10 consigli per uno Svezzamento sereno
Pubblicato il 26 Ottobre 2015 da Mamma Felice • Ultima revisione: 4 Marzo 2016
Lo svezzamento è un momento delicato nella vita di un bambino, e anche della sua famiglia: soprattutto se siamo neogenitori, abbiamo spesso il timore di sbagliare, di non dare abbastanza da mangiare ai nostri piccoli, di non saper conciliare il cibo dei grandi con la prosecuzione dell’allattamento al seno.
Proviamo a chiarirci le idee con 10 consigli (non scientifici) che ho raccolto dopo esserci passata, e dopo aver capito una cosa fondamentale, dopo 7 anni di maternità: i bambini mangiano quando hanno fame. 🙂
10 consigli sullo svezzamento (da genitori a genitori)
- Non mangia niente: affermazione che non è quasi mai vera. A parte bambini con patologie vere dichiarate dal pediatra, i bambini mangiano quando hanno fame; di solito, quando una mamma mi dice che il figlio non mangia niente ai pasti, scopro che però ha mangiato un’ora prima una mela, 4 polpette, un pezzo di pane e il grissino offerto dalla panettiera;
- Non mangia, assaggia: tutto dipende dalle porzioni. Se consideriamo che lo stomaco di un bambino di 6 mesi è grande a malapena come una arancia, possiamo tranquillamente dire che assaggiare = mangiare;
- Mangia solo tre cose: come tutti i bambini, che odiano le cose verdi per natura, così come Superman odiava la criptonite. Continuate a mangiare voi per primi le verdure, e a proporne un solo cucchiaio alla volta, e poi ad un certo punto i loro gusti si amplieranno e inizieranno a mangiare come voi;
- Mangia solo se lo distraggo: ma non va bene, perché così fate perdere al vostro bimbo la coscienza di ciò che fa, e questo potrà portarlo all’obesità, ad esempio, perché non assocerà il pasto con il senso di sazietà;
- Se non mangia, lo allatto: ma va anche bene. Non è detto che tutti i bambini debbano essere svezzati presto, ma comunque il cibo dai 6-7 mesi è importante. Potete allattare a colazione, a merenda e sopo cena, e poi ai pasti offrire le pappe o il cibo vero, e prendervi i vostri tempi;
- Mangia con le mani: toccare il cibo con le mani è un passaggio importante per apprezzarlo e consumarlo. L’importante è che mangiare non diventi un gioco, ma che la manipolazione del cibo sia finalizzata all’alimentazione. Iniziate con cibo ‘secco’, come pezzetti di parmigiano o grissini o pane senza sale tagliati piccoli;
- Non siamo nei tempi giusti: ogni bambini ha i suoi tempi. Non forzate un bambino a mangiare, se non ne ha voglia. E non fate paragoni. L’idea migliore è sedersi tutti a tavola insieme e lasciare che il bimbo possa assaggiare pezzetti di cibo tagliati piccoli e iniziare a provare curiosità per il vostro pasto;
- Mangia solo pappe frullate: all’inizio va bene. Poi, dovrete con costanza proporre consistente diverse. L’obiettivo è che circa a un anno il bambino possa mangiare pappe solide, e iniziare a mangiare non più una pappa unica, ma primo, secondo e contorno (sempre nelle giuste porzioni). Sento di bambini di due anni che mangiano ancora pappe frullate: questo non va bene. A quell’età i bimbi hanno bisogno di mangiare cibi solidi, e soprattutto apprezzare i singoli gusti degli ingredienti. Provate a guardare gli schemi e ricette di svezzamento, per trovare ricette che appassionino i bambini;
- Sporca dappertutto: eh sì, a volte capita, perché imparare ad usare cucchiaio e forchetta richiede un po’ di esercizio. Potete però dare delle regole sin dal primo giorno: non si butta il cibo in terra, non si gioca con il cibo, si mangia con le mani solo in presenza di cibi ‘secchi’ come il pane e il formaggio, o il prosciutto. Aiutate i bimbi a diventare autonomi usando le posate giuste: a loro piacerà sentirsi grandi!
- Omogeneizzati industriali o fatti in casa?: il dubbio davvero più grande è sulla qualità del cibo che offriamo ai nostri figli. Spesso, anche comprando nei negozi di fiducia, non conosciamo la provenienza esatta degli ingredienti che mettiamo nel piatto. Gli omogeneizzati industriali sono invece piuttosto sicuri, ma non sempre la loro consistenza piace ai bambini. Ci vorrebbe una via di mezzo per offrire pasti cucinati a casa, e pappe sicure e biologiche da portare con sé fuori casa, o da consumare in serenità quando non abbiamo tempo di cucinare o fare la spesa.
Come ho fatto io: ho fatto un mix di tutto, come sempre. Nelle prime settimane di vita ho seguito abbastanza scrupolosamente lo schema di svezzamento del pediatra, perché essendo io un soggetto molto allergico, volevo proporre i cibi a mia figlia in sicurezza.
Ho cucinato in casa sempre il brodo di verdure, arricchendolo di settimana in settimana con più verdure, e poi carne.
Ho cucinato sempre le verdure, prima passate, e poi a piccoli pezzi.
Ho invece avuto molte difficoltà con carne e pesce, che non venivano mai abbastanza cremose e gustose come gli omogeneizzati industriali, e quindi spesso offrivo a Dafne prosciutto cotto, legumi e formaggio.
Per uscire di casa, ho usato le pappe pronte, ma per un tempo limitato: ho imparato a prepararle con ingredienti di stagione, perché a Dafne intorno ai 9 mesi piacevano già le pappe dense e con la pastina. Certo non era molto comodo: se avessi avuto l’opportunità di trovare pappe pronte biologiche, non frullate, nel banco frigo, l’avrei sicuramente colta al volo. Ma voi ce l’avete, perché adesso esistono le pappe di Mamma M’Ama, che sono fresche, con ingredienti di stagione, biologiche e con ingredienti che vengono solo da filiera sicura. E hanno anche la certificazione del Ministero della Salute.
Poi io amo molto i progetti di imprenditoria femminile, soprattutto se realizzati dalle mamme. Li sento molto affini alla mia storia personale e professionale, perché in Italia è difficile per le donne creare imprese che vengano prese sul serio. Non che questo ci abbia mai scoraggiate, comunque. 😉
E quindi vi lascio al racconto di Valentina, che ha seguito la conferenza stampa di Mamma M’Ama, per raccontarvi questa novità bellissima, che renderà lo svezzamento dei vostri bimbi più sereno, ma soprattutto più sicuro.
Indice dell'articolo
Mamma M’Ama: pappe fresche biologiche per svezzamento
Arriva per tutti i genitori il momento dello svezzamento e l’ardua scelta tra l’utilizzo degli omogeneizzati oppure delle pappe fatte in casa. Da oggi nel banco frigo esiste la soluzione: Mamma M’Ama, le prime pappe fresche fatte da mamme per le altre mamme.
Una startup tutta al femminile formata da Erica Della Bianca, Sonia Matteoni, Sonia Litrico, tre amiche che hanno deciso di creare un prodotto unico in Europa: pappe bio 100% italiane, complete dal punto di vista nutrizionale, pronte da scaldare a bagno maria oppure al microonde.
La creazione del progetto è stata supportata da esperti nel settore, partendo dall’appoggio di un laboratorio professionale italiano a conduzione familiare nel quale vengono trasformate artigianalmente tutte le materie prime di altissima qualità. Verdura e carne biologica che rispettano i rigidi standard fissati dal Ministero della Salute italiano per gli alimenti destinati ai bambini fino ai 36 mesi.
Il brodo è l’elemento base di tutte le pappe, le ricette sono state studiate in collaborazione con il Dott. Luca Rosti, responsabile del reparto di neonatologia della Casa di Cura la Madonnina di Milano, Benedetta Sambin De Norcen, naturopata ed esperta in alimentazione naturale e Davide Valsecchi, l’esperto di pesce più famoso in Italia. Ogni confezione corrisponde alla giusta quantità di verdure, proteine e carboidrati che i bambini dovrebbero mangiare in un pasto. Non contengono conservanti, non contengono sale, neppure condimenti (e ovviamente NO olio di palma) e seguono la stagionalità delle verdure. Se volete aggiungere olio, lo aggiungete voi.
18 mesi di ricerche, senza alcun compromesso, per ottenere i migliori risultati, per una pappa che fosse sicura e comoda come un omogeneizzato ma realizzata con amore e cura come quelle fatte in casa. Particolare attenzione è dedicata al tipo di cottura, per le proteine solo cottura al vapore, per mantenere intatti tutti i valori nutritivi.
Sonia, Erica e Sonia, ci ricordano come ogni bambino sia un caso a sé nell’approccio al cibo e che le mamme non devono demoralizzarsi al primo rifiuto del cucchiaino. L’alimentazione del bambino rappresenta un’importante fase educativa, che può coinvolgere l’intera famiglia, portando le sane abitudini a tavola.
Una delle fasi più complesse del progetto è stata la ricerca del pesce. E’ stato scelto lo storione, da allevamenti italiani, perché oltre ad essere a filiera corta e controllata, è un pesce senza spine, dal sapore delicato e a basso contenuto di grassi.
Le pappe sono state create per tre step di età e fasi di crescita:
– First step: da 4-36 mesi, dalla consistenza omogenea e con pochi ingredienti adatti ai primi mesi di svezzamento:
- Vellutata di verdure dell’orto con crema di riso
- Vitellone su composta di biete con crema di riso, mais e tapioca
– Second Step: da 8-36 mesi, con cereali in chicchi e con un’ampia varietà di ingredienti:
- Chicchi di avena su purea di carote e piselli
– Gourmet: da 8-36 mesi, per piccoli gourmet con ricette speciali:
- Risottino con storione e zucca
E’ stata studiata anche una pappa gluten free.
E’ possibile trovare queste bontà nel banco frigo dei supermercati, vicino agli yogurt per bambini, nei punti vendita Carrefour del nord Italia, nei supermercati Bio c’ Bon e ordinabili on line sul sito di Cortilia.it.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito dedicato www.mammamama.it e guardare tutte le foto e i commenti dell’evento di presentazione, seguendo gli hashtag di seguito: #pappefresche #svezzamento #cibosanoperinostrifigli