Arte per bambini: mosaico Bizantino e collage
Pubblicato il 6 Aprile 2016 da Mamma Felice • Ultima revisione: 9 Settembre 2021
La mia passione per l’arte fa percorsi originali e mai cronologici: a mia figlia ho sempre proposto lavori di arte per bambini più ispirati alle idee del momento, o ancora meglio al tipo di attività che sarebbe stata in grado di svolgere in base alla sua età. Per questo all’inizio era più semplice la tecnica del colore con i pennarelli, o del puntinismo, mentre invece oggi – a 8 anni – possiamo addentrarci persino nell’arte bizantina e nei suoi coloratissimi e difficilissimi mosaici.
Ho proposto a Dafne di fare tutto da sola: da me ha ricevuto solo le indicazioni generali per la riuscita di questo lavoretto creativo. Per il resto, ho lasciato che si misurasse da sola con la sua creatività, perché è davvero capace di cose straordinarie, alla sua età, e l’aiuto che vuole da me è solo un sostegno o un suggerimento, non certo due mani in più.
Ho scelto, come soggetto, uno scorcio del mosaico di Giustiniano I e la sua corte, perché è uno tra i più famosi dell’arte bizantina, rappresenta benissimo il mosaico in oro, e Dafne lo ritroverà sicuramente l’anno prossimo sui libri di scuola, e se ne ricorderà certamente. Giustiniano è anche noto per aver inventato il Corpus Iuris Civilis, ancora oggi alla base del diritto civile – e insomma: è un personaggio che nei libri mia figlia sentirà nominare spesso.
Il mosaico bizantino era solenne, prezioso, sacro. Le figure erano tutte in posa, frontali, con le teste alla stessa altezza: questa ‘isocefalia’ serviva ad educare il popolo evitandogli distrazioni.
Le caratteristiche più evidenti dei canoni dell’arte bizantina sono la religiosità, l’anti-plasticità e l’anti-naturalismo, intese come appiattimento e stilizzazione delle figure, volte a rendere una maggiore monumentalità ed un’astrazione soprannaturale (smaterializzazione dell’immagine). Infatti il gusto principale dell’arte bizantina è stato quello di descrivere le aspirazioni dell’uomo verso il divino. Wikipedia.
Sono mosaici preziosi, realistici nonostante la mancanza di prospettiva:
L’arte bizantina si staccò dalla precedente arte paleocristiana per la maggiore monumentalità delle figure, che penalizzò però la resa dei volumi e dello spazio: i corpi sono assolutamente bidimensionali e stereotipati, e solo nei volti regali si nota uno sforzo verso il realismo, nonostante l’idealizzato ruolo semidivino sottolineato dalle aureole. Non esiste prospettiva spaziale, tanto che i vari personaggi sono su un unico piano, hanno gli orli delle vesti piatti e sembrano pestarsi i piedi l’un l’altro. Nonostante questo si rimane abbagliati dalla ricchezza delle vesti dei personaggi e dallo splendore dei loro attributi, immersi nel fondo oro che dà loro una consistenza ultraterrena.
Mosaici che danno moltissimo spazio alla luce (lirica della luce), in modo quasi trascendente: sono composti da tessere dorate, con figure ricche di particolari e di colori lucenti e vibranti.
Insomma: per una bambina di 8 anni sono un lavoro perfetto da ricreare, anche se ovviamente in modo più semplificato.
Materiali:
- cartoncino spesso come base, color oro o nero o crema
- blocco di carta collage
- matita, forbici, colla stic
- due stampe a colori del mosaico
Tagliamo la carta collage color oro in tanti quadratini e rettangoli anche irregolari: servirà per ricoprire buona parte del foglio.
Possiamo anche decidere di lasciare vuote alcune parti del foglio, ovvero senza tessere dorate, perché in questo lavoro abbiamo non solo una parte di mosaico di carta, ma anche una parte di collage con figure più grandi, che quindi coprirebbero comunque le tessere dorate. Io, ad esempio, ho suddiviso il foglio di Dafne in zone, evidenziando quelle che poteva saltare.
Dal primo foglio originale che abbiamo stampato, iniziamo a ritagliare le forme del corpo e degli oggetti più grandi: il braccio, la mano, il viso e il collo, la tunica e la giara. Ci serviranno come dime per creare le forme con la carta collage – non in formato tessera da mosaico.
Usiamo i ritagli, appunto, come dime, e ritagliamo i vari elementi dagli altri fogli collage: noi abbiamo scelto il rosa per la mano e il viso, il blu per la tunica, il giallo per il braccio, e così via…
Non ritengo importante che i colori siano uguali e nemmeno simili a quelli originali, anzi: non vederei male un lavoro di questo tipo nemmeno con i colori fluo (potremmo aggiungere qualche concetto di pop art).
Incolliamo i ritagli sul foglio già coperto dal mosaico, cercando di far combaciare le forme tra loro, per ricostruire il personaggio originale. Solo dopo aggiungeremo i dettagli.
Noi abbiamo aggiunto i particolari in vari modi:
- come tessere di mosaico di carta, per l’aureola e gli abbellimenti della corona
- come forme libere, per esempio per le braccia, il paniere, il vestito
- con forme geometriche, per spille e decorazioni del vestito.
Secondo me Dafne è stata bravissima. E penso che abbia imparato molto, non solo ‘didatticamente’ qualche nozione sull’arte bizantina, ma soprattutto a misurare i suoi limiti, e capire di essere in grado di riprodurre lavori complessi in un modo molto semplice, eppure efficace.
Per approfondimento leggi anche: Giochi e materiali creativi per i bambini.