Come organizzare una festa per bambini
Pubblicato il 29 Aprile 2015 da Mamma Felice • Ultima revisione: 13 Maggio 2015
Noi abbiamo l’abitudine di organizzare feste anche quando non ci sono ricorrenze speciali o compleanni: semplicemente ci piace, ed è un modo alternativo per invitare gli amici a casa, o gli amichetti dei figli, al posto di organizzare una cena formale. Si sceglie un tema, si prepara un aperitivo molto semplice, si sta insieme per due ore nel tardo pomeriggio, e poi tutti a casa a dormire.
Per una che come me ama le cene con tante persone, è una buona soluzione per rendere più veloci e più divertenti gli inviti. A differenza di una cena vera e propria, per quanto semplicemente organizzata, una festa di un paio d’ore, con annesso aperitivo, è un risparmio di energia, di fatica e di denaro. Cosa da non sottovalutare. Come sempre, basta solo avere le idee chiare, stabilire le priorità e organizzarsi con un giorno di anticipo. Che ne pensate?
Indice dell'articolo
1. Scegliere un tema
Prima regola della party planner amatoriale: scegliere un tema della festa. Utile per i bambini, che sanno già cosa aspettarsi. Ma utile anche ai fini dell’organizzazione, perché scegliendo un tema preciso in automatico si scelgono anche le decorazioni, gli accessori per apparecchiare la tavola, i giochi da proporre.
In questa ultima festa abbiamo scelto il tema della Dottoressa Peluche, cartone animato che va in onda su SKY, sul Canale Disney Junior. Dottie, questo il suo soprannome, è una bambina che gioca a fare la dottoressa dei giocattoli; con lei i pupazzi prendono vita, eseguono visite di ogni tipo superando le proprie paure, ricevono diagnosi molto divertenti tratte dal Libro della BUA, una sorta di enciclopedia che Dottie aggiorna con le diagnosi più recenti. C’è la sporco-appiccicosomite, per il soldatino che ha bisogno di un bel bagno dopo essere finito in una pozzanghera; c’è la Chela-distaccosi, per il granchietto che ha perso una chela; e così via.
Utile e carino perché spiega in un linguaggio comprensibile il significato degli strumenti medici e dei termini più diffusi (cos’è lo stetoscopio, cos’è un sintomo, come funziona il termometro…), e diventa un bel gioco che abbatte la paura del dottore, che i bambini spesso hanno immotivatamente. Tra l’altro, proprio in questo periodo vanno in onda le puntate nuove di Dottie (dal 30 Marzo al 1 Maggio), che sono precedute da pillole di un minuto in cui medici, infermieri, volontari della CRI… raccontano il proprio mestiere e spiegano ai bambini che non bisogna avere paura del dottore. Una bella occasione per celebrare la professione medica e parlarne con un linguaggio adatto ai bambini anche molto piccoli.
Per essere coerenti con il tema, potete utilizzare piatti e stoviglie in tema con il personaggio. Io ho utilizzato una tovaglia plastificata, perché organizzando la festa in ufficio sul tavolo riunioni, non volevo si creassero delle macchie o dei danneggiamenti. E poi naturalmente bicchieri, piatti, tovaglioli e magari anche qualche salviettina per i bambini più piccoli.
Io di solito preferisco usare stoviglie vere, ma in ufficio, nonostante ci sia la lavastoviglie, per ragioni di tempo e organizzazione non posso lavare troppi piatti e bicchieri, e quindi spesso punto sull’usa e getta. In questo caso, avendo io una riunione appena terminata la festa, era necessario pulire tutto in fretta, e senza troppa fatica.
2. Scegliere il menù
Per me il menù delle feste è la parte centrale di tutto: passo giorni a programmarlo, a semplificarlo, a renderlo ‘operativo’. Mi piace questa fase di progettazione più di ogni altra cosa, perché alla fine sto offrendo qualcosa di buono, e voglio sempre che sia apprezzato e che non ci siano sprechi.
In questa occasione ho volutamente scelto un menù semplicissimo, che non prevedesse cottura (in ufficio non sarebbe possibile) e che non perdesse freschezza. In più, dovendo accontentare sia i bambini (che andavano dai 4 ai 10 anni) che i genitori, volevo che il buffet fosse al contempo sano e goloso. Non ho dunque esagerato. Si trattava pur sempre di un aperitivo, non di una cena.
3. Offrire l’aperitivo ai genitori
I bambini hanno molto gradito la pizza bianca e rossa, le caramelle alla frutta e la cioccolata. Noi grandi ci siamo goduti una doppia dose di hummus di ceci con tante verdure fresche in pinzimonio, e i taralli alle patate e al finocchio. Abbondante, gradito, sufficiente. Tutto accompagnato da succhi di frutta per i bambini e Pignoletto frizzante per i grandi, in ricordo della nostra vita bolognese.
Siccome di solito i genitori non amano molto le feste per bambini, abbiamo fatto in modo di ritagliarci un nostro spazio, e abbiamo chiacchierato e riso serenamente, mentre i bambini giocavano per conto loro (e squattavano un po’ l’ufficio…). Per me è importante che nelle feste dei bambini ci sia uno spazio riparato e tranquillo dove i genitori possono chiacchierare, senza dover urlare per farsi sentire, senza sudare, senza correre dietro ai figli.
4. Offrire alternative di gioco
Siccome il tema della festa si prestava particolarmente, noi abbiamo proposto di giocare alla clinica ortopedica. Ogni bambino ha portato uno o più peluche del cuore, che sono stati prontamente visitati, portati in radiologia, ingessati o bendati, e poi infine riabilitati con la fisioterapia o mandati a casa con la prognosi di 15 giorni di riposo e di camminate leggere con le stampelle. Una strage, insomma.
E siccome noi siamo proprio fan di Dottoressa Peluche, ci siamo portate dietro anche i nostri gadget personali: i poster, i personaggi, gli strumenti del dottore, la busta delle sorprese, i puzzle, la mini valigetta… E in regalo agli ospiti abbiamo dato un DVD contenente alcuni episodi di Dottie, per quelle domeniche mattine in cui mamma e papà vogliono dormire almeno fino alle nove e mezza!
5. Definire gli orari
Le feste per bambini devono durare POCO. Per sopravvivenza. Perché poi i bambini si stancano, perché iniziano a fare i capricci, perché iniziano a litigare… e perché dopo un po’ anche basta. Io cerco di dare sempre un orario preciso, per le feste: se per le cene metto in conto di tirar tardi anche fino all’una (successo più volte, ma in casa i bimbi possono anche leggere libri, sdraiarsi sui lettini, ascoltare musica…), in ufficio e negli aperitivi stabilisco massimo due ore e mezza di attività. Noi abbiamo iniziato alle 18.30 e alle 21 abbiamo chiuso l’ufficio. Felici e contenti, con i bambini pronti per andare a dormire e gli orsetti tutti curati e risanati. Finita la festa ognuno ha messo un po’ a posto, e via: pronti per il prossimo party.
In queste foto:
- Cartone animato Dottoressa Peluche: Disney Junior Channel, dal Lunedì al Venerdì alle ore 19.30
- Set dell’oculista della Dottoressa Peluche: di Giochi Preziosi
- Libro della Bua: Giunti Editore
- Salviettine umidificate della Dottoressa Peluche: Naturaverde Kids
- Borsa sorpresa: Disney
- Mini valigetta: Giochi Preziosi
- Giocakit con personaggi: Disney Junior
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Articolo in collaborazione con Disney Junior.
OOOHHH che bello!! Voglio una festa con Dotty pure io (che dite per i miei 40 anni può andare come tema?:))
Quoto assolutamente che una festa per bimbi deve durare poco!
Vedo che sulla breve durata noi mamme siamo d’accordo 😉
Devo dire che l’orario migliore è proprio quello che hai scelto, così si fa merenda e cena in un colpo solo. Ma me ne accorgo solo ora che è troppo tardi 😕
ehheee, ho una lunga esperienza di fughe spericolate dai compleanni altrui… 😉
Io ho il figlio particolarmente festaiolo!!! Ora, visto che il papà si vanta di fare gli hamburger più buoni del mondo, sta organizzando un “hamburger party” per i suoi amichetti 😀
Si.Ottimo orario. e poi i taralli alle patate ed al finocchio…… per noi mamme felici sono
ciao a tutti