Educazione alimentare per prevenire l’obesità dei bambini
Pubblicato il 5 Dicembre 2013 da paroladilaura • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Quello dell’obesità dei bambini è un problema sociale recente: fino a qualche decennio fa la dieta era così diversa da oggi, che i bambini obesi erano davvero un’eccezione.
Io riconosco di essere molto critica verso questo argomento, trovo inconcepibile che un genitore possa far diventare il proprio figlio obeso per una scorretta informazione: “Sta in carne, ha bisogno di crescere”; ecco la frase che ho sentito non so quante volte, ignorando che l’obesità nei bambini può portare a disturbi da adulti.
I nostri figli non sono capaci di autoregolarsi, loro si affidano a noi, quindi quelli che vanno educati ad una corretta alimentazione siamo noi genitori, ma come fare?
In fondo mangiare bene non è così difficile come può sembrare, ma richiede un impegno morale che riconosca che certe cose fanno meno bene di altre, e che certe alimenti vanno permessi solo in occasioni speciali come le feste o qualche giornata particolare.
Ovviamente anche l’attività fisica ha la sua importanza perché i bambini hanno bisogno di muoversi, e questo non vuol dire impegnare tutti i loro pomeriggi in sport e corsi, che se vissuti male possono anche stressare i bambini, ma basta anche andare al parco o scendere sotto casa con la bici o i pattini.
L’attività fisica deve essere percepita come una cosa naturale e non come un obbligo, un modo per divertirsi lasciando le giornate oziose e passate in casa a quando il tempo non permette di uscire.
Come educare i bambini ad una sana alimentazione
Ma vediamo nello specifico come educare i bambini ad una sana alimentazione.
Una colazione varia
La colazione più è varia e meglio è: iniziate a dare loro della frutta appena possibile, e scegliete sempre frutta diversa. Anche i succhi di frutta vanno bene, così come le centrifughe fresche.
Il porridge è una buona abitudine specialmente in inverno, e può essere arricchito con pezzetti di cioccolato, frutta secca e uvetta.
Verdure sempre, anche ‘nascoste’
Il verde per i bambini è spesso associato ad un gusto che non piace; per evitare scene da tragedia con bambini che non vogliono mangiare la bieta bollita, ricorrete agli impasti, polpette, crocchette e polpettoni permettono di mettere insieme pesce, carne insieme alle verdure e mascherarle un po’ 🙂
Legumi, le migliori proteine
I legumi non piacciono a molti bambini: passateli, fate una zuppa, fate crocchette, e magari iniziate con piccoli assaggi. Non aspettatevi che il piatto di pasta e fagioli venga svuotato: l’importante è abituarli all’assaggio e con il tempo magari non faranno più capricci.
Spuntini sani
Evitate i fuori pasto e, se proprio non ci riuscite, scegliete frutta e verdura come: spicchi di mele e carote, sedano, pomodorini, mandarini, pere o frutta di stagione. I bimbi mangiano, ma non spezzano troppo la fame e ne guadagnano in salute, con un bel pieno di vitamine e fibre.
Le merende devono essere varie, non troppo pesanti e cariche di grassi. Sono perfette le barrette con i cereali, facili da fare a casa, il pane casereccio con formaggio o pomodoro fresco e olio, una semplice torta.
Lasciamo le cose piene di cioccolato e creme alle feste o al pranzo della domenica. Evitate le bevande gassate: sono piene di zuccheri.
Sapori semplici
Abituiamo i bambini ai sapori semplici. Se fin da piccoli mangeranno in maniera sana, diventerà un’abitudine anche da adulti. Tutto ciò che è eccessivamente condito, fritto e salato, altera il gusto naturale dei cibi.
Aiuta molto evitare di proporre sempre gli stessi piatti, ed anche chiedere aiuto in cucina ai bambini stessi, magari per preparare gustosi involtini di verza da riempire come preferiscono. 😉
La noia porta a mangiare male gli adulti, così come i bambini.
Sono piccole e semplici regole, anche facili da seguire, e loro saranno anche più contenti quando si faranno le eccezioni!
Cosa ne pensate?
Che opinione avete al riguardo?
Concordo su tutto, con i bambini è importante come si presentano i cibi e la varietà. A volte basta inventare un nome ad un piatto per renderlo gradito: quando la mia prima bimba era piccola avevo inventato le bruschette di Trilli (pane con pomodoro e zucchine), oppure mille polpette diverse, magari preparate insieme, per far accettare i sapori a poco a poco.
E non è vero che i bimbi non mangiano verdure, certo non accettano tutto subito, ma basta provare a cucinare lo stesso alimento in modo diverso e magicamente diventa buonissimo…
Che forte questa idea di inventare i nomi dei piatti!
Anche io sono d’accordo con te, voglio anche sottolineare il fatto che spesso cadiamo nella tentazione di offrire ai nostri piccoli dei cibi non propriamente sani ed equilibrati per non dover sopportare storie, per non rendere il pasto una guerra. Onestamente, alla domanda di nonni e compagni che invitano i miei figli per un pranzo o una festa, alla domanda “c’è qualcosa che non mangia?” , rispondo sempre che lui/lei mangia tutto quello che io metto nel piatto. Magari non ci vanno pazzi, ma sono abituati a mangiare di tutto. Poi, chiaramente , la nonna eviterà di proporre peperoni o zuppa di ostriche (esagero!), ma è una sua scelta.
La salute dei nostri bimbi, viene sicuramente prima delle loro preferenze: non si può crescere sani a pizza, formaggio, affettati, hamburger e panini di ogni genere e forma!!
Da mamma in sovrappeso cerco di stare attentissima. Le regole ferree che rispetto sono queste: no alle bevande zuccherate (si possono consumare solo alle feste), se il bimbo non vuole mangiare non lo inseguo per la casa con la forchetta in mano ma mi fido del suo autocontrollo, leggo tutte le etichette prima di acquistare, una mela o un’altra frutta comunque va mangiata ogni giorno, c<rote crude sempre e comunque. Evito sempre di premiare o consolare il bimbo concedendogli qualcosa da mangiare. Mi arrabbio moltissimo se a scuola danno o concedono "schifezze" tipo la caramella prima del pisolino, la merendina e altre cose poco corrette dal punto di vista alimentare. Per la verdura carote a parte faccio molta fatica … anche mascherata ;(
Lo sai, anche io come te: da mamma in forte sovrappeso, per me è diventata una battaglia fortissima, che sento ogni giorno, per il bene di mia figlia.
Sai la cosa grave qual’è? Che abbiamo tutti contro… a partire dalle scuole! Nel vecchio asilo di mio figlio la mattina la colazione era quella che le mamme portavano quindi merendine, biscotti con margarina e olio di palma etc etc: La cosa più grave per me è che spesso le mamme magre di figli magri non essendo in sovrappeso pensano di potere mangiare tutto e di tutto. Difficile quindi far passare il giusto messaggio sulla nutrizione se, quando ti interfacci con gli amichetti, quelli mangiano di ogni. E i denti e relative carie? vogliamo parlarne? L’abitudine della caramella sotto il cuscino per far addormentare il bambino come la vedi? sono cose che esistono ancora e che basterebbe una noce o una albicocca disidratata a cambiare! Comunque parlarne è doveroso… di semino in semino, pian pianino…. Grazie a te e al tuo impegno
ciao a tutte!
Trovo molto vero quanto è stato detto; magari a volte serve solo rendere più accattivante l’aspetto o fare una trasformazione di consistenze (ad esempio la vellutata di piselli con crostini di pane al rosmarino risulta molto gradita a tutta la famiglia, compreso il piccolino di poco più di 2 anni)E poi le sane abitudini meglio testarle già da piccolini come per esempio la frutta a colazione-spuntino che è d’obbligo all’asilo nido.
Aprirei una piccola parentesi sui dolciumi tipo caramelle e cioccolate, che magari i nonni vogliono proporre ma sarebbe meglio ritardarne l’utilizzo (io mi sono impuntata con la suocera, visto che la cuginetta da quando ha un anno e mezzo mangia già caramelle, confetti cioccolata e salame e non mangia quasi nulla ai pasti principali! cattive abitudini….) Il mio non sa neanche cosa sono le caramelle e così non le chiede!
Voi che ne pensate? troppo restrittiva?
Ciao!
no per me non sei troppo restrittiva:
la mia bimba ha appena compiuto un anno, ma è da un po’ che dico a parenti e cugini che non voglio sentire parlare di caramelle almeno fino ai 7 anni!
saranno consentite solo quelle “inevitabili”, quelle date a scuola o alle feste, per intenderci.
ovviamente sono d’accordo anche per quanto riguarda cioccolato e salame
Anche io ho fatto come voi: prima dei due anni niente caramelle o dolcetti. Prima dei sei anni niente ‘cicles’, e solo una volta a settimana, dopo basket.
A colazione invece una barretta di cioccolato o una brioches le concedo sempre: non voglio nemmeno che cresca privandosi di tutto. Ma dopo la colazione è concessa solo la frutta, negli spuntini di scuola e nella merenda a casa.
Io direi invece che fai benissimo – certo una si sente una nazista ma tanto poi nonna/zia/papà/maestra le schifezze prima o poi gliele fanno assaggiare… A quel punto però le buone abitudini dovrebbero essere radicate e a quel punto un cioccolatino non è la fine del mondo.
Per ridere un attimo – l’altro giorno al banco del pronto del supermercato stavo acchiappando qualcosa al volo – per motivi vari doveva essere qualcosa di veloce e solo da scaldare, quindi ho preso un vassoietto di pasta al pesto. Poi però ho ricordato a Elisa (6 anni) che la sera eravamo fuori per una pizza quindi c’era da prendere qualcosa di verdura per pranzo. Lei si è letteralmente buttata sulla confezione di carotine-fagiolini-patate novelle lessi dicendo “prendiamo questi che mi piacciono tanto” – la faccia del commesso è stata impagabile – si è pure girato per guardarla bene… forse non ha mai sentito una bambina che ama la verdura!!
Noi abbiamo la regola che Dafne deve scegliere 5 verdure che le piacciono, una per ogni sera, e almeno assaggiarle. Poi sabato e domenica non insisto, ma in settimana sì: verdura sì.
Quando mi sono sposata, io ero abituata a mangiare tanta verdura, mio marito per niente e ho dovuto ri-educare anche lui con la nascita dei bambini. Dopo ben 30 anni ha ricominciato a mangiare spinaci. Io credo sia inutile pensare di abituare i bambini alla frutta e alla verdura se noi per primi non ne facciamo uso! Vedo spesso mie amiche che propinano piattate di verdura tipo bietole ai figli e loro non le toccano. Non solo: la varietà conta. Ho aderito a un progetto di una fattoria che ogni settimana mi prepara una cassetta di verdura di stagione per variare menu e basarlo su quella verdura. Se stava a me era insalata e pomodori tutti i giorni, che magari arrivavano dalla Spagna 😕 . Infatti qualche mese fa io che mi gloriavo che i miei bambini mangiavano tanta insalata ho trovato lo scoglio dei peperoni, per esempio. Se questa cosa l’avessi fatta prima…ma col senno di poi si sa. Comunque da quando facciamo così stiamo tutti e 4 meglio, non solo i bambini. E per le mamme in attesa, sin dalla pancia mangiate variato e gustoso, aglioso, cipolloso, aromoso che già gli passa in placenta e nello svezzamento fate sperimentare tanta frutta e verdura ai vostri bambini. Io li ho fatti “sporcare” tanto, mangiare con le mani per anni perchè il cibo, tutto, verdure comprese, diventino un’esperienza emozionale, non un atto meccanico. Poi se come il mio bimbo, ancora a 7 anni lo becco a infilarsi gli spaghetti in bocca penzolandoli dalle mani…nessuno è perfetto si correggerà anche questo.
Concordo con il consiglio di Valentina, per quanto riguarda di mangiare variato fin da quando si è in attesa…ma anche quando si allatta: non mi sono provata di nessuna verdura, compresi i famigerati carciofi..il mio grande è proprio una “bocca buona” e li apprezza tantissimo, come quasi tutte le verdure (le carote no…chissà perchè?!)Ma con la piccola è una battaglia: la regola è che si assaggia tutto e poi si decide se continuare, ma che fatica! Aggiungo che dissento dalla frase “I nostri figli non sono capaci di autoregolarsi”: se fin da piccolissimi li si lascia mangiare finchè sono sazi, senza fare grandi festeggiamenti quando hanno persino pulito il piatto, imparano di quanto cibo hanno bisogno e non esegereranno nemmeno quando saranno gradi…vedo mia nipote (10 anni) che non capisce quando è ora di smettere di mangiare finchè non vomita…una tristezza! :argh:
Oggi purtroppo le tentazioni sono tantissime (penso per esempio ai distributori di snack anche nelle scuole e nelle palestre!) e ci si muove “naturalmente” molto meno…intendo dire che oggi tutti fanno sport mirati, ma più nessuno va a scuola a piedi o gioca a pallone in cortile: inoltre le mamme come le nostre, che passavano ore al mercato a scegliere i prodotti freschi e poi in cucina a prepararli in modo semplice e sano (probabilmente perchè non avevano altro da fare?) non esisteranno mai più! Io vedo comunque tanti bambini/ragazzi obesi per serie disfunzioni ormonali, specialmente intorno ai dieci anni…il mangiare con un pò di buona volontà si controlla, ma quando subentrano queste malattie che sono sempre più diffuse è davvero grave!
mia figlia fino a 3 anni mangiava tutto. ora che ha 5 anni comincia ad avere gusti suoi e ad imitare gli altri nel bene e nel male. Es il papà non mangia mais e piselli allora neanche lei. A scuola, però, ha visto le sue amichette e ha assaggiato le patate al forno (che non vuole a casa) e le sono piaciute. Quindi, per ora non insisto tanto, ma provo comunque a farle assaggiare le cose (a fatica). Ora è il turno del piccolino, che imita la grande (lui che mangiava anche i germogli di soia)non vuole quasi più niente. E’ un continuo divenire.