Olio EVO, cos’è e dove si compra
Pubblicato il 16 Gennaio 2017 da Mamma Felice
A volte in cucina si utilizzano sigle che non tutti conoscono, così spesso nelle mie ricette parlo di olio EVO dando per scontato che tutti sappiano che è l’abbreviazione per olio extravergine di oliva, e invece non è così scontato!
Però adesso lo sapete: EVO sta per Extra Vergine di Oliva, il miglior olio e condimento che possiamo scegliere sia per cucinare, che per condire a freddo, che per preparare le pappe per i nostri bambini.
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Altre sigle che trovate spesso in cucina sono:
- QB: quanto basta, di solito per indicare le dosi di sale e spezie, che vanno regolate a piacere;
- PDS: pan di spagna;
- PDZ pasta di zucchero;
- MDP, macchina del pane;
- DOP, Denominazione d’Origine Protetta;
- IGP, Indicazione d’Origine Protetta;
- DPC, Denominazione di Origine Controllata;
- DOCG, Denominazione d’Origine Garantita e Controllata;
- IGT, indicazione Geografica Tipica;
- BIO, Biologico, da Coltivazione Biologica
L’olio extravergine di oliva si compra dunque al supermercato, ma un vero olio extravergine non costa poco. Un olio extravergine buono costa intorno ai 6-8eur, ma ha anche una resa molto alta: ne basta un goccio per cucinare e condire – e tra l’altro è sempre meglio usarne poco, ma buono.
Provate a cercare nelle vostre città se esistono frantoi o produttori locali, certificati, e di cui vi fidate: così avrete un olio buonissimo, biologico e a chilometro zero.
Con l’olio buono non dimenticate di fare il pinzimonio! Basta tagliare le verdure a bastoncino e gustarle in purezza con olio e sale.