Dove comprare Pannolini Newborn online
Pubblicato il 8 Novembre 2017 da Mamma Felice
Dafne è nata in una giornata di inverno, con la neve alta e il sole caldo. Leggermente prematura, molto piccola: appena 2 chili e 400 grammi. Minuscola. Le tutine giganti, in confronto a lei: bastava prenderla in braccio per vedere la tutina scendere giù lungo le gambine, troppo lunga e troppo grande.
Dalla settima settimana di gravidanza ho iniziato ad avere emorragie: i medici mi hanno sempre detto, allora, di non sperarci troppo. Che quella bambina non sarebbe mai nata, che io stessa avrei potuto lasciarci le penne, che emorragie continue e placenta previa anteriore non erano compatibili con la sopravvivenza.
Posso dirvi con esattezza il giorno in cui è stata concepita Dafne, il giorno in cui ho sentito che c’era, come un battito di ali leggerissimo dentro di me. Prestissimo. Ne ho avuto subito consapevolezza e – nonostante i problemi – era come se una vocina interna mi dicesse che sarebbe andato tutto bene. Adesso la chiamo fortuna.
Ho passato 8 mesi a letto, tra casa e ospedale. Da sola, perché a Bologna non avevo parenti ed ero in una casa al quarto piano senza ascensore, con il divieto di fare le scale. E non avevo nemmeno sky, quindi pure la TV era orribile! 🙂
E forse è stato un bene, perché oltre ad aver dormito parecchio ho anche aperto Mammafelice, e una nuova vita è iniziata, per noi, in tutti i sensi.
Nestore mi aveva costruito un tavolino da tenere a letto per scrivere e fare lavoretti: una tavola di legno e 4 gambe lunghe avvitate con il trapano, abbastanza lunghe da stare sopra la pancia ed essere comode per lavorare. Su quel tavolino ho iniziato a scrivere i primi post di Mammafelice, e poi a ritagliare letterine con le forbici: il nome DAFNE, i disegni fatti a mano, gli album dove conservare le future fotografie. Ho progettato e aspettato, pazientemente. Ho aspettato, aspettato tanto. Ho covato, letteralmente.
Quel tavolino ce l’ho ancora, qui a Casa Mammafelice, e non lo butterò mai via.
L’ultima volta, quando sono stata ricoverata per l’ennesima emorragia, il liquido amniotico era diminuito troppo. Il chirurgo, un uomo anziano con l’apparecchio acustico, mi gridava:
– Che ne dice se facciamo un parto operativo? Ormai è inutile aspettare!
– Dottore, io non lo so! Me lo dica lei!
– Sono mesi che andiamo avanti con mille problemi, anticipiamo il parto!
E solo dopo alcuni minuti, ho iniziato a capire che per parto operativo non intendeva l’induzione del parto naturale, ma un cesareo di urgenza.
Un cesareo?
Molte donne si sentono meno mamme, dopo aver fatto un cesareo, ma io no: per me essere madre non è legato né al dolore del parto, né all’allattamento, né a tutto il contorno. Per me essere madre è un gesto di cura, un processo di attaccamento parentale mescolato al Metodo Montessori e a quello di Tracy Hogg, che io adoro, e soprattutto una pratica di felicità, da conquistare giorno dopo giorno, senza mai l’esigenza di dover essere una mamma perfetta, ma solo diventare la migliore versione di me stessa.
Dafne era troppo piccola anche per essere allattata al seno. Troppo debole, si stancava subito e non aveva la forza necessaria per ciucciare. Ci ho provato, eccome, ma non ce la faceva proprio, e dopo tre mesi ho smesso. Eppure anche questo non mi fa sentire meno mamma: l’attaccamento con mia figlia c’è stato dal primo giorno e l’ho coltivato mettendomi continuamente in discussione, e soprattutto attraverso una nuova fase della mia vita: la capacità di attuare i cambiamenti.
Una volta a casa, mi sono sentita sollevata, e sono stata tanto fortunata anche in questo: mi sono sentita subito a mio agio, contenta, nonostante la stanchezza dei primi mesi. Tanto era stata brutta la gravidanza, tanto è stato piacevole portare a casa mia figlia VIVA, e iniziare noi tre un nuovo capitolo della nostra esistenza.
Ho comprato tutine taglia zero, ancora giganti per lei. E pannolini minuscoli, perfetti per le bambole. I pannolini newborn, che serviranno anche a voi se avete bambini un po’ più piccoli della media, soprattutto nei primi mesi di vita. Qui trovate anche tanti codici sconto in esclusiva per Mammafelice:
25 pannolini PPDry taglia Newborn, su Pronto Pannolino, costano 4,40eur, quindi circa 18 centesimi a pannolino – prezzo inferiore persino ai pannolini della GDO, con spese di spedizione gratis e consegna in 24 ore (pure con la neve). I pannolini PPDry sono Made in Italy, totalmente privi di profumi e realizzati senza materiali sbiancati con il cloro.
I pannolini PPDry:
- Hanno una morbida chiusura elastica super avvolgente che tiene ben chiuso il pannolino senza stringere il pancino;
- hanno bande laterali elastiche che garantiscono una maggiore tenuta contro le fuoriuscite;
- consentono massima libertà di movimento al bambino;
- sono dotati di vari strati di materiale superassorbente e altamente traspirante;
- sono disponibili in 5 taglie, a seconda del peso del bambino: newborn, midi, maxi, junior ed extra large.
I pannolini PPdry si comprano online su Pronto Pannolino, in 4 diversi modi:
- PPbag: una confezione di pannolini della taglia desiderata, una confezione di salviettine per il cambio e una sorpresa;
- PP6pack: 6 pacchi di pannolini della taglia desiderata e uno sconto di 5eur sullo sconto successivo per i propri amici;
- PPbox: 9 pacchi di pannolini della taglia desiderata (circa un mese di utilizzo), più alcuni pannolini in omaggio, un buono di 1 euro ad ogni spedizione, cumulabile con altri buoni – e ogni mese costa sempre meno, a partire dal terzo mese;
- PPstore: lo shop online dove comprare pannolini e prodotti per bambini in libera quantità, con spedizione gratuita sopra i 39eur.
I pannolini PPDry di tutte le taglie sono disponibili in confezioni risparmio insieme ad altri prodotti indispensabili come salviettine per il cambio, salviettine igienizzanti per le superfici a contatto con il bambino, salviette pulisci ciuccio da tenere in borsa per le millemila volte in cui il ciuccio cade per strada, kit delicati per il bagnetto, soluzione fisiologica, teli assorbenti, pasta protettiva all’ossido di zinco per il cambio del pannolino, bavaglini monouso e persino vasini monouso.
Per non restare senza scorte nemmeno quando abitate al quarto piano senza ascensore e non potete proprio uscire di casa. 😉
La storia d’amore con i pannolini sarà lunga: gioirete quando passerete alla taglia successiva, quando i bimbi inizieranno a lavarsi da soli o a vestirsi da soli, quando inizieranno lo svezzamento.
Ad ogni passo, giorno dopo giorno, noi siamo lì con loro: per sostenerli, per insegnarli ad essere autonomi, per tentare un delicato equilibrio tra trattenerli e lasciarli andare.
Finché arriva quel giorno in cui la tua ‘minaccia di aborto’, che ha adesso 9 anni, entra in cucina e ti sembra già così grande, e il cuore si ferma solo per un battito: è lì in quel battito che si concentrano tutti i pannolini che hai cambiato, i ricordi di un’infanzia che hai collezionato e che i tuoi figli non ricordano più. Lì che rinasci come mamma, di nuovo, ancora una volta e chissà quante altre volte. Lì che capisci che la felicità non è solo un attimo fugace nella vita, ma è un MODO di scegliere la vita, nella resilienza, nonostante tutto.
Questo post é per me
Grazie!
Articolo molto interessante,
Hai mai provato i pannolini della Pillo? io li compro online per mio figlio e mi trovo molto bene per qualità e prezzo