Depressione post partum maschile
Pubblicato il 20 Agosto 2015 da Valentina Colmi
La Depressione post partum può colpire anche i papà. E’ un argomento di cui non si parla molto, eppure anche i papà possono essere colpiti da depressione post natale dopo la nascita del figlio (la percentuale è del 10% in Italia).
Secondo le ultime ricerche – una su tutte quella della Northwestern University pubblicata dalla rivista Pediatrics nel 2013 – sui quasi 10.700 uomini oggetto di studio circa il 68% manifestava sintomi depressivi nel primo anno di paternità, soprattutto se erano diventati padri molto presto, prima dei 30 anni.
Un’altra indagine condotta nel 2012 dall’Università di Oxford che ha filmato per 3 minuti 38 nuovi papà alle prese con i neonati, ha scoperto che per molti il nuovo ruolo non aveva portato né gioia né serenità, ma soltanto tristezza. Ad esempio – come succede per le madri – questi neo padri non interagivano con il bambino, ma si concentravano su se stessi con frasi tipo: “Papà non è come la mamma” oppure “Papà è troppo stanco per stare con te”.
Anche lo scrittore Francesco Piccolo si è occupato di depressione post partum al maschile attraverso un racconto apparso sull’inserto del Corriere della Sera ‘La Lettura’ intitolato appunto “La depressione post partum nei neopadri”. Una delle prime frasi dell’articolo recita: “È evidente che la depressione post parto paterna si nasconda dietro la normalità, e forse si confonde con essa”. Una frase semplice quanto vera e per questo difficile da digerire.
Cosa succede a questi padri? Sicuramente i ruoli all’interno della famiglia non sono più così definiti e così anch’essi sono chiamati – fortunatamente – alla stessa partecipazione nella crescita e nell’accudimento dei figli. Il bagnetto, le pappe, il cambio di pannolino non sono più terreno esclusivo della madre, ma sono compiti equamente divisi.
Eppure questo nuovo status, la perdita di libertà e le nuove responsabilità possono mettere a dura prova.
Altri sintomi possono essere:
- mancanza di sonno
- preoccupazione per le spese eccessive
- frustrazione e inadeguatezza
- senso di malinconia e rabbia, come accade alla donna.
E’ importante innanzitutto che il neo papà ne parli con chi gli sta accanto e che possa intraprendere un percorso di psicoterapia, soprattutto se in passato si sono già verificati dei momenti di ansia.
Bisogna sempre ricordare infatti che una depressione non curata ricade anche sui figli: le ricerche hanno dimostrato che figli di papà depressi possono avere maggiori difficoltà di apprendimento e di lettura, senza contare che i padri possono ricorrere più facilmente a punizioni corporali.
E’ fondamentale ancora una volta la prevenzione, coinvolgendo i papà nei corsi pre parto e ridimensionando – come per le donne – le aspettative che si creano prima della nascita.
Anche la paternità è un percorso che si deve vivere strada facendo.