I dieci passi per allattare al seno
Pubblicato il 7 Ottobre 2014 da Mamma Felice • Ultima revisione: 8 Ottobre 2014
L’UNICEF e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno redatto un testo che contiene 10 suggerimenti rivolti alle strutture sanitarie, con lo scopo di favorire l’allattamento al seno. Non è un mistero, infatti, che dopo il parto le donne restino sole di fronte all’allattamento al seno, che è sì naturale, ma è indubbiamente un momento delicatissimo per la donna: un momento in cui tante paure e fragilità possono disincentivare un allattamento naturale.
Abbiamo ricevuto questa assistenza in ospedale, quando abbiamo partorito?
Queste 10 misure da prendere in considerazione vanno rispettate per essere riconosciuti “Ospedale Amico dei Bambini”. Il vostro ospedale le ha rispettate?
Indice dell'articolo
I dieci passi per favorire l’allattamento al seno
1. Definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario
2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo
Nel mio caso, non sempre ho trovato ostetriche disponibili ad aiutarmi nei 3 giorni di ricovero ospedaliero, e nonostante io avessi letto molto in proposito, la teoria si è rivelata assai diversa dalla pratica. Ho avuto paura di non farcela, soprattutto la notte, quando la mia bimba aveva fame e io non ero ancora in grado di scendere dal letto o sollevarla, a causa del cesareo d’urgenza. Avrei voluto che nel protocollo sanitario ci fosse una mezzora di formazione (possiamo chiamarla così? stanza per stanza, dedicata a tutte le donne che hanno appena partorito.
3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’allattamento al seno
Informazione che, mi sento di dire, arriva puntuale. Non solo attraverso i ginecologi, ma anche attraverso le ostetriche, soprattutto nel corso pre parto. per non parlare dei blog: da anni in Rete – per fortuna – si parla dei benefici dell’allattamento al seno, che non sono messi in discussione.
4. Aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno già mezz’ora dopo il parto
5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati
A me questo è mancato, ma la maggior parte delle mie amiche, che ha partorito naturalmente, ha potuto subito attaccare il bambino al seno: mi sembra che in questo momento storico la sensibilità su questo tema sia aumentata di molto. Lo pensate anche voi?
6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica
7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre ( rooming-in ), in modo che trascorrano insieme ventiquattr’ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale
Il rooming in può essere stressante, per chi ha appena partorito: penso che questo debba essere una scelta della donna. Riposare qualche ora fa un gran bene, posto il fatto che sono totalmente d’accordo a non somministrare nulla al neonato, ma solo latte materno. Tante mamme, quando ho partorito, sono rimaste sole di notte: io no, ho avuto prima mia mamma e poi Nestore, accanto, nelle mie due notti in ospedale. Secondo me avere qualcuno accanto è una benedizione: in questo modo si può praticare il rooming in in una situazione di minor stress. Cosa ne pensate?
8. Incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento
9. Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento
10. Favorire la creazione di gruppi di sostegno alla pratica dell’allattamento al seno, in modo che le madri vi si possano rivolgere dopo essere state dimesse dall’ospedale o dalla clinica.
E’ stato difficile per voi ricevere sostegno post parto, sull’allattamento al seno? Qual è la vostra storia di allattamento?
Link di approfondimento:
– Unicef Italia.