Menù di San Valentino con i bambini
Pubblicato il 10 Febbraio 2015 da Mamma Felice • Ultima revisione: 25 Ottobre 2017
Embè, mica posso far finta che San Valentino non esista. Amore, vino, cibo: la serata perfetta. Magari a tre (ma in modo serio!), con nostra figlia. San Valentino non può diventare anche la festa della famiglia?
Pensando alla presenza di Dafne, che adesso è nella fase ‘io non mangio niente che sia di colore verde, sappia di verdura, contenta vitamine e minerali‘, non posso che inventare un menù goloso – sano ma poco sano per finta – in modo che possa gradire anche lei: altrimenti mi ritroverei a cucinare la solita, ennesima, uguale:
– pasta in bianco senza niente, mamma, solo pasta
– ma così non sa di niente!
– sa di pasta, mamma.
– …
Ooooook! Quelle che hanno figli grandi mi dicono che poi questa fase finisce, quindi io faccio finta di niente e vado avanti per la mia strada. La prenderò per fame.
Per San Valentino stupirò tutti con una festa allargata: marito, figlia, nonna, zia. Massì, crepi l’avarizia!
Voi cosa avete in mente? Non vi nego che avrei la tentazione di fare una cena dolce: latte, tè e biscotti, caramelle e dolcetti. Certo Dafne apprezzerebbe, Nestore un po’ meno. Magari un giorno la organizzo ‘solo per le femmine’, per fare un tea party pomeridiano.
Ve lo dico subito: niente candele. Dafne ha una sedia che comincia a prendere fuoco se si ferma pochi secondi (è una battuta, sì), e visto che normalmente durante la cena salta e trascina con sé tovaglie e stoviglie, tutta la tavola sarà allestita semplicemente, con fiori freschi e con tovagliette singole, piatti belli ma non fragili, e nulla che possa prendere fuoco, creare esplosioni, provocare incidenti nucleari e altre cose di questo genere. Perché poi i 7 anni finiscono, vero? 😉
Siccome abbiamo la zia che lavora in un ingrosso di formaggi (yeah!!), e siccome Dafne e Nex amano questa portata, l’antipasto sarà un tagliere misto di formaggi: gorgonzola piccante, brie, emmenthal, fontina, parmigiano e un pecorino morbido… Tutto tagliato a bastoncino o piccoli pezzi, e servito con uva fresca, kiwi a fettine già puliti, dadini di ananas e una salsina dolce con i fichi e le mandorle, o con le fragoline di bosco. A contorno: noci e nocciole, anacardi e mandorle intere.
Invece del solito pane e grissini, userò dei salatini: i classici bastoncini salati già pronti; altrimenti ci abbuffiamo di pane e poi non mangiamo il resto.
Da bere: per Dafne l’aranciata, per noi Barbera.
Un antipasto che fa da secondo e contorno: le crepes o crespelle farcite. Ce ne saranno con ricotta e spinaci, con i carciofi e la mozzarella, con pomodoro e mozzarella e con prosciutto e formaggio. Dopo averle preparate, farcitele con gli ingredienti che preferite, chiudetele e disponetele in una teglia: prima di servirle, vanno fatte gratinare qualche minuto in forno, senza condimenti. In questo modo i formaggi si sciolgono e diventano cremosi, mentre la superficie diventa croccante.
Da bere: Gewurtztraminer o Fiano di Avellino.
Infine, un primo piatto / piatto unico: spaghetti. Io non so come funziona da voi, ma credetemi, a casa nostra un piatto di spaghetti mette d’accordo proprio tutti. E, capisco, non è proprio una ricetta da gourmet, ma se dobbiamo regalarci una cena con qualcosa che amiamo davvero, molto meglio farci un piattone di spaghetti invece di salmone e caviale. 😉
Siccome io per ora non mi sono ancora convinta a ricominciare a mangiare carne (ma ci sto provando), farò degli spaghetti al sugo di pomodoro, invece che al ragù. Faccio un sugo particolare, un po’ saporito: una mezza cipolla intera (che poi tolgo), olio, 3 cucchiai di concentrato di pomodoro, una bottiglia di passata di pomodoro. Poi condisco con sale e molto basilico fresco, e invece del parmigiano, per chi la gradisce, la ricotta salata grattugiata grande.
Da bere: Nebbiolo
Come dolci, ho delle pessime intenzioni. 😉
Siccome non sono affatto brava a cucinare dolci, ho pensato di prendere dei biscotti al cioccolato e farcirli con della panna. Ma pure con della Nutella. E magari sopra ci spargo dello zucchero al velo, così nessuno si accorge che non li ho fatti io. Coincidenza? Non credo!! 😀
Vai, ti seguo a ruota! Calibro per 4 però 😉 poi mi devi spiegare una cosa….ma perchè io (come te se ho capito bene), che cucino bene, oserei dire – davvero bene – il resto delle pietanze sono negata per i dolci? Ecco, questo cruccio me lo porterò nella tomba. Vabbuò, biscotti con la panna, nutella e poche pretese
Io sono negatissima perché cucino ‘ad occhio’: sono una frana nelle ricette pesate (e i dolci richiedono precisione) e poi nelle ricette che richiedono pazienza. Sai, se vuoi fare un piatto di pasta puoi fare come un alchimista: ci metti un po’ di quello, un po’ di quell’altro, e comunque viene. In un dolce non puoi inventare, se non hai davvero la forza della tecnica dalla tua parte.
Infatti io alla fine faccio solo crostate o dolci da comporre, tipo che metto insieme ingredienti già pronti e via 😀
Ecco, è la risposta. Io sono un alchimista (lo ero anche nella vita, ho lavorato per anni come perito chimico) e faccio proprio come te, le mie migliori ricette sono “inventate” con quello che ho nel frigo. E’ vero, i dolci per inventarli devi saperli fare. E ho pochissima pazienza in cucina, l’idea di montare le chiare d’uovo e di grattugiare la scorza del limone mi fa accapponare la pelle. Brava, è proprio così. Oooohhh adesso so cosa rispondere ai miei bambini quando mi dicono che non sono una mamma come le altre
Ieri per cercare una foto in particolare guardavo l’archivio foto di due o tre anni fa, e vedendo le foto delle ricette mi dicevo: ma che cavolo era quello? Avrei pure voluto riutilizzare le foto, ma sai che non mi ricordavo le ricette? Sempre a conferma che siamo un po’ maghe, andiamo a sentimento, noi! 😉
Infatti… io faccio la cucina psicosomatica
Psycochef!!!
Per dire… ho un’amica bravissima che fa cake design…quando mi dice che per quel dolce ci ha messo tipo otto ore sento un brivido scorrere lungo la schiena…
No ma io in otto ore faccio un menù salato per un pranzo di nozze per 357 persone!! ahhaaa 😀
Quel dolce era il castello di Rapunzel, aveva costruito tutti i mattoncini della torre e del tetto, uno per uno. Avessi visto come aveva fatto Rapunzel, io mi rifiutai di mangiarla, mi sentivo una cannibale, altro che vegana! 😕
RIDO 😀
Io, invece,vorrei festeggiare una volta tanto da sola con mio Marito,ma ancora non e possibile.aspettero che i figli siano grandi…..noi intanto saremo vecchietti.ma chi se ne frega….
Quindi,pensavo di organizzare una serata cinema a casa,con toast e popcorn.(sto aspettando la nuova lavastoviglie;-)).un cartone divertente,Cattivissimo me e via serata in allegria.giusto,poi due candele,cuoricini qua e la e immancabili i cioccolatini…..
Io festeggerei anche solo per la lavastoviglie: grande aiuto!! 😉