Allattare quando si rientra al lavoro

Allattare in modo naturale quando si rientra al lavoro: si può fare!
Oggi scopriamo insieme se usare il tiralatte, come conservare il latte, fino a quando allattare… voi avete già le idee chiare in proposito?

A 6 mesi compiuti (anche a inizio settimo mese), si può iniziare ad introdurre il cibo attraverso lo svezzamento, pur non abbandonando del tutto il latte materno.

L’allattamento al seno può quindi continuare anche quando la mamma torna al lavoro; il latte materno può essere tirato con il tiralatte, e conservato:

• in frigo fino a 48-72 ore;
• in freezer fino a 3 mesi
• nel congelatore a pozzetto (-30 gradi) anche per 6 mesi o più.

Per rientrare al lavoro e continuare a offrire il latte materno, occorre un po’ di organizzazione: già qualche settimana prima del rientro in ufficio, occorrerà che la mamma inizi a tirarsi il latte per conservarlo, e fare così una piccola scorta.

Il latte materno contiene sempre i principi nutritivi giusti per il proprio bambino, anche quando il bambino cresce e necessita di principi nutritivi aggiuntivi: fino a 15-18 mesi l’allattamento al seno può essere complementare allo svezzamento e al cibo, inoltre aiuta il sistema immunitario e la relazione mamma-bambino (durante l’allattamento, la stimolazione tattile tra mamma e bambino stimola il sistema immunitario di quest’ultimo).

Ecco come fare: possiamo offrire latte materno a colazione,alla merenda del pomeriggio e per le poppate della cena e della fase notturna inizialmente.

Successivamente con l’introduzione di nuovi pasti o merende, piano piano il seno viene proposto sempre meno. Mentre pranzo e cena invece saranno i pasti principali, che seguono lo stile di svezzamento che abbiamo scelto in base allo stile alimentare familiare (svezzamento tradizionale o autosvezzamento), per le altre poppate la donna deciderà quanto e per quanto continuare ad allattare.

[A cura di Ilaria Orzi ostetrica della Casa Maternità La Via Lattea di Milano e associazione AIO]