Senet: il gioco da tavolo più antico del mondo
Pubblicato il 22 Maggio 2014 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Aprile 2015
Sappiamo tutti che il popolo degli antichi Egizi amava talmente tanto la vita da desiderare che anche l’aldilà assomigliasse al mondo dei vivi! È proprio per questo motivo che trascorrevano la maggior parte del loro tempo nella preparazione del fatidico giorno. Non a caso avevano inventato una quantità di giochi da fare in casa, che sono stati ritrovati in molte tombe quali doni funerari. In questo modo, l’anima del morto poteva passare il tempo lietamente anche nella sua nuova vita.
Il più antico gioco da tavolo rinvenuto è il Senet, che significa “passaggio”.
Gli egizi credevano che le sorti del defunto dopo la morte fossero legate al risultato di una partita di Senet giocata fra loro e il Destino. Per questo motivo il Senet conteneva raffigurazioni ispirate al libro dei morti e, durante la partita, il giocatore doveva, oltre che cercare di sconfiggere l’avversario, recitare le formule religiose contenute nel libro. Il Senet diventava così anche uno strumento di studio e di memorizzazione del testo sacro.
OPERE LIRICHE ATTRAVERSO PERCORSI DIDATTICI
Lo scorso inverno ho assistito alla preparazione di mio figlio alla visione della sua prima opera lirica. Ebbene sì, anche io ero perplessa, soprattutto perché non avrei mai immaginato che a 6 anni si potesse comprendere e addirittura partecipare attivamente ad un progetto così bello e complesso.
Attraverso un percorso didattico (al quale ogni scuola dell’obbligo ha la possibilità di aderire) è possibile avvicinare i bambini e i ragazzi alla conoscenza di un grande patrimonio artistico della cultura italiana ed europea, l’opera lirica.
Mediante lo studio di discipline artistiche quali musica, canto e teatro Simone è riuscito a partecipare all’Aida, Amore e Coraggio di Giuseppe Verdi. Ascoltare da un bimbo di prima elementare il racconto di quei 75 minuti è stato davvero emozionante. Mi ha fatto rivivere, minuto per minuto, l’entusiasmo che ha provato nel cantare dalla platea alcune pagine dell’opera eseguendo semplici movimenti appresi nei mesi precedenti la rappresentazione.
Grazie a questo progetto ho scoperto che il Senet era il passatempo preferito dal Faraone Tutankhamun ma soprattutto ho appreso curiosità e abitudini di questo antico popolo egiziano prima sconosciute.
E allora che ne dite di entrare nel vivo di questo gioco? Vediamo cosa serve: una scacchiera di trenta caselle, 3 file da 10, su cui ciascuno dei due giocatori dispone le proprie pedine; 5 pedine bianche e 5 pedine nere; 1 dado. Scopo del gioco: far uscire tutte le proprie pedine dalla scacchiera. Lo svolgimento del gioco è stato raccontato alla perfezione su Wikipedia.
Adesso che abbiamo tutto l’occorrente inizia la sfida! Avete scelto il vostro avversario?
Post a cura di Emmedibi Design.
Personalmente sono una grande appassionata di giochi cosiddetti “da tavolo”, sia che siano da fare in molti che sfidando un solo avversario.
Qualche tempo fa, grazie ad una manifestazione, ho conosciuto WARI, un gioco molto conosciuto in Africa, semplice ma accattivante, incentrato sul concetto di “semina” tant’è che la plancia di gioco è formata da buchi e le pedine sono semi. Qui le regole del gioco (http://it.wikipedia.org/wiki/Wari).
La bellezza di questo gioco risiede anche nel fatto che con un po’ di fantasia è possibile ricrearlo in casa con i propri figli, o meglio ancora in giardino o, perchè no?, diventare una alternativa in spiaggia durante le prossime vacanze!
Adesso voglio un rubrica con i giochi “dal mondo”. 😀