Il mio segreto per riuscire a fare TUTTO
Pubblicato il 6 Febbraio 2017 da Mamma Felice
Colleziono frasi entusiasmanti di questo tipo, da anni: – Barbara, ma come fai? Ti ammiro, TU RIESCI A FARE TUTTO!
Ma sarà proprio vero, oppure ognuno di noi vuole credere che la vita degli altri sia più facile? Perché?
Indice dell'articolo
Cosa vuole dire riuscire a fare TUTTO?
Cosa vuol dire quel TUTTO? Riuscire ad essere al top in qualunque cosa?
La lista delle Priorità
La vera questione è comprendere quali sono le nostre priorità. TUTTO cosa significa? Tutto lo scibile umano, o tutto ciò che ci piace, che vogliamo, che possiamo, che ci interessa?
Con l’età ho imparato a dare delle priorità alla mia vita. Prima impazzivo dietro alla casa o dietro al lavoro, diventavo furiosa se tutto non era fatto come dicevo io e soprattutto quando lo dicevo io.
Poi con il tempo ho capito quali sono le cose importanti per me, le cose importanti della mia vita e posso riassumerle in un solo concetto: stare bene.
Tutta la mia giornata è improntata a stare bene. Stare bene in casa, sul lavoro, con mio marito, con mia figlia, con i parenti, nella mia associazione. Stare bene, che significa non avere ansie, non passare più quelle tremende notti ad agitarmi nel letto per l’ansia di non aver fatto qualcosa.
Stare bene è il mio focus: tutto ciò che mi crea ansia o tristezza, io lo analizzo, lo divido in problemi minori, se posso lo delego, se posso lo allontano.
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Vivere con allegria
Per stare bene, ho imparato che la chiave giusta per me è vivere la vita con gioia. Cerco di stare allegra.
E questo ovviamente non mi esime dai problemi, perché sì, anche io ho problemi come tutti gli esseri umani; problemi normali.
Vivere con allegria significa fare spallucce. Significa buttare tutto in malora quando c’è tanta tensione nell’aria, imparare a fare battute per stemperare la tensione, imparare a ridere fragorosamente.
Se dovessimo rinunciare all’allegria a causa dei nostri problemi, non proveremmo mai l’allegria. Tanto vale considerare che un problema è solo un problema, e noi possiamo essere meglio di lui.
E’ un esercizio difficilissimo. Appena mi sale la rabbia – e vi assicuro che la rabbia mi sale – cerco di respirare, pianto un paio di proteste e poi via: ricominciare. Non ho tempo da perdere per stare male: ho troppo amore per la vita, per sprecarla.
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Fare MOLTO o fare TUTTO?
Faccio molte cose, ma è diverso dal farle tutte. Molte non vuol dire tutte, affatto. E non farò l’elenco delle cose che non faccio, perché come tutte le persone normali è una lista troppo lunga e troppo noiosa.
Sì, mi impegno molto, questo è vero. Faccio molte cose: lavoro tanto, cerco di partecipare a qualche evento per il mio lavoro (da quest’anno), dedico tempo a mia figlia, sto in famiglia, ho due impegni di volontariato, a casa mi restano da fare le cene, le lavatrici, riordinare i vestiti, sistemare il minimo che posso sistemare, guardo un sacco di serie TV.
La differenza è tutta lì: impegnarsi per dormire poco e fare molto. Avremo tempo per dormire quanto saremo morti!
Fare quello che amiamo: questo è tutto
La cosa davvero entusiasmante sarebbe riuscire ad arrivare al punto di fare principalmente ciò che ci piace. Io non ci sono ancora riuscita del tutto, anzi, non ci sono nemmeno vicina, ma mi impegno per questo.
Quando devo fare qualcosa che non mi piace spesso lo rimando fino all’ultimo, poi stringo i denti e via. Spesso mi trovo la sera prima di un evento a sperare che passi in fretta il giorno successivo, fino al momento di ritrovarmi di nuovo a casa mia nel mio letto.
Poi vado, faccio, sorrido e tutto sommato non era affatto male.
Certo ho sempre fatto delle scelte forti, perché è nel cambiamento che io vedo la felicità: nel corso degli ultimi 20 anni ho modificato la mia vita per renderla sempre più aderente alla vita che volevo scegliere. Non è perfetta, ma mi piace.
Delegare il resto: questo è il modo
La mole di lavoro e di incombenze che non posso gestire, o mi creano ansia e frustrazione, la delego senza paura. Un tempo avevo il terrore di perdere il controllo; oggi invece amo il potere della delega e ho imparato a gestirla senza esercitare manie di controllo.
Delego sul lavoro, delego in casa, delego in cucina facendo portare i pasti in ufficio per il pranzo, delego nell’associazione.
Mia figlia mi dice sempre che io sono quella che dice agli altri cosa fare: il rischio è esagerare, e negli ultimi anni ho cercato di correggere questa mia orribile smania di comandare, per darmi da fare con più energia, senza pretendere troppo dagli altri.
Ho imparato a chiedere aiuto e a non vergognarmi di pronunciare una semplice frase: io non ce la faccio, mi puoi dare una mano?
Fare MOLTO e farlo QUANTO BENE?
Non cercare la perfezione: questo è il segreto
La mia battuta è sempre la stessa, ma è un’ironia molto attinente alla realtà:
– Barbara, ma come fai? Ti ammiro, TU RIESCI A FARE TUTTO!
– E’ semplice! Faccio tutto MALE!
Non voglio un lavoro perfetto, un ufficio perfetto, una casa perfetta. Non voglio una vita perfetta: io voglio la mia vita, allegra e semplice, disordinata, ma organizzata.
Cerco di fare il meglio che posso, ma soprattutto cerco di essere la migliore versione di me stessa.
Non sempre ci riesco, ma il giorno dopo ci riprovo!
Non credo nel multitasking
No, ho smesso di credere al multitasking da parecchi anni, ormai. Fare più cose contemporaneamente è il modo migliore per farle tutte male, malissimo, senza un briciolo di energia e di allegria.
Faccio un piano delle cose da fare, e quando la lista si fa troppo lunga, rimando a domani. Voglio restare concentrata sulla vita, non voglio farmela scappare dalle mani perché non sono abbastanza attenta. Non voglio correre, voglio godermi il viaggio.
Il tempo per me: è sacro
Non rinuncio a me stessa, mai. Nemmeno se me lo chiede mia figlia. Cerco di esserci, ma non sono votata a nessuno, se non alla vita.
Non ho ami pensato a mia figlia come a una rinuncia, mai. Non ho mai pensato che avere figli imponesse di rinunciare ad altro. Non potrei.
Forse perché nella mia vita c’era già lo spazio per lei, per questa bambina, per questo amore. Forse perché aspiro a una vita semplice e non certo a viaggi, sfarzi, notorietà e denaro. Forse dobbiamo solo imparare ad amare la vita più semplice per noi?
Ho la mia camera da letto, i miei interessi, le cose che amo, le persone che frequento. Questo mi rende una persona migliore, o per lo meno più allegra. Privarmi di me stessa sarebbe la via più semplice per diventare una pessima madre.
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Risparmiare tempo su tutto il resto: questo è il segreto per evitare di perdere tempo in cose futili.
Nessun bambino farà mai caso al numero di volte in cui puliamo il pavimento, ma farà il conto di tutte le volte che abbiamo giocato insieme, o letto un libro, o guardato un film, o passato un pomeriggio fuori casa.
Quindi, rifatemi bene la domanda.
La domanda giusta non è ‘come faccio a fare tutto‘.
La domanda giusta è: Come posso iniziare a stare bene?
Mi sono riconosciuta in questa frase : “””””ultimi 20 anni ho modificato la mia vita per renderla sempre più aderente alla vita che volevo scegliere”””””.
Si perché ‘ e’ da un mesetto che sto riflettendo su quale vita voglio….ed ho capito che quella che ho vissuto fino ad ora non è la vita che volevo….soprattutto sento il bisogno di vivere con il cuore che piu’ con la mente…
ho sempre avuto una vita quadrata..pieni di obblighi da portare a termine…e spesso ho preferito o meglio mi sentivo in obbligo a pulire il pavimento, piuttosto che passare un pomeriggio con le mie figliea giocare , o leggere un libro, o guardare un film, o passare un pomeriggio fuori casa.Quindi oggi questa tua riflessione capita a fagiolo….
grazie…e mi fa molto riflettere….
anche io voglio stare bene…..
Maria, queste tue parole ormai fanno parte di te e del tuo cuore. Non è semplice cambiare atteggiamento, ma è possibile. Un pezzetto alla volta. Ti innamorerai della tua vita ben presto!
grazie.
Bel post. Fa riflettere. È un piacere averti scoperto.
Grazie mille
sempre preziosa…un abbraccio
un abbraccio a te!