Giochi per bambini vivaci che hanno ‘la grazia di un elefante’
Pubblicato il 9 Giugno 2017 da Mamma Felice
È stato difficilissimo trovare un titolo per questo post, per riferirmi a bambini poco aggraziati che sono spesso deliziosamente vivaci e un po’ goffi, che non riescono nelle attività di motricità fine. Difficile perché la prima cosa importante nei confronti dei nostri figli è sempre non attaccargli addosso delle etichette che poi sono difficili da togliere e soprattutto li condizionano.
Proprio stamattina, parlando con altre mamme che si ispirano al Metodo Montessori, ci chiedevamo quali giochi e attività proporre a bambini tra i 3 e i 5 anni per aiutarli a muoversi un po’ meglio, ad essere un po’ meno goffi e riuscire a gestire meglio la propria fisicità e i propri movimenti, soprattutto se hanno fratelli o sorelle più piccoli a cui rischiano di fare male.
Come mamma, le prime considerazioni che mi vengono in mente per rilassare i bambini vivaci:
- bambini molto vivaci hanno spesso bisogno di stare molto all’aria aperta, per poter anche fare dei giochi ‘fisici’ che scarichino le loro energie;
- un’alimentazione povera di zuccheri e ricca di cereali, frutta e verdura di stagione, potrebbe aiutarli, perché cibi confezionati e zucchero hanno realmente effetti eccitanti (però chiedete al pediatra sempre, prima di cambiare la dieta di un bambino!);
- dalle 17 del pomeriggio, iniziamo a proporre attività calmanti, letture di libri, musica dolce;
- il bagnetto serale non sempre è rilassante per i bambini: proponetelo solo se davvero si rilassano, perché invece alcuni bambini con il bagnetto riprendono le energie e si eccitano ancora di più;
- dalle 17 in poi niente TV e soprattutto niente cartoni animati: può sembrare un po’ drastico, ma io vedo con mia figlia che i cartoni animati di sera la innervosiscono. Molto meglio ascoltare musica o fare un puzzle tutti insieme.
Percorso 007, con i fili di lana
Tra le mamme Montessori americane, ho visto spesso questo tipo di gioco. Si fa lungo un corridoio o una stanza lunga abbastanza libera. Con lo scotch di carta, attacchiamo dei fili di lana lungo i muri, intrecciandoli e creando una sorta di labirinto di fili, come se fossero i raggi laser di una banca o di un museo.
I bambini devono riuscire a passarci in mezzo senza romperli e senza staccarli, quindi imparano a prendere consapevolezza dei loro movimenti, e a muoversi dolcemente.
Per facilitare la consapevolezza, possiamo attaccare dei piccoli sonagli ai fili di lana: i bambini non dovranno farli suonare con il loro movimento. Se il sonaglietto suona, il percorso ricomincia perché loro sono stati ‘cotti’ dal ‘laser’.
Attività per seguire i percorsi
Un altro modo che mi viene in mente di suggerire per aumentare le capacità di gestione dello spazio e del movimento, è quello di seguire dei percorsi sensoriali o non lineari.
- con i percorsi tattili: per esempio le attività sensoriali per stimolare il senso del tatto, con tappetini fai da te sensoriali, o dischi tattili in silicone disposti a formare un percorso – anche in sequenze di colori;
- con un percorso pedonale: attacchiamo il nastro di carta al pavimento, facendo una linea continua e poi dei percorsi. A piedi nudi, i bambini possono seguire il percorso come se fossero dei funamboli, senza ‘cadere’, quindi senza perdere l’equilibrio, mettendo un piedino davanti all’altro.
Giochi di equilibrio
Per prendere coscienza del proprio corpo e della propria fisicità e per affinare i movimenti del corpo e il suo equilibrio.
- Pedana balance: da Tiger, da Decathlon e da Borgione ho visto spesso delle piccole pedane rotonde della dimensione di circa 40 centimetri, che servono per imparare a trovare il proprio baricentro e mantenere l’equilibrio in posizione eretta. Scalzi, si sale con entrambi i piedi sulla pedana, e si cerca di restare in equilibrio;
- La panca svedese, che per esempio si trova da IKEA: una panchetta bassa su cui camminare in equilibrio;
- Saltare la corda: nulla come il saltare la corda, ho visto con mia figlia, aiuta a imparare a gestire i propri movimenti, a renderli più fluidi e soprattutto a sviluppare la coordinazione;
- La slackline, una fettuccia di poliestere o nylon, che permette di camminare in equilibrio su uno strumento flessibile e non rigido. Chiaramente andrà appesa a due punti molto sicuri, e soprattutto ad una altezza molto bassa!
Giochi di motricità fine
I giochi di motricità fine servono a stimolare la concentrazione del bambino e aiutarlo a coordinare occhi e mani per compiere movimenti ‘minuti’, ovvero movimenti precisi e molto finalizzati.
LEGGI: Giochi di motricità fine divisi per età.
Dai travasi per i più piccoli, all’infilare perline. Fino ad usare forbici per ritagliare forme sempre più complesse, appaiamenti di colore Montessori, sequenze numeriche e di colore.
E, soprattutto, per stimolare la concentrazione dei bambini, ricordiamoci sempre: pochissimo tablet e mai sotto i 5 anni, poca TV e ben selezionata.
Come diceva Pellai a un incontro a cui ho partecipato:
I bambini moderni, i nativi digitali, non sanno stare dentro la narrazione di un film o di un libro: siccome la comunicazione moderna è frammentata, veloce e multi schermo (TV, tablet, PC, Internet…), i bambini rischiamo di vivere immersi in una zona di distraibilità.
Dobbiamo aiutare i bambini a costruire consapevolezza su ciò che guardano e sulle informazioni di cui fruiscono, limitando il tempo che passano da soli in attività schermo – mediate.
Quindi, la regola generale è sempre: stare con i bambini, dedicargli tutto il tempo necessario, offrirgli gli stimoli giusti all’età giusta, essere presenti.
Che il tablet non sia una babysitter lo sappiamo, però mettiamolo anche in pratica.
Ciao Barbara, sono tutte molto attività interessanti e valide a mio avviso. Ma credo che il problema principale oer noi mamme che abbiamo figli iperattivi e con scarsa attenzione ben poco si può fare. Si annoiano subito e spesso li rifiutano. A me capita così con mio figlio piccolo, ora sette anni. Alla fine li faccio io per rilassarmi e frenare la mia rabbia….. consigli?
Ciao Angela, in effetti questi consigli sono per i bambini con poca coordinazione motoria, diciamo ‘sgraziati’ (usando le virgolette), ma non per bimbi iperattivi.
Secondo me è la psicomotricità ciò che aiuta davvero in questi casi.
servirebbe più a me fare questi esercizi..sono una maldestra cronica
anche ioooo ahhaaa 😉