Lavoretti per i Mondiali di Calcio
Pubblicato il 20 Giugno 2014 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Aprile 2015
Stasera una nuova partita dell‘Italia ai Mondiali 2014 in Brasile: può essere l’occasione per fare qualche lavoretto con i bambini, ma anche per parlare di temi seri. Sarà che io il Brasile ce l’ho nel cuore, sarà che penso sempre a Dionisio, il bimbo a cui offriamo ancora sostegno a distanza, sarà che sto anche diventando vecchia: ho dei pensieri.
Pensieri legati sempre più a cose giuste o sbagliate della mia vita. A scelte da prendere anche se non cambiano il Mondo.
Come quando ho ‘boicottato‘ i Giochi Invernali della Russia perché ‘protestavo’ contro le persecuzioni verso le famiglie omosessuali; così sto facendo anche quest’anno, verso i Mondiali: non li guardo perché non sono d’accordo con le scelte fatte da Governo Brasiliano; sono stati spesi troppi soldi, più di ogni altro Mondiale di Calcio, togliendo denaro importante a scuole, politiche sociali e infrastrutture, davvero necessarie in un Paese dove la popolazione muore di stenti, e i bambini non hanno nemmeno accesso all’istruzione.
Insomma: un dilemma morale. Niente di più di questo, lo so, perché il fatto che io guardi o non guardi i Mondiali di Calcio non cambierà in nessun modo la situazione in Brasile. Per questo rido da sola a chiamare il mio un ‘boicottaggio‘, visto che è totalmente inutile, ai fini del mio obiettivo. E nonostante la certezza di essere ininfluente nel corso degli eventi, non riesco lo stesso a lasciarmi andare: mi sento in colpa. Mi sento in colpa perché adesso che sono un po’ vecchia mi sono ammalata di moralità, e vi assicuro che a volte è proprio noioso avere un grillo parlante nella propria coscienza, che ti spinge a fare qualcosa che DEVI fare e basta. Proprio a me che ho sempre adorato i Mondiali di Calcio, seguendoli da quando son piccola, entusiasmandomi per le partite…
Questa per me è stata e sarà una bella sfida educativa e personale: non ho rinunciato a fare alcuni lavoretti per i Mondiali di Calcio, con Dafne, e non ho rinunciato a parlarne: ho capito che l’unica cosa che posso fare per cambiare davvero il Mondo, è prima di tutto cambiare me stessa, e poi educare mia figlia a certi valori. Parlarle, spiegarle le ingiustizie del mondo, raccontarle quello che penso di sapere, trasmetterle i valori in cui credo, ma soprattutto trasmetterle alcuni valori morali che ritengo giusti.
Sono felice che lei possa divertirsi a guardare i Mondiali di Calcio come mi sono divertita io alla sua età: ha sei anni, è giusto che se li goda, se le piacciono. Nello stesso tempo però io ho potuto cogliere l’occasione dei Mondiali per parlarle ancora di Dionisio e dei motivi che mi hanno spinto a prendere le mie decisioni.
E’ una bella sfida. Mostrarle che ci sono alcune cose che alla sua mamma creano dispiacere, parlarle dei miei dilemmi morali, scoprirmi a tal punto da farle cogliere la dicotomia tra chi sono e chi vorrei essere. Penso che questa mia debolezza, al momento, sia più educativa di ogni virtuoso insegnamento studiato a tavolino.
Sostengo lo sport. Mi diverte, lo trovo bello ed emozionante, lo trovo pulito.
Non sostengo la sofferenza umana e le ingiustizie.
Ci siamo divertiremo a replicare alcuni dei lavoretti che ho condiviso in questi giorni con UHU e alcune amiche blogger.
Ci sono: il tamburello di Alessia Scrap&Craft, il tabellone delle partite di Federica MammaMoglieDonna, le manine clap-clap di MamiChipsCrafts, le nacchere/maracas di Elisabetta BimBumBeta.
Ogni lavoretto è lo spunto non solo per divertirsi a creare qualche nuovo gioco, ma soprattutto per parlare di certi temi delicati, riconoscendo nei bambini un’intelligenza importante, e una loro ‘eleganza’ morale, che anche noi dovremmo riuscire a mantenere intatta con gli anni.
Non so cosa ne pensiate voi: se troviate i miei discorsi insensati, o se abbiate fatto gli stessi miei pensieri.
In ogni caso mi auguro che la vita ci riservi sempre un gentile divertimento, rispettoso di tutti. Ma forse siamo noi, per primi, a dover creare un divertimento pulito in tutti gli ambiti della nostra vita.
Io non lo so. Speriamo che vinca l’Italia. Speriamo che vinca un po’ anche il Brasile.
Speriamo che ci resti sempre la voglia di giocare, ma anche di pensare.
ma che belle idee. soprattutto semplici. e….forza italia
Quello che poni è lo stesso dubbio che abbiamo avuto io e maritino riguardo le assurdità che questo mondiale ha portato con sè. E ne abbiamo parlato in tavola a cena pochi giorni fa, raccontandoci (tutti assieme, figli compresi) le cose che ognuno di noi aveva letto in giro.
Ci rimane quel senso di impotenza, di inutilità di cui parli tu.
Oggi i pargoli hanno tifato Italia, io ho tenuto a bada uno scatenato cinquenne facendogli infilzare verdura e frutta tricolori 😉 … l’emozione che loro si vivono è troppo bella, per essere sciupata.
Rimane l’assurdità. Ancora non capisco perché si sia deciso di andare avanti con tutto il baraccone: perché il Mondo è così indifferente?
Non lo so. Ma è molto triste…