infertilità femminile.
Non riesco a rimanere incinta: perché?
Innanzitutto bisogna precisare che si può parlare di infertilità solo se sono trascorsi almeno 12 mesi in cui si sono consumati rapporti non protetti. Un’altra precisazione doverosa è che non ha più incidenza l’infertilità femminile sui problemi di concepimento di coppia, ma che chi si rivolge ai centri di infertilità sono 50% donne e 50% uomini.
Quindi, se dopo 12 mesi di tentativi non siete ancora riusciti a concepire, allora sarà il caso di rivolgervi a un ginecologo esperto in infertilità (e vi prego, siate esigenti sulla scelta del medico, perché rivolgervi a quello sbagliato vi farebbe correre il rischio di sprecare tempo prezioso).
Le cause principali di infertilità femminile sono le seguenti:
- Cause non strettamente legate all’apparato riproduttivo, ma che possono comunque avere influenza sul quadro ormonale, come il diabete di tipo 2, i problemi alla tiroide, problemi alle ghiandole surrenali, ma anche malattie epatiche o renale;
- Cause ovariche, come la PCOS (sindrome dell’ovaio policistico), la ridotta disponibilità ovarica o la menopausa precoce, eventuali disfunzioni del corpo luteo (che rilasciano progesterone, un ormone responsabile dell’attecchimento dell’ovulo fecondato), tumori alle ovaie;
- Cause uterine, quali malformazioni dell’utero, fibrosi uterina o sindrome di Asherman;
- Cause cervicali: ad esempio la tua cervice potrebbe presentare anticorpi antispermatici che vanno a bloccare il passaggio degli spermatozoi, o infiammazioni o piaghe cervicali. O ancora potrebbe non secernere muco cervicale fertile;
- Cause tubariche/peritoneali, come l’endometriosi, l’endometrite, le aderenze pelviche, le infiammazioni pelviche, le tube occluse;
- Cause ipotalamiche-pituitarie, quali potrebbero essere la sindrome di Kallmann, la sindrome di Cushing, l’iperprolattinemia, l’ipopituitarismo, le disfunzioni dell’ipotalamo;
- Cause vaginali, come vaginismo o eventuali ostruzioni vaginali;
- Cause genetiche, ovvero anomalie cromosomiche che provocano aborti spontanei;
- Sine causa, ovvero l’infertilità di coppia senza alcun apparente motivo.
I disturbi ovulatori e quelli ipotalamo-ipofisari sono responsabili di infertilità nel 45% dei casi, e 45% e la percentuale legata anche a problemi di origine tubarica e peritoneale. I disturbi della cervice e del muco cervicale vengono riscontrati nel 5 volte su 100 casi di infertilità.
Le situazioni più complesse sono sicuramente quelle dove coesistono più problemi nella stessa donna.
Esami infertilità femminile
Per venire a capo a un quadro più o meno chiaro della situazione, il vostro medico dovrebbe farvi eseguire questo tipo di esami e indagini:
- Dosaggi ormonali, per valutare il funzionamento di LH (ormone luteinizzante), FSH (ormone follicolo stimolante), prolattina), progesterone, estradiolo, testosterone, dheas, delta 4 androstenedione;
- Ecografie per monitorare le fasi dell’ovulazione, ma anche per controllare come si presentano l’utero e le ovaie (indispensabile soprattutto per diagnosticare la PCOS);
- Valutazione del muco cervicale;
- Tamponi uretro-cervico-vaginali per verificare eventuali infezioni;
- Mappa cromosomica per valutazione genetica.
Ovviamente occorre eseguire tutte le analisi contemporaneamente, perché una diagnosi potrebbe escludere l’altra e si procederà per ipotesi e tentativi.
E insomma, aspiranti genitori, questo per il momento è tutto. Continuate a seguirci in questo viaggio alla scoperta della fertilità. Il prossimo articolo sarà dedicato all’infertilità maschile.
A presto,
Loredana Amodeo.
e se dopo il primo figlio, avuto senza problemi non arriva più il secondo?
Fatti tutti gli esami, ecografie, biopsie e iui tutti e due risultiamo perfetti sulla carta…che si fa?
Chiara, sono nella stessa situazione. Sto valutando di rivolgermi ad un centro di infertilità e vedere se con la stimolazione si risolve qualcosa. Auguri a noi!
Intendi la fecondazione in vitro?
Mi intrufolo nel vostro discorso per farvi tanti auguri…io ho vissuto la situazione contraria…più di cinque anni di ricerca, ovaio policistico, stimolazione e alla fine grazie alla pma e’ arrivata la prima bimba…finito l’allattamento è tornato il ciclo e poco dopo ero incinta del piccolino….quando ci sei dentro è difficile ma quando ero rilassata perchè non ero più ossessionata, avendo già la mia befanella i problemi di infertilità sono scomparsi per magia…auguri ragazze