Come rendere più spaziosa la cameretta dei bambini
Pubblicato il 28 Giugno 2017 da Mamma Felice
Mio marito dice sempre che per poter tenere in ordine, gli spazi liberi devono essere più degli oggetti che ci sono in una stanza. Se per tenere in ordine dobbiamo fare il gioco del tetris, allora sarà difficilissimo tenere in ordine. Se invece abbiamo molto spazio a disposizione, mettere in ordine sarà più semplice.
Ovviamente, prima di rinnovare tutta la cameretta dei bambini, facciamo pulizia: eliminiamo gli oggetti rotti o vecchi, regaliamo i giocattoli che non servono più. Facciamo il cosiddetto decluttering, ovvero eliminiamo le cose inutili e ripartiamo da zero.
Nell’ottica del Metodo Montessori, cerchiamo di scegliere mobili e scaffali bassi, in modo che i bambini possano facilmente riordinare anche da soli, sviluppando così la propria autonomia.
Indice dell'articolo
Montessori:
Pochi giocattoli, adatti all’età e alle competenze del bambino
Sempre in base al Metodo Montessori, evitiamo di accumulare troppi giocattoli: i giochi devono essere pochi e adatti all’età e alle competenze acquisite dal bambino.
La cameretta non dovrebbe essere un posto dove si accumulano centinaia di giocattoli, uno sull’altro, ma dove si espongono i giocattoli migliori per l’età del bambino, pochi alla volta e in modo ordinato – per esempio creando dei vassoi delle attività con cui proporli, che rendano anche più semplice riordinare prima di passare a un altro gioco.
Mensoline basse sarebbero molto adatte a conservare i libri preferiti, in modo che il bambino possa prenderli da solo, sfogliarli, leggerli e guardarli.
Un tappeto morbido può essere il luogo in cui viene posta una torre da impilare o dei giochi sensoriali: mettere a disposizione un gioco alla volta, in base al talento che vogliamo rafforzare nel bambino e alle sue preferenze, può essere un ottimo stimolo per lui.
Un attaccapanni basso può servire per appendere sacchetti in stoffa dove vanno riposte le costruzioni in legno, i cubi o i tasselli di legno per costruire: in questo modo il bambino può creare torri, impilare, provare l’equilibrio degli oggetti, e poi rimetterli a posto.
In altri sacchetti potremmo mettere dei cibi di stoffa, delle marionette da dita, delle bamboline per giocare ai giochi di ruolo.
Usare i sacchetti di stoffa non solo è estremamente ecologico, ma anche molto sano: possiamo lavarli ciclicamente ad alta temperatura ed evitare che si formino muffe o si accumuli polvere.
Un grosso cesto va bene, e potrebbe essere utilizzato per conservare le costruzioni o le torri da impilare, in modo che sia semplice metterle tutte; oppure giochi morbidi come pupazzi di stoffa o cuscini per il gioco.
Il letto basso, in stile Montessori, può essere un letto a cassettoni: qui possiamo tenere i giochi in scatola o i giochi più ingombranti, così saranno comunque a portata di mano dei bambini, i quali potranno giocare e rimettere a posto in autonomia.
Un tavolino basso con le sue sedioline è l’ideale se i bimbi sono piccoli, perché avranno una migliore posizione di schiena, gambe e braccia per scrivere e colorare.
Se riuscite, cercate un tavolino con contenitore, in modo che ci sia sempre spazio per pennarelli, matite colorate e fogli di carta – perché non siano sempre sparsi in giro.
In alternativa, potete prendere delle scatole di plastica con coperchio o una piccola cassettiera di legno (entrambe da IKEA, ad esempio), per aiutare i bambini a conservare bene i colori.
Se scegliete il letto a soppalco (esistono letti a soppalco bassi anche per bambini piccoli), potete sfruttare lo spazio sottostante in due modi:
- come spazio giochi con un tappeto morbido: in questo caso il bambino avrà il suo spazio per giocare e, una volta tirate le tende, non si vedranno giochi sparsi per la stanza o disordine;
- come luogo per riporre i giocattoli: in questo caso possiamo aggiungere delle cassettiere basse e degli scaffali per riporre i giochi sempre in un’ottica Montessori.
I bambini amano scarabocchiare i muri?
Potete mettere loro a disposizione una lavagna a pennarelli oppure una lavagna simil ardesia, per colorare in verticale come preferiscono.
Oppure potete usare la pittura effetto lavagna su una parete, in modo da lasciare maggiore libertà nel colorare e personalizzare la stanza.
Un’altra idea è quella di utilizzare dei contenitori a cassettoni come base per realizzare una scrivania fronte muro: la soluzione ideale per liberare spazio al centro della stanza e favorire il gioco libero.
Per esempio possiamo usare i cassettoni (serie IKEA), aggiungendo un piano di lavoro: in questo modo avremo sia la scrivania, sia una parete completamente attrezzata con cassetti grandi e piccoli, ripiani e luoghi dove riporre in ordine i giochi.
La soluzione della scrivania a muro è utile anche per tenere in ordine il materiale di cancelleria, la carta e i pennarelli: sempre da IKEA esistono sbarre per appendere i rotoli di carta e sbarre per appendere dei portapenne in plastica lavabile, che si usano appunto per riporre matite e colori. Basterà metterli in lavastoviglie per pulirli periodicamente.
A questo punto non ci resta che aggiungere un armadio che servirà per i vestiti, e la cameretta disporrà di tutti gli spazi necessari per essere vissuta e amata dai bambini… pronta per la prossima trasformazione, al prossimo scatto di crescita.
Tuo marito deve frequentare segretamente il mio!! Anche mio marito dice che bisogna avere meno più spazio che oggetti e ritiene che i nostri figli abbiano troppi giochi. In realtà non ne hanno molti ma siamo organizzati un pò malino.Proprio la scorsa settimana abbiamo ordinato la cameretta nuova. Io però ritengo che alla loro età debbano avere + spazio che mobili. Quindi ho ordinato solo un letto doppio e un armadio da 120cm per lasciare lo spazio per il gioco. Avrò tempo dopo per aggiungere scrivania e libreria.Per il momento i giochi sono tutti in scatole di plastica trasparente e molti nella loro cucina Ikea che serve anche a questo
Io non mi posso esprimere perché sono disordinatissima, e quindi è meglio che taccio 😀
Però anche io vorrei riuscire a fare SPAZIO VITALE, perché la cosa brutta è che il disordine non mi piace, ma non riesco a cambiare.