Buoni motivi per apprezzare gli insegnanti dei figli
Pubblicato il 7 Marzo 2016 da Staff Mammafelice
Con la scuola pubblica bisogna sempre fare questo sforzo: pensare positivo, e coglierne i lati migliori, soprattutto in un’epoca in cui le risorse per la scuola sono sempre più limitate, e certi Presidi e Maestri fanno i salti mortali, per poter insegnare.
Anche se non sempre è semplice, ho imparato che per mandare i figli alla scuola pubblica bisogna provare un immenso amore, e anche tanta fiducia, e soprattutto impegnarsi in prima persona, in modo che le cose funzionino al meglio con l’aiuto di tutti.
Per questo mi sono sempre offerta come rappresentante di classe, e ora persino nel Consiglio di istituto, perché so che, se vogliamo migliorare la scuola, dobbiamo partecipare attivamente anche nel prendere decisioni, frequentare, essere presenti e dare la giusta attenzione ai figli.
Sì, io sono una di quelle che, anche con zero voglia, si mette di fianco alla figlia che fa i compiti (e crescendo ci si può allontanare per fare le faccende, sempre stando lì intorno). Pretendo di vedere tutti i quaderni e il diario, firmo gli avvisi, partecipo alle riunioni… e non per la necessità di essere la madre perfetta, ma perché so che l’unico modo per aiutare la scuola e anche vigilare su di essa, è essere sempre presente e darmi da fare in prima persona.
Ovviamente deve essere una cosa reciproca. Non tollererei un’insegnante poco preparata o che si comporti male con i bambini: se mi dovesse mai capitare. Siate certi che sarei implacabile.
Per il resto, invece, mi sforzo di dare piena fiducia alle maestre e ai maestri di mia figlia, perché so che un rapporto proficuo tra casa e scuola è l’unico modo per sopperire alle mancanze della scuola pubblica.
Ecco i miei 3 buoni motivi per apprezzare gli insegnanti di mia figlia
Perché conoscono i bambini da un’altra prospettiva
Gli insegnanti conoscono una parte dei nostri figli che a noi è spesso sconosciuta. Più i figli crescono, più hanno una loro intimità, una loro vita distante dalla nostra – anche se sono seguiti a casa. Hanno le loro amicizie, le loro dinamiche, i loro percorsi.
Un insegnante vede nostro figlio per 4-8 ore al giorno in un contesto in cui noi non possiamo vederlo (perché, se anche potessimo, quel contesto perderebbe la sua spontaneità). Un insegnante passa con nostro figlio buona parte della giornata e della vita, e crea con lui un rapporto differente dal nostro: a volte conflittuale, a volte appassionato, a volte intellettuale. E’ un adulto che offre a nostro figlio qualcosa che noi non possiamo offrire.
Perché hanno studiato per istruire i bambini
Per quanto ci piaccia fare battute sulla preparazione degli insegnanti, la maggior parte di loro è appassionata e ricca di cultura.
Noi non siamo medici, pediatri, maestri: siamo genitori. Dobbiamo smetterla con le frasette alla Facebook: il miglior medico di un bambino è la sua mamma.
Ma dove? Quando? Il miglior medico di un bambino è un medico, e il miglior insegnante è un insegnante.
Anche chi pratica homeschooling non si improvvisa: impara a studiare e a insegnare, impara la didattica, impara tecniche nuove di coinvolgimento, e impara a trasmetterle.
Basta guardare il blog si Sybille Kramer per capire quanta preparazione ci sia dietro l’homeschooling, e quante, quante ore di lavoro preparatorio.
Perché si accorgono prima di noi dei problemi dei figli
Spesso accade. Accade che un insegnante si accorga prima di noi di un problema di nostro figlio: un lieve disturbo dell’apprendimento, un episodio di bullismo, un rapporto conflittuale con un compagno, un’eccessiva timidezza quando c’è da parlare in pubblico…
Solo un rapporto stretto tra famiglia e scuola, può prevenire problemi nei bambini: per correre ai ripari, per farsi le domande giuste, per comprendere davvero i bambini e aiutarli nel loro percorso di studi.
Voi cosa ne pensate?
Dipende dagli insegnanti che trovi…Io non sono molto contenta
Sì, questo l’ho premesso all’inizio: devono essere validi.
Quello della scuola diventa di giorno in giorno sempre piu complicato.so che i tempi cambiano ma sono sempre piu convinta che il maestro unico sia la soluzione migliore.i bambini soprattutto devono avere un unico punto di riferimento.io in qualita di docente da un paio d anni mi trovo nella doppia veste di genitore e docente.e dura!!! I problemi sono tanti, i docenti sempre meno preparati,i programmi sempre piu miseri di contenuti,ma ricchi di fumo negli occhi e fotocopie inutili,test a crocette,mancanza di apprendere e di logica negli studenti. Fortunati gli studenti che incrociano prof in gamba e viceversa.dove non ha importanza.riportiamo la scuola alla sua vera funzione non semplice parcheggio per iquei poveri genitori che devono lavorare tutto il giorno.
Sono molto d’accordo sul doveri riabilitare la scuola a qualcosa di più importante che un mero parcheggio.
Non so se il maestro unico invece mi convince: trovo che sia davvero tanto faticoso, per una persona sola, seguire una classe intera. Non si è un po’ troppo a rischio burn out, senza almeno qualche ora di compresenza?
Ciao,
anch’io trovo inutile un cero metodo (test a crocette, fotocopie di schede ecc) sarò antiquata ma i bambini devono imparare a SCRIVERE, devono leggere, devono essere stimolati nello scoprire cose nuove, cose che non conoscono.
E’ vero che ogni bambino ha le sue caratteristiche ma stimolare la loro curiosità e insegnare loro ad approfondire sempre secondo me è importante.
Mio figlio ormai è alle medie, ma non ha trovato un prof furbo che stimoli il suo interesse, in quell’età sono più fragili e secondo me hanno bisogno di trovare uno tosto che gli insegni l’amore per lo studio, la cultura, l’arte….Utopia? I programmi ministeriali di oggi li trovo scarni, miseri. I ragazzi fanno il giusto indispensabile e anche se c’è un minimo interesse per una materia particolare non viene sviluppato perchè bisogna seguire la classe che nella maggior parte dei casi è basic, cioè terra terra per questa pessima abitudine di “mischiare” le classi…
Scusate io con le medie ho avuto un’esperienza negativissima, spero che mio figlio almeno alle superiori trovi la sua dimensione e soprattutto avremo la fortuna di incontrare uno di quei professori ancora in grado di fare il proprio mestiere: cioè insegnare!
Ciao a tutte!