Purè di patate
Pubblicato il 17 Febbraio 2015 da Mamma Felice • Ultima revisione: 25 Ottobre 2017
Manca solo il purè, per terminare la carrellata di ricette base con le patate. E anche se sembra una ricetta banalissima, in realtà può nascondere alcune insidie. Del resto, quando andavate all’asilo, il purè di Suor Silvana (così si chiamava la nostra cuoca, e la vostra?) non era il più buono del mondo, persino più di quello della mamma?
Poi sembra anche più veloce fare il purè con le bustine, e per carità, chi mi legge sa benissimo che non sono una purista e che i piatti pronti da noi sono all’ordine del giorno, ma il purè fatto con le patate vere, sul momento, ha tutto un altro sapore. E, ve lo prometto, non è né difficile, né lungo da preparare.
Ecco alcuni ‘trucchetti’ per cucinare un buonissimo purè:
- le patate vanno lessate con la buccia e poi spelate e passate quando sono ancora calde
- le patate vanno lessate partire da acqua fredda salata
- per il purè servono le patate farinose, bianche, più ricche di amido (qui la differenza tra i tipi di patate)
Ingredienti: 1 Kg di patate bianche, latte intero (poco meno di mezzo litro), sale, noce moscata, parmigiano grattato, 80 grammi di burro.
Lavate bene le patate, spazzolandole attentamente, e mettetele in una alta pentola con acqua fredda e sale grosso (una bella manciata). Portare a bollore e cuocete circa 40 minuti. Controllate con la forchetta per capire se sono cotte e scolatele.
P.S. Ricordatevi che l’acqua di cottura delle patate è ottima, ancora bollente, per sgrassare i piatti sporchi (perché ricca di amido), o per innaffiare le piante (perché ricca di minerali), ma in questo caso usata fredda.
Sbucciate le patate ancora calde, se le schiacciate con lo schiacciapatate verticale (come questo). Oppure, se usate il passaverdura, potete fare a meno di sbucciarle e potete direttamente metterle intere nel passaverdura: la buccia verrà trattenuta facilmente.
Mettete la purea di patate in una pentola alta, e accendete il fuoco – moderatamente. Aggiungete due bicchieri di latte e abbondante burro, e iniziate a mescolare: lasciate che inizi a prendere il bollore. Aggiungete ancora latte per ottenere la consistenza che desiderate: preferite un purè denso, o molto morbido?
Infine aggiungete parmigiano grattato, e – se vi piace – poca noce moscata (io la ometto). Aggiustiamo di sale e serviamo caldissimo.
Poi, possiamo arricchirlo: a volte ci metto poco zafferano (un pizzico), per renderlo bello giallo. E, di fronte a bambini davvero inappetenti, potete mettere un tuorlo d’uovo da mescolare e cuocere bene. E, se proprio volete esagerare, potete mettere del prosciutto cotto tagliato a striscioline.
Io lo preferisco ‘naturale’, con tanto burro e parmigiano, senza noce moscata, e cremoso: non liquido, e non troppo denso.
Per me il purè è un cibo coccola, da mangiare quando sono malatissima, e fa a gara con la minestrina di stelline (solo acqua e sale) con il formaggino. Ad ognuno le sue perversioni 😉
E le vostre?
Ottimo il pure’, come contorno generalmente, della carne (ma anche da solo…). So che dal punto di vista nutrizionale non si dovrebbero mescolare diversi tipi di proteine… quelle della carne insieme a quelle del latte ma a noi piace così: carne e pure’, piatto unico. Inoltre e’ un ottimo modo per far mangiare la carne a mia figlia, 6 anni, inappetente e schizzinosa. Che sia carne bianca o rossa (solo svizzere morbidissime di carne di cavallo) io devo aggiungere il contorno di pure’ (o patate’ fritte… ). Mai fatto quello in bustine ma solo con patate. Le sbuccio, le faccio cuocere con una manciata di sale grosso e le passo nel passaverdure. Un po’ di latte e burro e a volte aggiungo un pochino ancora di sale. Niente parmigiano ne’ noce moscata. Un buon contorno, da leccarsi i baffi. Dimenticavo… mia mamma… che aveva decisamente piu’ tempo di me perche’ casalinga, lo faceva nel mortaio. Sai quell’arnese in marmo con il suo “bastone” di legno? Da veri genovesi mia mamma lo usava per fare il pesto ma anche per il pure’ o per la preparazione di altri cibi. Le patate schiacciate nel mortaio di marmo davano al pure’ un’ottima consistenza filamentosa e ultra cremosa. Una delizia. Ma i tempi cambiano… anzi, il tempo diminuisce sempre piu’… il lavoro extra casalingo incombe… ma al pure’ con le vere patate non ho mai rinunciato. Provero’ a velocizzare il tutto con il tuo consiglio: cottura con la buccia (e’ vero, si mantengono meglio le proprieta’ nutritive!) e senza dovermi poi bruciare le dita per spellarle ma mettendole nel passaverdure direttamente con la buccia. Brava, non ci avevo pensato! 😆 Gnam! Noi comunque una volta alla settimana lo facciamo sempre 😀