Le posizioni per allattare al seno
Pubblicato il 11 Dicembre 2014 da Mamma Felice • Ultima revisione: 26 Giugno 2015
Nelle prime settimane di vita del bambino, quando l’allattamento al seno è nella sua fase più delicata, una posizione corretta di mamma e bambino può aiutare moltissimo nell’avviare l’allattamento al seno. Innanzi tutto può evitare alla mamma di provare dolore nell’atto di allattare, e anche prevenire l’insorgenza di ragadi e mastiti. E ovviamente è utile al bambino, poiché gli permette di poppare con il giusto vigore – e di conseguenza consente di stimolare ulteriormente l’allattamento naturale.
Ci va un po’ di allenamento, sì. Del resto mamma e bambino si sono appena ‘conosciuti’, e devono prendere un po’ ‘le misure’. La posizione ideale per allattare, infatti, è questione di chimica tra mamma e bambino, di predisposizione, e di piacere stesso: qual è la tua posizione ideale? Non ne esiste UNA uguale per tutte!
La mamma deve soprattutto sentirsi comoda e a suo agio, appoggiare bene la schiena e non provare dolore: per esempio è utile sostenere schiena e spalle con un cuscino (perfetto il cuscino da allattamento), e anche poggiare i piedi tenendoli leggermente rialzati, in modo da ottenere un angolo migliore per le gambe. Le braccia stesse possono essere sostenute con un cuscino o, di nuovo, il cuscino da allattamento.
Il bambino deve essere molto vicino alla mamma, abbastanza comodo da poter ciucciare al seno senza torcere la testa, e con bocca e naso rivolti verso il capezzolo. Il suo naso e il suo mento dovrebbero essere poggiati direttamente sul seno, il quale va sostenuto con una mano, in modo che la bocca del bimbo possa comprendere almeno un centimetro dell’intera areola.
Ho illustrato in modo molto artigianale le principali posizioni di allattamento: la posizione classica, tradizionale, con il bimbo in braccio; la posizione a rugby, quella orizzontale, su un fianco…
La mia preferita era la posizione ‘rugby’, e la vostra?
Indice dell'articolo
Posizione tradizionale
Con il bimbo su un braccio, e l’altra mano a sostegno del seno, il bambino si trova appoggiato sull’avambraccio della mamma, con testa, schiena e sederino alla stessa altezza, allineati.
La presa di transizione
Come la presa classica, ma con il bimbo sostenuto da un cuscino o dal cuscino da allattamento. Una mano della mamma sostiene la nuca del bambino, e l’altra sostiene il seno.
La posizione sottobraccio
Detta anche posizione a rugby, è utile per due motivi: permette di svuotare bene il seno durante la poppata e, in caso di cesareo, tiene il peso del bimbo lontano dalla ferita ancora dolorante. Il bimbo ha le gambe e i piedini sotto il braccio della mamma, le gambe allungate sul cuscino.
La posizione sdraiata
A letto, sul fianco, questa posizione è molto comoda per allattare durante la notte senza stancarsi troppo. Mamma e bambino sono sdraiati sul fianco, uno vicino all’altra, mentre la mamma regge la schiena del bimbo con un braccio, per tenerlo bene sul fianco.
Il cuscino da allattamento
Molto utile, per allattare al seno o anche artificialmente, è il cuscino da allattamento, che aiuta a sostenere il bimbo senza gravare sulla schiena e sulle braccia della mamma. E’ una posizione comoda e sicura, che offre molto benessere. Lo stesso cuscino può essere utilizzato per far dormire il bimbo nei suoi sonnellini, per tenerlo semi seduto mentre si guarda intorno, o per farlo giocare a terra con la dovuta protezione. E’ un ottimo sostegno anche per la mamma: come poggia schiena, come cuscino per leggere a letto, ecc…
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In collaborazione con Lactogal PLUS.
Un articolo molto utile per capire le tecniche di allattamento!
Grazie 🙂