La cameretta Montessori e lo spazio creativo
Pubblicato il 24 Marzo 2016 da Mamma Felice
In base ai principi del Metodo Montessori, la cameretta deve essere un ambiente adatto al bambino, e totalmente ‘su misura’, ovvero con mobili accessibili, che favoriscano l’autonomia in tutte le attività della vita pratica (salire e scendere dal lettino, vestirsi, mettere i vestiti nella cesta, ecc…).
“Dobbiamo offrire al bambino un ambiente che egli sia in grado di utilizzare da solo, un ambiente in cui possa vivere e giocare; così lo vedremo lavorare tutto il giorno con le sue mani e aspettare con impazienza di spogliarsi da solo e sdraiarsi sul suo lettino”. Maria Montessori
Altro grande principio Montessori è che l’ambiente deve essere spazioso e ordinato: non servono mille giochi, al bambino, e anzi, creano in lui soltanto un disordine mentale. Servono pochi giochi, sistemati in ordine in scaffali alla sua misura, disposti su vassoi o ceste in cui sia facile riporli ordinatamente. Tutto, insomma, dovrebbe avere il proprio posto.
Uno spazio libero, infatti, permette al bambino di esprimere meglio la sua creatività, e asseconda anche la fase cosiddetta dei periodi sensitivi dell’ordine o periodi di crescenza, come li definiva la Montessori nel libro La mente del bambino:
- il periodo sensitivo dell’attaccamento, da 0 a 1 anno circa;
- il periodo sensitivo del movimento, da 6 mesi a 6 anni circa;
- il periodo sensitivo del linguaggio, da 0 a 7 anni circa;
- il periodo sensitivo dei piccoli oggetti, da 18 mesi a 7 anni circa;
- il periodo sensitivo delle sensazioni, da 0 a 6 anni circa;
- il periodo sensitivo della vita sociale, da 0 a 6 anni circa;
- il periodo sensitivo dell’ordine, da 0 a 6 anni circa.
In particolare, quest’ultimo, ci è utile per parlare di come organizzare la cameretta Montessori, e come realizzare un angolo che stimoli la creatività del bambino:
“Le prove negative che denunciano l’esistenza non solo, ma l’acutezza di questo periodo sensitivo, si hanno quando nell’ambiente esistono delle circostanze che ostacolano il tranquillo svolgersi delle conquiste creative. Allora nasce nel bambino una agitazione viva e spesso violenta, che ha non solo i ben noti caratteri del capriccio invincibile…
Tolto l’ostacolo, spariscono invece immediatamente, così il capriccio (come la malattia): dimostrando in modo chiarissimo la causa del fenomeno”
Da questo derivano certi comportamenti apparentemente inspiegabili dei bambini piccoli, intorno ai 2-3 anni: in questo periodo i bambini desiderano che ogni cosa sia al suo posto e vanno letteralmente in crisi se, ad esempio, un oggetto viene spostato, o non possono bere nel loro bicchiere, o nel piatto i piselli sono mescolati alle carote, o i biscotti sono spezzati, o non possono indossare la stessa maglietta tutti i giorni, o esigono che soltanto la mamma versi loro dell’acqua nel bicchiere…
“Tutto questo dimostra che la natura pone nel bambino la sensibilità all’ordine, come costruzione di un senso interno che non è la distinzione tra le cose, ma la distinzione dei rapporti tra le cose; e perciò collega l’ambiente in un tutto ove le parti sono tra loro dipendenti. In tale ambiente conosciuto nel suo insieme diviene possibile orientarsi per muoversi e raggiungere degli scopi: senza tale acquisto mancherebbe il fondamento della vita di relazione”
La ricerca dell’ordine, nel bambino, non è puramente fisica: al bambino non interessa l’ordine come lo intende l’adulto, ma interessa un ordine logico, un bisogno di routine, del trovare e rimettere le cose nel posto giusto, e trovarle sempre nello stesso posto.
Si tratta insomma di una ricerca di punti di riferimento visibili: l’esigenza del bambino di classificare gli oggetti è una delle basi di sviluppo dell’intelligenza. Non sarà raro, infatti, vedere un bambino che mette in fila tutti i suoi dinosauri o i suoi giocattoli, che crea sequenze o dispone tutti i suoi giocattoli sul pavimento in un ordine ben preciso.
Per approfondimento:
Come tenere in ordine i materiali
Questi passaggi sono molto importanti per organizzare la cameretta nel modo migliore per facilitare il bambino, e per stimolarne la creatività:
- ogni oggetto ha un suo posto specifico ed è facilmente raggiungibile?
- ogni oggetto ha una sua scatola o vassoio dove può essere riposto dopo l’utilizzo?
- ogni oggetto è pulito e funzionante?
Evitiamo i cesti giganti che contengono un po’ di tutto: è vero, sono più comodi quando c’è bisogno di riordinare tutto velocemente, ma rendono l’ambiente disordinato, caotico e meno facile da esplorare. Meglio preferire uno scaffale aperto con piccole scatole trasparenti o vassoi, di cui si possa vedere il contenuto, e facilmente riordinabili.
Non solo il letto deve essere all’altezza giusta, ma anche il tavolo di lavoro e le sedie. Per i bambini fino a 4-5 anni possiamo scegliere i tavolini bassi di IKEA o di Borgione, con le relative sedioline: i bambini devono toccare a terra con i piedi per una corretta postura.
Dopo i 5-6 anni, molto meglio una scrivania ‘da grandi’, con la sedia a rotelle con 5 bracci regolabile in altezza: anche in questo caso i bambini devono poter toccare con i piedi per terra, altrimenti staranno scomodi, non avranno la giusta postura e di conseguenza la giusta impugnatura.
Mobili bassi con contenitori specifici per ogni gioco o materiale: possiamo anche attaccare delle etichette o delle foto davanti ai cassetti e ai contenitori, per aiutare i bambini a identificarne meglio il contenuto.
Utilissima anche la lavagna con gessetti e pennarelli lavabili, e anche un angolo ‘segreto’ che i bambini possono utilizzare come rifugio. In alternativa, potremmo anche decidere di dipingere una parete con la pittura effetto lavagna, così da aumentare lo spazio creativo dei bambini.
Mensole e contenitori dovrebbero però essere ad altezza bambino, quindi assicuriamoci che possa accedervi agevolmente. Potremmo anche appendere al muro un paio di lavagne in sughero, che serviranno per appendere i disegni dei bambini, o i loro ricordi, come biglietti di auguri, cartoline, fotografie…
Quali materiali creativi scegliere
Negli anni ho imparato che ai bambini servono materiali creativi di qualità e professionali: di solito a scuola vengono forniti fogli di riciclo e pastelli monchi, ma almeno a casa dedichiamo ai bambini dei materiali veri, puliti e integri, con cui possano esprimere tutta la propria creatività.
Scegliamo fogli bianchi resistenti: possiamo comprare una risma di fogli bianchi per stampante, che sarà utile per scrivere o disegnare con le matite colorate e i pennarelli; e possiamo acquistare anche una risma di carta di superiore, porosa, che si possa usare con i pastelli a cera, le tempere e gli acquerelli.
Per prescrittura, pregrafismo e disegni a matita, saranno perfetti dei quaderni A5 oppure A4 a fogli bianchi lisci, con la spirale (io ne faccio sempre incetta da IKEA). Non pensiate che sia sprecato spendere 3-4 euro per una risma o per un quaderno: se i materiali sono belli e resistenti, gli stessi bambini ne avranno maggior cura, e li sprecheranno meno.
Possiamo anche fornire ricambi per quadernoni ad anelli: costano poco, sono resistenti, si trovano a quadretti o a righe di vari tipi, e si conservano meglio; basta utilizzare un raccoglitore ad anelli per tenerli tutti insieme, e si risparmia anche spazio (esistono i raccoglitori con la copertina personalizzabile, che quindi non sono affatto anonimi e che i bambini stessi possono decorare con un disegno iniziale. I disegni più preziosi, oppure quelli che macchiano (per via ad esempio della presenza di collage, glitter, ecc…) possono essere infilati nelle buste trasparenti ad anelli.
Ai bambini piccoli diamo spesso i pennarelli: sono comodi, lavabili, facili da impugnare e da utilizzare. Tuttavia, almeno dai 4 anni, sarebbe molto utile che i bambini iniziassero ad usare le matite colorate, perché esercitarsi ad impugnarle e a colorare con più fatica sono tutti esercizi preparatori alla prescrittura.
Sì, le matite si romperanno facilmente: potete prenderle anche con la super mina, ma cadranno e si romperanno ugualmente. Quindi sceglietele belle, che scrivano bene e abbiano dei bei colori brillanti e che costino il giusto. Siccome alcuni colori verranno utilizzati più di altri, potete anche pensare di acquistarle sfuse, o in pacchi risparmio.
Anche le penne sono fondamentali: per esempio negli ultimi anni sono state perfezionate le penne cancellabili, come la Frixion, che adesso vengono richieste spesso alle elementari. Sono facili da impugnare, scorrono bene sulla carta e si cancellano con il proprio gommino.
Secondo me vale la pena comprarne in vari colori, con le proprie ricariche, e fornire ai bambini soltanto quelle: quante volte invece diamo ai bambini penne riciclate da chissà dove, che non scrivono bene, o che macchiano, o che fanno cattivo odore?
Può sembrarvi esagerato, ma noterete la differenza: se una penna è studiata appositamente per i bambini, scorre meglio, non macchia e ha una bella scrivenza, si affatica meno il polso, la coordinazione è migliore e anche la soddisfazione.
Tra i materiali per dipingere, io ho sempre scelto le tempere lavabili e gli acquerelli: devono essere di ottima qualità, sicuri e certificati. Non comprate nulla che non sia sicuro, o che sia di dubbia provenienza, perché certe pitture possono essere altamente tossiche!
I pennelli devono essere professionali: di varie misure, tondi, quadrati, morbidi o duri, ma efficaci. Non si può dipingere bene con un pennello sintetico comprato a pochi centesimi in un negozio qualsiasi.
In una piccola scatola trasparente, potreste invece raccogliere decorazioni e strass di vario tipo: stickers e bollini adesivi, washi tape colorato, scovolini, piume, strass, forme pretagliate in feltro o gomma crepla, nastrini di stoffa, bastoncini di legno tipo abbassalingua, pompon colorati, bottoni di vari colori e misure, occhietti mobili. Con un blocco di carta origami e carta da scrapbooking: colorate, resistenti, utili per creare un sacco di lavoretti speciali.
Infine delle buone forbici a punta arrotondata, sia lisce che con vari motivi a zig zag (se volete), e dell’ottima colla. Io non posso che consigliare la UHU perché è quella che uso da una decina di anni e che mia figlia porta a scuola, quindi per me non esiste altro. In particolare, sicuramente la colla stic, ma anche la colla gel per i bambini più grandi, e ovviamente la colla glitter colorata.
Dai 10 anni, c’è anche la pistola a caldo a bassa intensità di calore: non è pericolosa, è leggera e maneggevole ed è studiata appositamente per i bambini.
E ovviamente il Vinavil!
Tutto questo può spaventarvi, ma in realtà con circa 100eur di budget siete a posto per un paio di anni abbondanti.
Insegnate ai bambini a conservare tutto con cura, e date un posto ad ogni cosa.
Se ci sono soldi ben spesi, sono proprio quelli che stimolano fantasia e intelligenza dei bambini… altro che giochi preconfezionati!
Infine, una piccola nota: tenete da parte alcuni materiali di riciclo, pulitissimi e in ordine. Per esempio dei rotoli della carta igienica, un paio di scatole dei cereali ormai vuote, i cartoncini che spesso troviamo nelle confezioni di calze e intimo, la carta delle uova di Pasqua, i nastrini dei regali… Tutto questo può essere conservato in una grande scatola creativa, da tirare fuori all’occorrenza. Un po’ come lo scatolone fabbricone dell’Albero Azzurro: ve lo ricordate?
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E lasciate che i bambini si sporchino: io sono personalmente contraria a rivestire il pavimento di giornali o fare indossare le pettorine per ogni lavoretto. Se compriamo i materiali giusti, lavabili e sicuri, basterà una doccia veloce alla sera prima della nanna, e una passata di spugna… tanto più che passare la spugna è una delle attività di vita pratica consigliate dal Metodo Montessori!