Come stimolare le passioni nei bambini
Pubblicato il 28 Dicembre 2015 da Staff Mammafelice
Spesso ci siamo chiesti perché nostra figlia non manifestasse particolare interesse per i libri, o per la musica, o per altre attività, compreso lo sport. Ne avevamo fatto anche motivo di discussione: stiamo sbagliando qualcosa? Ma come è possibile che da due persone appassionate come noi, e con tanti interessi, cresca una figlia senza passioni?
Nostra figlia ci ha smentiti, come sempre da quando è nata, alla prima occasione: la colpa era nostra, che non avevamo capito che anche le passioni richiedono, per nascere, l’arrivo dell’età giusta. Una maturazione del bambino che non può esserci da piccolo, o – per lo meno – non può supportare ore di studio o di applicazione.
Insomma, abbiamo capito che anche questa tappa di crescita richiede la giusta pazienza, e il sopraggiungere dell’età giusta.
Anche se può essere stimolata, in molti modi:
Pazienza e disciplina
Per praticare qualsiasi attività che richiede un impegno costante, occorreranno pazienza per lo studio e disciplina, perché nessuno dei nostri figli nasce genio.
A parte appunto i rarissimi casi di bambini con talenti geniali, tutti i bambini ‘nella media’ attraverseranno fasi in cui amano moltissimo una cosa (arte, sport, lettura…), e in cui la stessa attività li annoierà.
In ogni caso, due cose:
- per apprendere occorre pazienza: i risultati non arriveranno subito;
- per apprendere occorre praticare la disciplina, studiare con rigore, applicarsi seriamente.
Attendere l’età giusta
Per evitare la frustrazione nostra e dei figli, dobbiamo sapere che anche per coltivare le passioni occorre aspettare l’età giusta: per alcuni bambini inizia prima, per altri bambini può arrivare anche verso i 6-10 anni, o persino dopo.
La cosa importante è che non smettiamo di stimolare i figli, da piccoli, a provare quante più attività possibili: facciamo provare loro, sin da subito, e in base alla loro età e sopraggiunta autonomia, più di uno sport (nuoto, basket, pallavolo, atletica, calcio, rugby, roller…) o più di una disciplina (danza, pattinaggio, artistica….) o più di un’arte marziale.
Aiutiamoli a frequentare corsi gratuiti (o poco costosi) per imparare la musica, giocare con le lingue, cantare e ballare, dipingere, fare teatro…
Soltanto provando più attività possibile, il bambino può trovare la sua vera passione. E non abbiate pausa che venga fagocitato in un mare di esperienze senza senso: non dobbiamo mica provare tutto insieme!
Possiamo decidere di dividere le attività in trimestri o semestri, e proseguire – ovviamente – quelle per cui il bambino manifesta non solo interesse, ma anche voglia di apprendere.
Con un’unica regola: ciò che è stato pagato, va terminato.
Occhio alle aspettative
Come genitori, dobbiamo sempre fare un passo indietro per evitare di proiettare sui figli le nostre aspettative o passioni. Certo, a tutti piacerebbe che i figli seguissero la nostra strada, oppure che addirittura si dedicassero a qualcosa che noi amavamo da piccoli, e non abbiamo potuto fare.
Ma ricordiamoci che i nostri figli sono diversi da noi, e che non dobbiamo agire, nei loro confronti, con lo spettro del nostro passato, ma anzi dobbiamo rivolgere lo sguardo alla luce e al futuro.
Coltivare le nostre passioni
Avere noi stessi delle passioni, farci vedere mentre leggiamo, facciamo sport, ascoltiamo musica, scriviamo, hobby, cuciniamo: questa è la vera chiave di volta per educare i figli a coltivare le loro stesse passioni.
Noi educhiamo con l’esempio! Impariamo noi stessi ad amare ciò che facciamo, a prenderci del tempo per essere felici, per studiare tutta la vita, per imparare cose nuove, e soprattutto mostriamo ai figli cosa significano le parole dedizione, rigore, applicazione.
Amare la nostra vita: questa è la vera passione che dobbiamo insegnare loro!
Cara Barbara ,
BEL POST!!!!
Non ho potuto fare a meno di gongolare Pensando a quando, nel lontano 1996, i miei (che non sapevano leggere manco una nota ma hanno sempre amato ascoltare musica o ballare) m’iscrissero a pianoforte: ho scoperto una passione che mi ha arpionata e non mi ha più’ lasciata, un amore viscerale che ha influenzato le mie scelte di vita , che mi ha dato un’identita’, degli affetti, un mondo nuovo, e di cui vorrei vivere.
W chi scopre una passione e la coltiva, e w doppio a chi riesce a trasformarla nel proprio mestiere! Auguro a Dafne di trovare una passione che la diverta e la arricchisca, di qualsiasi cosa si tratto:E’ QUALCOSA DI INEGUAGLIABILE. Un abbraccio e buon anno Da una tua assidua lettrice
Che entusiasmo, Mafalda, che meraviglia… spero davvero che Dafne, ma anche noi stessi, riusciremo a farci rapire in questo stesso modo dalle nostre passioni. Grazie! 🙂