3 buoni motivi per guardare SpongeBob
Pubblicato il 23 Novembre 2015 da Staff Mammafelice • Ultima revisione: 27 Novembre 2015
Per noi SpongeBob è un appuntamento fisso: lo guardiamo su Nickelodeon (Nickelodeon, Canale Sky 605-606), lo guardiamo al cinema e lo guardiamo pure in DVD (più volte di quanto io abbia guardato Dirty Dancing da ragazza, per dire).
Quando Dafne si mette, con le cuffie e il suo lettore DVD portatile, a riguardare per l’ennesima volta il DVD di SpongeBob e la sento ridere da sola ad alta voce, mi si riempie il cuore di gioia.
Lo so che molti genitori moderni sono contrari alla TV, ma io no. A me la televisione piace molto, la guardo, la scelgo – soprattutto. Con la televisione imparo, mi commuovo, studio, mi ispiro: basta scegliere il canale giusto!
SpongeBob lo abbiamo scelto tanto tempo fa, quando Dafne era ancora piccola, e continuiamo a sceglierlo ancora. Se vi capita, provate a superare il pregiudizio e guardatelo, perché ne vale la pena: è un bellissimo personaggio che non ha la pretesa di insegnare o fare la morale, ma anzi insegna ai bambini un divertimento semplice e pulito, che al giorno d’oggi, secondo me, andrebbe esteso a tanti altri programmi TV non così ingenui.
Vi do 3 buoni motivi PEDAGOGICI per guardare SpongeBob
E se poi lo guardate e vi piace, fatemelo sapere, così mi dite se riuscite a non ridere davanti alla TV 😉
Per la sua ingenuità
SpongeBob non dice mai parolacce, proprio mai. E nel cartone animato non ci sono mai doppi sensi o battute ‘per adulti’, ma anzi, ci sono sempre battute intelligenti ma anche fantasiose che attengono al regno dell’immaginazione dei bambini.
Una cosa su cui siamo molto attenti, in famiglia, è la classificazione dei film, giochi e DVD che facciamo vedere a Dafne: per i giochi ci basiamo sulla classificazione PEGI, e per la TV sulle indicazioni che sono sempre fornite nelle informazioni riguardanti quel contenuto. Per noi è molto importante che Dafne guardi soltanto contenuti adatti a lei, senza mai fare eccezioni, ed è una regola che abbiamo condiviso insieme, soprattutto adesso che lei, la domenica mattina, si alza da sola e si accende la TV (sì, vi giuro che a 7 anni questo miracolo capita!) e quindi è lei stessa ‘responsabile’ di ciò che guarda.
Tuttavia, siccome le classificazioni dei contenuti spesso sono un po’ lasche, per lo meno per i nostri standard, abbiamo deciso di attivare un sistema di parental control anche sulla TV, in modo che a priori possiamo bloccare contenuti che anche sono indicati come adatti (o con la dicitura BA = Bambini Accompagnati), quando noi non siamo fisicamente presenti.
SpongeBob mi dà la sicurezza di lasciare Dafne davanti a un contenuto sano. Per me questo non è scontato, soprattutto se penso a tanti cartoni animati moderni, che se io fossi Catone il Censore farebbero una brutta fine. 😉
Perché diffonde una felicità semplice
SpongeBob è sempre tremendamente gentile e generoso, è allegro, chiacchierone, canterino. E’ sempre, sempre, sempre allegro. L’unico momento in cui è triste è quando va a scuola guida, perché ha già provato a dare decine di volte l’esame per prendere la patente e viene sempre bocciato. 😀
SpongeBob è un vero amico. Lo è con Patrick Stella perché loro due sono proprio super best friend, ma lo è anche con Squiddy, che è il lamentoso della situazione, e che Spongy vuole sempre portare sulla strada della felicità.
Mitica è stata la puntata dei giochi dentro lo scatolone: Patrick e SpongeBob avevano trovato uno scatolone e ci si erano infilati dentro, e con l’immaginazione riuscivano a visitare posti bellissimi e fare numerose avventure – tanto che dall’esterno della scatola si sentivano motori rombanti, vascelli pirata, e ogni altro suono inimmaginabile.
Squiddy, privo di immaginazione, aveva provato a giocare anche lui, ma senza successo.
E SpongeBob continuava invece a dirgli: IMMAGINAAAZIOOOONEEEE, formando un arcobaleno mentre faceva un arco con le mani…
Quello è diventato il nostro mantra. Come degli sciocchini, ancora oggi, se vogliamo prenderci in giro o farci una risata gratis, ci guardiamo e ZAC: IMMAGINAAAZIOOOONEEEE
(Poi in italiano è ancora più bello, perché la voce di Spongy è più dolce e acuta).
Insomma: SpongeBob è un bambino felice e allegro, in modo semplice, ed è bello – secondo me – che i nostri figli sappiano che si può essere allegri in tutte le cose della vita.
Per il nonsense delle cose sciocche
SpongeBob fa tante sciocchezze, e tutti quei gesti infantili che fanno divertire i bambini con la STUPIDERA. Nome che abbiamo imparato da Inside Out e che rappresenta benissimo quella parte della nostra memoria infantile dove sapevamo ridere per un nonnulla, e ridere di gusto.
Le sciocchezze sono le cose più belle, per i bambini, ma anche per noi, perché ci ricordano che si può davvero ridere di niente, nella vita, e quindi che si può ridere di tutto. Essere leggeri e sorridenti, che non significa affatto essere superficiali, ma anzi: significa saper cogliere il lato comico della vita anche quando la vita stessa è complicata.
Un nonsense che ha un senso enorme: la felicità è semplice (anche se non è facile) e ne abbiamo davvero, ma davvero bisogno.
Conosco a memoria praticamente tutti gli episodi e Spongebob per le sfaccettature dei suoi personaggi secondo me è molto più di un cartone animato. E’ quasi meglio di un trattato di sociologia 🙂
Io amo SpongeBob ed è uno dei miei cartoni animati preferiti,mi piace anche Alvinnn And the chipmunks.
ciao
ma io tempo fa ho letto che da uno studio emergeva che cartoni come spongebob o simili, dal ritmo frenetico, avevano effetti negativi sui bambini.
A me non sembra un cartone dal ritmo frenetico, onestamente. Comunque in ogni caso non ho mai creduto che i cartoni possano nuocere ai bambini: tutto sta in cosa guardano, con chi lo guardano, ma soprattutto quanto tempo. Dafne ne guarda davvero pochi, e sempre nel weekend, perché in settimana non c’è tempo o l’esigenza, quindi sinceramente non mi preoccupo molto.
A me invece, per quanto non sia contraria alla televisione, Sponge Bob sinceramente non piace affatto, lo trovo inquietante e una volta abbiamo visto una puntata dove delle meduse venivano smaciullate per farne hamburger ed era angosciantissima, nonostante il messaggio chiaramente alla fine fosse di insegnamento. Non so c’ è qualcosa che ad istinto non mi rasserena nel guardarlo…
maddai, davvero? A me invece fa schiantare dal ridere proprio il suo nonsense 😀