3 cose da fare per i bambini prima che inizi l’estate
Pubblicato il 19 Maggio 2017 da Mamma Felice • Ultima revisione: 19 Giugno 2017
Prima dell’estate, possiamo fare almeno 3 cose importanti e belle per i nostri figli, per regalare loro un’estate divertente e spensierata. Prepariamoci per tempo, visto che quando iniziano le vacanze siamo sempre di corsa e ci dobbiamo barcamenare tra lavoro, nonni ed estate ragazzi!
Riprogettare la camera dei bambini
È il momento di dare tutti insieme una bella ripulita alla cameretta: togliere di mezzo i libri di scuola che non servono più, buttare via i pennarelli scarichi, i foglietti svolazzanti, i giochi ‘da piccoli’ e tutto quello che toglie spazio alla creatività estiva.
Soprattutto è arrivato il momento di liberare la scrivania dalle pile di oggetti impilati gli uni sugli altri, per far posto alla creatività, ai compiti delle vacanze e ai giochi in solitaria fino a tarda sera.
Potrebbe essere arrivato il momento di togliere i cesti dei giochi e inserire delle cassettiere ‘da grandi’ oppure di montare un letto a soppalco sotto il quale si possa realizzare un’area per la musica o per i giochi.
In base all’età dei figli, cercate di far loro lo spazio che gli è necessario, e sfruttate l’estate per ridare il bianco, montare e smontare mobili, spostare gli armadi e rinnovare l’ambiente.
Noi abbiamo la fortuna di avere un piccolo balcone in camera di Dafne, quindi anche quella diventa l’estensione estiva della cameretta: abbiamo posizionato un tavolino da balcone sulla ringhiera, un piccolo sgabello, la lavagna IKEA e lì si fanno i compiti estivi se si ha voglia di farli alla luce del sole, oltre che in giardino.
Fare una pianificazione dei lavoretti
Prima che arrivino le vacanze estive, io preparo sempre un raccoglitore con una serie di lavoretti e idee creative da proporre a Dafne per i suoi momenti di noia.
Quando arriva, accaldata e stanca dal giardino e ancora prima di salutare mi dice: Cosa posso fare, mamma, che io mi annoio?
Preparatevi una serie di attività da giocare come jolly per questi momenti:
- Attività con l’acqua;
- Attività con la pittura;
- Giochi all’aria aperta;
- Giochi con gli elementi naturali;
- Lavoretti con la colla;
- Lavoretti con materiali di riciclo creativo.
Preparatevi anche una scatola con i materiali creativi che vi servono, così non perderete tempo a cercarli per casa, facendovi inseguire da un figlio lagnosetto che continua a dire che si annoia da morire. 😉
Iniziare un diario di viaggio
Noi non facciamo vacanze nel senso stretto del termine. L’ho già detto molte volte: non abbiamo i mezzi necessari, non possiamo interrompere troppo tempo il lavoro, stiamo bene in questa casa che ha un grande giardino verde e non ci manca nulla che non si possa trovare a casa, o nei dintorni. Ci limitiamo a fare delle micro gite nella nostra città o regione, o a fare delle mini avventure di un giorno in treno, su tratte corte che si possono fare andata e ritorno dal mattino alla sera.
A noi piace e piace anche a Dafne, ma adesso che fa quarta elementare e inizia a guardarsi intorno, le dà fastidio essere un po’ presa in giro: Tanto Dafne non va mai da nessuna parte!
Cosa che non è necessariamente vera, perché insieme a lei durante l’anno facciamo attività che tanti altri bambini non possono fare, come andare allo Zecchino, fare viaggi di lavoro, partecipare ad eventi, fare shooting fotografici, andare al cinema… insomma: il retroscena divertente del nostro mestiere. Però lei è una bambina e non un’adulta – e la canonica settimana al mare con i nonni è d’obbligo, altrimenti sente che al ritorno a scuola ‘non ha niente da raccontare’.
Quindi quest’anno, l’ultimo giorno di scuola, regalerò a Dafne un diario di viaggio da aggiornare in stile art journal, in cui possiamo – insieme – scrivere testi, attaccare fotografie, ritagli di viaggio e impressioni, disegnare e dipingere, per costruire un diario creativo che racconti il viaggio dal punto di vista della relazione genitore-figlio, attraverso lo sviluppo della creatività.
Comprerò un quaderno con le pagine bianche, da colorare e scarabocchiare, senza dirle il vero motivo per cui lo stiamo creando: soltanto a Settembre, quando ricomincerà la scuola e lei esprimerà il timore di cosa raccontare delle sue vacanze-non-vacanze, le farò presente che ha un diario di viaggio pieno di attività e avventure che ha vissuto.
Perché per viaggiare non servono i chilometri, servono i passi.
Bello!L’idea del diaro di viaggio te la copio! Anche noi, per lavoro, non possiamo fare le tre/quattro settimane filate al mare ed i nonni sono anzianotti per affibbiar loro in spiaggia un paio di monelli full time…
Già lo scorso settembre avevo fatto con mio figlio un riassunto… a voce delle cose belle, gitarelle, esperienze varie fatte insieme perchè si rendesse conto che comunque ci eravamo divertiti anche noi (e sapesse già cosa scrivere nel tema di rito “racconta la tua estate”)
Sul diario potremo incollare foto scattate da lui,biglietti di ingresso, scrivere cose buffe che ci sono capitate, cose buone che abbiamo assaggiato….
Bello bello non vedo l’ora!
Irene
Secondo me sarà utilissimo per loro, per capire che si può viaggiare in moltissimi modi, non per forza facendo tutti la stessa cosa.
sei sempre positiva e offri mille spunti
Grazie
Grazie mille Fla!! 🙂