Come fare il primo bagnetto al neonato
Pubblicato il 23 Ottobre 2015 da Mamma Felice • Ultima revisione: 18 Novembre 2020
Il primo bagnetto: momento da ricordare per sempre, e primo momento magico di una lunga serie. Ecco come prepararsi al primo bagnetto del proprio figlio.
Si torna a casa dall’ospedale, ancora un po’ provate dal parto e dalle emozioni dei primi giorni, e tutto ciò che ci serve è tanto amore e tanto relax. Sarà così per almeno i primi 40 giorni dopo il parto, il cosiddetto puerperio, ed è così anche per il bambino appena nato: sia i genitori che il bambino hanno davvero bisogno di conoscersi, riposarsi, vivere la famiglia in modo sereno e immersi in una bella quiete priva di stress e di altre preoccupazioni che non siano altro che prendersi cura gli uni degli altri.
Per stringere un legame molto forte con il bambino, bisogna coccolarsi molto: i neonati non prendono nessun vizio, se li teniamo in braccio o in fascia, se parliamo con loro, se ci concentriamo su di loro e se qualcuno è sempre accanto a loro. Stringere questo legame è fondamentale per la serenità stessa del bambino, che si sente amato e desiderato, e anche della mamma, che non dovrebbe mai essere lasciata sola, e che va rassicurata sul fatto che sta facendo un ottimo lavoro. Sarebbe quindi molto importante che tutta la famiglia, quindi anche i papà, fossero presenti in casa nelle prime settimane di vita del bambino, e che contribuissero a creare la giusta atmosfera familiare. Importante, ad esempio, che i papà facciano da mediatori tra parenti, per evitare frustrazioni inattese, che si occupino della casa e dei pasti, che contribuiscano attivamente alla cura del bambino, alle coccole, al cambio del pannolino, e anche al bagnetto.
Il bagnetto non è solo prendersi cura dell’igiene del neonato, anche perché i bambini piccoli si sporcano molto poco; è soprattutto un modo per accrescere la relazione emotiva tra genitori e figlio, per dare coccole e amore, per stringere un legame forte e diventare una famiglia. E’ un momento di contatto che dovrebbe essere condiviso da entrambi i genitori, perché rappresenta la prima vera interazione con il proprio figlio.
Di solito tutti i neonati gradiscono il contatto con l’acqua, proprio perché sono stati 9 mesi dentro la pancia della mamma, immersi nel liquido amniotico. Quando mal sopportano il bagnetto, possiamo pensare che ci sia qualcosa che non va, come: che abbiano freddo o fame, che la temperatura dell’acqua non sia adatta, che non si sentano sicuri. Ecco quindi alcuni consigli pratici per fare in modo che l’esperienza del bagnetto sia positiva per tutti.
Miti da sfatare:
- Non è vero che bisogna per forza aspettare che il moncone ombelicale sia già caduto, per fare il primo bagnetto: parlatene con il pediatra o l’ostetrica, perché – se non ci sono controindicazioni – basta semplicemente saper asciugare bene il moncone dopo il bagnetto e nuovamente coprirlo con una garzina sterile, senza disinfettanti.
- I neonati non hanno bisogno di fare il bagnetto tutti i giorni: se piace a voi e al bambino, fatelo. Altrimenti, basta lavarli accuratamente dopo il cambio, pulendo il sederino e le pieghe delle gambine, e poi fare il bagnetto ogni 2-3 giorni.
Indice dell'articolo
Scegliamo la vaschetta adatta
Perché il bambino si senta sicuro, dobbiamo essere noi per primi sicuri, e comodi. Scegliamo una vaschetta con base anti scivolo sicura e facile da pulire, e sistemiamola in un punto sicuro del bagno o della camera, in modo che sia sempre perfettamente stabile e non ci sia il rischio di rovesciarla nemmeno per sbaglio.
La temperatura della stanza in cui posizioniamo la vaschetta è importante: dovrebbe essere intorno ai 22-23 gradi (mentre invece di notte – per prevenire la SIDS – è circa 19 gradi), perché altrimenti il bambino rischia di prendere freddo. L’acqua invece dovrebbe avere una temperatura intorno ai 36-37 gradi.
Prepariamo sempre in anticipo l’occorrente
Organizziamo una cesta con tutto l’occorrente, per tenerlo a portata di mano. Non dobbiamo MAI lasciare il neonato da solo durante il bagnetto per andare a prendere qualcosa che ci siamo dimenticati: ancora oggi molti bambini muoiono perché lasciati da soli nella propria vaschetta, anche in un dito di acqua. Ricordate che per annegare bastano pochi centimetri di acqua, anche per un adulto!
Nella cesta, mettiamo tutto l’occorrente:
- termometro per misurare la temperatura dell’acqua
- bagno corpo / capelli per neonati
- spugnetta naturale o lavetta morbida di cotone (da lavare in lavatrice dopo ogni utilizzo)
- accappatoio con cappuccio e lavetta morbida per asciugare le parti delicate, come le pieghe delle gambe e delle braccia, il sederino, …
- eventuale garzina sterile per medicare il cordone ombelicale
- pannolino ed eventuale crema per il cambio
- cambio completo: body, calzini, tutina, eventuale golfino o copertina, cappellino, …
- pettinino o spazzolina con setole morbide, ed eventualmente il phon, se avete un bimbo o una bimba capelloni 😉
Come fare il primo bagnetto
Prima di tutto laviamoci le mani: sembra impossibile, ma se tutti ci lavassimo di più le mani (grandi e piccini) prenderemmo davvero molte meno malattie e infezioni! Finché i bimbi sono piccoli, secondo il mio parere è anche meglio avere le unghie corte: avremo tutto il tempo, tra qualche anno, di portare le unghie lunghe e gli strass. Almeno nei primi anni avere le unghie corte ci permette di fare il bagnetto e il massaggio del neonato in modo più sicuro, senza rischiare di fargli male, o di essere semplicemente impacciati.
Dopo aver controllato la temperatura della stanza, possiamo iniziare a spogliare il bimbo e pulirlo con una lavetta o una salvietta, se ha il sederino sporco, e poi dolcemente immergerlo nella vaschetta, tenendolo saldo, in modo che si senta perfettamente al sicuro. Ricordiamoci che i bambini – anche piccolissimi – capiscono tutto ciò che diciamo, soprattutto dal nostro tono di voce: spieghiamo passo passo quello che stiamo facendo, in modo che il bimbo si senta parte attiva del bagnetto, e si senta rassicurato dalla nostra voce che lo culla.
Sosteniamo il bambino sotto la nuca dolcemente, senza stringere, e con l’altra mano sciacquiamolo e insaponiamolo leggermente.
Utilizzate un bagno shampoo delicato e studiato appositamente per la pelle dei bambini, che non faccia troppa schiuma e che tratti con dolcezza la loro pelle. Se siete genitori green, e adottate una certa filosofia di vita, scegliete prodotti composti da materie prime naturali e PRIVI di siliconi, derivati del petrolio, acrilati, parabeni e conservanti ad alto potenziale sensibilizzante, allergeni e OGM.
Bastano 5-10 minuti di bagnetto, per lavare delicatamente i bambini: il resto è gioco, contatto e coccole. Evitiamo solo di prolungare eccessivamente il bagnetto per evitare che l’acqua si raffreddi troppo, perché i bambini non hanno ancora un sistema termoregolatore così efficiente come gli adulti.
Dopo un risciacquo veloce (mai a rubinetto aperto, ma sempre con l’acqua ferma, per evitare ustioni), avvolgiamo il bimbo nell’accappatoio: se siamo in inverno, la coccola aggiuntiva è poggiare l’accappatoio sul termosifone tiepido, qualche minuto prima di usarlo. Vostra mamma e vostro papà lo facevano, quando eravate piccoli?
Asciughiamo il bimbo delicatamente, tamponandolo senza frizionare, e approfittiamone per una dose extra di coccole. Asciughiamo bene tutte le pieghe cicciotte: dietro le ginocchia, le gambine, dietro il collo, le braccia, i polsi, … e naturalmente l’eventuale moncone ombelicale residuo.
Ora possiamo rivestirlo: mettiamo il pannolino, e, se necessaria, la pasta protettiva.
Poi il body, i calzini, la tutina e un golfino. E coccoliamo il nostro bimbo!
Che buon profumo hanno, i bambini piccoli?