Come amare se stessi
Pubblicato il 20 Gennaio 2014 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Dobbiamo assolutamente iniziare a fare qualcosa per noi stessi. Qualcosa che ci faccia felici.
Non parlo di scalare le montagne, ma di dedicare un po’ di tempo anche a noi, alla nostra crescita personale, al nostro benessere, e perché no, anche alla nostra vanità.
Potremmo iniziare qualcosa di nuovo, coltivare una nostra passione. Dedicare un momento esclusivo a noi stessi.
Dipingere, scrivere, fare lavoretti, cucinare… fare qualcosa che produca BELLEZZA.
Perché la vita è fatta anche di bellezza, oltre che di quotidiano. E se noi pensiamo solo e sempre alla quotidianità, ai problemi da risolvere, ci precludiamo il diritto di essere felici qui e ora.
Ci si può prendere cura di se stessi fantasticando sul futuro, facendo progetti immaginari sulla nostra vita, su come potremmo cambiare e come potremmo migliorarci.
Ci si può prendere cura di se stessi anche coccolando i propri sogni.
Fantasticare sul futuro, sognare ad occhi aperti, sfogliare una rivista e incollare i ritagli di giornale su un quaderno, per appuntarsi le cose belle che vediamo.
La vita scorre veloce, ed è un attimo perdere il momento, perdersi nei giorni, perdere la strada, perdere la coscienza di sé. E’ un attimo velocissimo.
Tornare in noi stessi.
Torniamo a noi: punto di partenza e di cammino. Punto fermo, solida roccia, certezza incrollabile.
Torniamo a noi per essere migliori.
Cosa facciamo per amare noi stessi?
Dopo 8 anni ha iniziato a scocciarmi essere la “mamma di…”. Io sono Valentina. A prescindere dal numero di figli e dal mio essere sposata con.
Dopo 8 anni di totale annullamento della mia persona, ho iniziato a ribellarmi. Io non sono trasparente. Utile e trasparente è una bella contraddizione, no?
Ma il mio impedimento più grosso sono io. Attenzione. Sono arrivata a sentirmi in colpa per un vestito in più o per una cena con le amiche e uscire da questo circolo vizioso non è banale. E’ un cammino lento ma come tutte le cose lente alla fine portano più risultati. Mi sono imposta di vestirmi bene in ufficio, mi obbligo a mettermi il profumo anche se sto facendo tardi e rischio che la campanella di scuola sia suonata. Sono riuscita a farmi una cenetta al cinese con la mia migliore amica. Faccio nuoto libero quando porto i bambini in piscina vincendo la mia atavica pigrizia. Ma fisicamente sto meglio e mi vedo meglio e ne vale troppo la pena. Piccolissime cose ma che determinano un cambiamento e mi danno fiducia che un giorno riuscirò a tornare a cantare in un gruppo e a cambiare tante altre cose che adesso mi fanno male. La bellezza ci salverà, vero Barbara?
Ti ammiro.
Hai praticamente sintetizzato alla perfezione quello che vorrei. E come te, anche io sono un grande ostacolo per me stessa.
La bellezza salva sempre, sotto qualunque forma. Solo che a volte ci dimentichiamo di farne parte.
Oh Grazia! Sei una persona carissima x me non merito queste parole così belle!
Non ho mai pensato di fare parte della Bellezza ma hai ragione tu. Pensa a quanto ci fa bene stare qui. Ti voglio bene!<3
Che cara che sei Valentina.
Sai da un po ho la pelle che fa schifo, mi dicono asfittica (ma non ho ancora visto un dermatologo), mi vedo di colpo piu’ vecchia (sono 37 a febbraio), gli esami del sangue che devo fare giacciono li da mesi, sempre stanca. Se parlo con me stessa un po’ mi assolvo: ormai sono cinque anni che 3-4 volte all’anno andiamo avanti e indietro con l’ospedale di Roma. Prima la bimba ora entrambi i nani. E mi assolvo un po’ perche’ e’ vero. Sono stanca.
Pero’ l’altra parte di me, quella che forse tiene ancora alla mia persona, mi urla “esisti anche tu, ci sei anche tu” e forse un po’ di breccia la sta facendo nella mia zucca vuota.
Non e’ per dimagrire, semmai ho il problema opposto.
E’ che non capisco perche’ il tempo per me mi sembra quasi uno spreco. Trovo sempre che qualcos’altro sia piu’ utile. Non sono martire, eh! Faccio tutto da sola, me la suono e me la canto. Nessuno mi “obbliga”. Pero’ io questa parte di me non la capisco. E’ come se fossi troppo pigra per essere felice. O forse e’ vero come dice Barbara, che per esserlo ci vuole coraggio, perche’ quando decidi le cose cambiano.
Pero’…pero’ ho qualcosa che mi frulla…un visual board per me, tornare a correre come facevo un tempo, scrivere quei racconti per bambini che ho in nuce da anni.
Una cosa la sento,pero’, in questo guazzabuglio ed inizia ad essere forte, chiara, limpida.
Voglio essere e sentirmi libera.
Da cosa?
Forse soprattutto dalle gabbie che io stessa mi sono costruita.
Grazie per le tue bellissime parole e…continua a volerti bene. Sei BELLA. E si sente.
Tu non sai che io sono una gran piagnona. Mio marito mi dice sempre che si è innamorato dei miei occhi perennemente lucidi. Mi commuovo per tante cose, e quando leggo le storie di donne come me frigno come un neonato. Anche adesso, sai?
Tu sei BELLA. Ma bella, bella. Anzi come dico alla mia bambina: BBB! Che vuole dire BELLA, BRAVA E BUONA.
Abbiamo storie tanto simili. Anche io sono stanca. Ma la stanchezza è soprattutto psicologica, perchè ho combattuto tante battaglie che erano già perse in partenza. E mi hanno cresciuta con un maledetto senso del dovere tipicamente femminile che prevede il sacrificare la propria persona per gli altri. Sempre e comunque. Niente di più sbagliato. Ma sapessi quanto c’ho messo a capirlo e ancora faccio tanta fatica a concedermi qualcosa. Piano, piano, con tanti compromessi con la parte di me che ancora non si vuole bene. Io non mi sento libera, per niente. Perchè ho dentro dei dolori così forti che mi tirano i capelli. Il mio obbiettivo è essere felice NONOSTANTE quei dolori. Intanto ho cambiato taglio (corti a pazza furiosa!!!!). Io sono alta un metro e un cactus e ho un bellissimo 41 e mezzo di piede…vogliamo fare a cambio ????
Anche ora e’ come se le tue parole fossero sgorgate da me.
Che strana sensazione.
I sensi di colpa, del dovere, le situazioni perse…tutto molto familiare, fin troppo.
Annaspare cercando di scrollarsi di dosso i tentacoli…pure.
E anche il taglio corto…siamo sorelle!
Solo che a te e’ toccata la pagliuzza piu’ lunga santo cielo! 😀
41,5????? Mi sento male. Io 34, 35’al massimo.
Se mi dici anche che sei di Torino ti vengo a suonare il campanello al grido di
“BBB…bella al cubo scendi!”
L
Sono una toscanaccia di Arezzo x la precisione. Mi vieni a trovare? É una Firenze in piccolo ne vale la pena!
Attenta che non venga io a suonarti il campanello,magari faccio un salto anche a Mappano!
Io invece non piango MAI.
Neanche con una sprangata sui denti.
Ma ieri…e qui faccio outing di brutto…ho singhiozzato su Dumbo. La parte in cui mamma Dumbo lo culla dalla gabbia e gli canta la ninna nanna.
Ma si puo’???
Chiamate la neuro. :argh:
Oddio beata te! Io sempre ‘ste lagne!
Io posso piangere pure per una puntata di Peppa Pig consolati
Uè, che cosa abbiamo contro quelle GGGIOVANI di 37 anni come me? 😉
Nulla.
Siamo giovani…APPUNTO.
😯
Ue ue ue ! Classe 1976 una creatura sono! Di spirito di sicuro
Arezzo???allora ti giuro amore eterno. Io AMO la Toscana, l’inflessione della parlata, il cibo, tutto. E ho un ricordo bellissimo di Arezzo, poi. Se mai tornero’ ci puoi contare che vengo a trovarti.
Ho un bimbo a scuola che e’ di vicino Firenze e quando mi dice ” maestra io pigio la matita, ma e’ un po’ ciancicata” a stento mi trattengo dallo sbaciucchiarlo.
😯
Ciancicata si dice anche noi !!!! Sì, l’inflessione più o meno è quella
1.78????
😯
Vicine sembreremmo l’articolo IL.
1.52.
My husband says “un metro e una banana!”
😀
Vale, io ho fatto più o meno il tuo stesso percorso (sport escluso). Ho scelto, senza più sensi di colpa, di essere me stessa prima di tutto, e poi il mio ruolo. Non sono ‘la mamma di’ o ‘la moglie di’, ma sono prima me stessa.
Non hai idea della fatica di fare quel nuoto. E son 40 minuti eh? Mica penserai che faccio i chilometri!
Ma mettermi il costume, l’impatto con l’acqua che chiamarla tiepida è farle un complimento, doccia con entrambi i figlioli che è una tortura, asciugali, asciugati, il borsone, i costumi bagnati….oooohhhhhh…Ma è l’unico sport che posso fare (1,78 m di altezza non porta solo benefici ) e di salute sto meglio. Ogni volta mi dico che potrei saltare e ogni volta mi ridico che è per ME.
Io appena torna un po’ il sole ho deciso di andare a piedi. Ma non farmi mettere in costume, non sono ancora pronta. :oink:
Ok ti do ‘ un otto mesi . Ad agosto andiamo a fare le pin up a Ibiza
Incredibilmente mi ero persa.
Mamma di qualcuno, moglie di qualcuno, dipendente di qualcuno (lavoro), sorella, figlia… e io?
Il mio blog mi ha fatta tornare in me. Nelle mie scarpe. Nella mia testa, nel mio cuore. Perché lì si vede, se sono io oppure solo mamma, moglie, e chissà cos’altro. Lo sento io, che sono tornata. E, anche questa volta, devo ammettere che questo posto felice ha fatto molto nel farmi capire dove stavo andando
Io ho creato una visual board, un grande pannello di carta su cui ho incollato tante immagini e scritte, prese dalle riviste, che mi piacciono, che mi ispirano, che mi emozionano e che fanno suonare le corde del mio cuore, per focalizzare meglio i miei sogni e capire chi voglio essere davvero. L’ho appeso davanti al mio letto così è la prima cosa che vedo la mattina quando mi sveglio e l’ultima prima di andare a dormire. Voglio iniziare a prendermi cura dei miei desideri e delle mie aspirazioni più profonde. Se vuoi dargli un’occhiata è qui: http://podereargo.wordpress.com/2014/01/14/creare-una-visual-board-per-focalizzare-i-nostri-obiettivi/
Che bella idea, mi emoziona e spaventa…
Perche se so che una cosa è importante non riesco a partire?!?
bella idea. io le segnavo in un diario. ma averle a vista e’ moltp
o meglio.
Brava!!!
Io ADORO le visual board. Prometto che presto ne farò una da appendere in ufficio.
Poi ce la farai vedere, vero ??
E ti ritrovo qui, Beatrice. Ok, è proprio un segno… 🙂
(p.s.: la mia visual board è già in lavorazione… )
Grazie Beatrice.
Mi hai dato una bella idea da mettere in pratica.
Mi piace tanto!
Prego, sono contenta ti piaccia 😆
Non conoscevo le visual board…Grazie!!!
anche io sto tentnado di esprimere me stessa, il mio mondo, realizzando i miei sogni. affrancandomi dai soliti stereotipi – etichette…
Ma che bella questa esortazione: amare se stessi è tornare in sé.
Avendo due bimbe nate a soli quattordici mesi di distanza ho avuto la sensazione di vivere in apnea per due anni. Non sapevo nemmeno più come mi chiamavo, quasi non notavo come mi vestivo.
Quando hanno iniziato ad andare all’asilo il lavoro fuori casa e quello in casa colmavano il tempo a disposizione… Passavano le giornate e non avevo nemmeno il tempo di chiedermi chi ero…
Ora me lo chiedo:) ho del tempo per me, e mi sembra di volare. Ho ripreso contatto con la mia vecchia passione, la scrittura creativa. All’inizio sembravo incepparmi ad ogni riga, ma non ho desistito. Marito e figlie mi guardavano con curiosità (più il primo che le seconde) ma hanno deciso di farmi il tifo.
E scrivendo mi sono ritrovata ragazza, poi giovane adulta piena di emozioni, sogni, sensazioni, voglia di fare. E sto ritornando in me, sentendomi unica, quasi divina.
Non importa quello che fai, importa come ti senti mentre lo fai.
Grazie di Cuore, un abbraccio a tutte 😉
Simona
Ma che cosa bella, Simona. Per me che in fondo anche a me la scrittura è riuscita a salvarmi, è una cosa bellissima.
Sei una telepatica! Stavo pubblicando un post, ma ho aggiunto una piccola citazione al tuo articolo. Ecco, appunto io cerco di esprimermi per essere felice. Smak!!!
Grazie!!
Ciao a tutte!
Figlia, moglie, amica, madre… anche io mi sono persa e centrifugata nei ruoli, addossandomi (o facendomi caricare)la pesantezza della responsabilità di scegliere e fare sempre il meglio per gli altri, mettendo sempre tutto davanti a me stessa. Credetemi non è desiderio di accaparramento, di egocentrismo; a volte mi piacerebbe allentare la presa e liberarmi da tante incombenze. Anche mentalmente tutto rimane occupato, bisognerebbe resettarsi e ripulire l’hard disk, un po’ come si fa con i pc, oppure un bel control alt canc prima che la mente vada in tilt.
Pensare a me stessa… bello!Il sogno più grande a cui ho pensato sarebbe pubblicare una favola per bimbi, magari anche illustrata da me. A volte lo dico a mio marito che riesce sempre furbescamente a ritagliarsi spazi solo per se stesso:”adesso tocca a me dedicarmi a qualcosa che mi faccia felice, un hobby, anche solo un’ora per sbragarmi sul divano e leggere un buon romanzo o iniziare un lavoretto creativo che avevo in cantiere da tempo”… poi però gli impegni di lavoro (si accavallano sempre)le improvvise malattie del piccolino(2 anni e mezzo e siamo alla fase open day per la scelta della scuola d’infanzia!), i miei cedimenti strutturali e puff… tutto si volatilizza e assieme ai piccoli progetti, anche la mia serenità!
Aggiungerei che a volte si hanno dei percorsi lavorativi che non danno certo sicurezza (adesso sono a tempo determinato nell’azienda sanitaria della mia città e fra qualche mese potri essere di nuovo a spasso, difficile pensare anche solo ad un pomeriggio di shopping per gratificarsi un po’ dopo tanto lavoro, ma non vorrei sembrare troppo frivola, io non mi trucco neanche!)
Vi stimo e vi ammiro tentissimo se voi ci riuscite, io sono ancora alla linea di partenza di questa corsa contro il tempo che è la vita.
Magari, una parolina di conforto farebbe bene!
sappi che non sei da sola. siamo un po’ tutte nella stessa barca, chi piu chi meno. anche io solo ora, dopo quasi cinque anni, comincio nuovamente ad avere un IO che, seppure a spizzichi e bocconi, riesco a coccolare di tanto in tanto come ho scritto nel mio blog nel post sull’arte di prendersi cura di se’ stessa.
Si si, ha ragione Angela. Non sei sola per niente! Tutte pigrone, stanchissime, preoccupate, indaffarate, etc etc.
Ma ce la puoi fare!!!
Conta su di noi per un pizzico di incoraggiamento.
Se noi stesse riusciamo ad amarci, riusciremo anche a farci amare. E’ un assunto vecchio come il mondo ma sempre valido ed attuale.
Io mi amo sognando, fantasticando. E anche cercando pian piano di dare vita ai miei sogni.
Per quanto riguarda essere la mamma di, la figlia di, ecc.. bhè per superare questo mi sto facendo aiutare. Non ho nessun problema a dirlo perchè prima di tutto voglio essere IO e mi sono convinta che ogni mezzo è buono per raggiungere lo scopo.
Forza, un grande incoraggiamento a tutte. Ce la farete. Ce la faremo!
Sono d’accordo! Io l’ho sperimentato davvero su me stessa: finché mi sono odiata, ero sempre sola. Quando ho iniziato a volermi bene, ho trovato l’amore della mia vita, un lavoro, gli amici, una figlia…
Un motivo ci sarà?
Io mi amo continuando a programmare viaggi, nonostante la crisi (sono viaggi low cost, eh?!) e la fatica di avere un 1enne come compagno di viaggio (fatica, tra l’altro, bilanciata da grandi soddisfazioni). Mi sono sentita dire spesso che le fughe non servono a niente, ma io adoro avere un sogno da coltivare. Amo la mia routine proprio perché ogni tanto la posso spezzare. E poi viaggiare mi rende migliore. Più tollerante, più semplice. Più open-minded. Nonostante i sensi di colpa per l’impatto ambientale, che cerco comunque di ridurre il più possibile, io a questo atto d’amore verso me stessa non rinuncio.
Stai facendo un regalo di bellezza a te e a tuo figlio.
Io ho deciso che per amare me stessa e non perdermi potevo permettermi di fare progetti e di sognare. Ho fatto una lista di progetti/buoni propositi da realizzare e di sogni da trasformare in realtà e piano piano ci sto riuscendo.
Ho, però, smesso di cadere nella tristezza e nell’ansia se non arrivano i risultati desiderati e ho iniziato a godermi tutto quello che riesco a conquistare….come il tempo per leggere questo bellissimo post su mamma felice.
Amare me stessa.
Seguiamo sempre la stessa linea io e te, Barbara, e magari per un periodo ci perdiamo apparentemente di vista ma poi i fatti dimostrano che siamo vicine… di cuore!
Leggo le storie delle altre donne qui sopra – donne, non mamme, mogli, ecc – e penso a me. Che compiuti i quaranta ho finalmente soddisfatto la mia antica curiosità di bimbetta: “ma davvero la gente a quarant’anni va in crisi? e che donne sono quelle di quarant’anni? cosa fanno? cosa vogliono?”
Ecco. Ho cominciato a farmi domande e darmi risposte. Una alla volta, pole-pole come mio solito. Il bello è che le risposte arrivano.
E danno luce. 🙂
Ma quanto bello è e quanta carica dà leggere queste cose…io leggo tutto,tutti i commenti e tutte le risposte perchè in ognuna di quelle frasi si trova sempre qualcosa in cui poter rispecchiarsi e riflettere…
e quanto mi rispecchio….
anche io devo ritrovare me stessa,la mia strada e capire,cosa più difficile di tutte,quali sono i miei sogni da inseguire per sentirmi felice e “bella”…una persona a sè stante che pensa,si emoziona si arrabbia con la propia testa.
Se il mio fisico non mi avesse mandato dei segnali di out out forse sarei ancora presa dalle mille incombenze che abbiamo tutti noi,di corsa,apparentemente felice dietro una maschera di mamma moglie e figlia fortunata. Ma gli altri cosa sanno veramente di me?e io mi sono mai ascoltata?
Ora ho deciso di farlo!Comincio ora e non devo tornare indietro,con coraggio e costanza
mando un saluto e un abbraccio a tutte voi che sento già amiche e che spero mi potrete accogliere a braccia aperte perchè ne ho proprio tanto bisogno!