Zecchino d’Oro 2013: testi delle canzoni
Pubblicato il 21 Novembre 2013 da Mamma Felice
Io non lo so se lo sapete, ma da due anni faccio parte della Giuria che seleziona le Canzoni dello Zecchino d’Oro: questo mi dà modo di apprezzare moltissimo i testi delle canzoni dello Zecchino d’Oro.
Ecco come funziona (spiegato a parole mie, perdonatemi…): quando viene indetto il Bando Autori per lo Zecchino (quest’anno probabilmente sotto Natale), all’Antoniano vengono proposte centinaia di canzoni. Le canzoni vengono presentate in forma anonima (nessun membro della Giuria conosce il nome degli Autori): vengono consegnati uno spartito, il testo della canzone e un file audio in cui la canzone è accompagnata solo da un piano o una chitarra, e cantata dalla voce di un bambino.
La Giuria, di solito composta da 7 membri interni all’Antoniano e una decina di membri esterni (scelti in base a competenze peculiari in diversi settori dell’infanzia), in un paio di giorni ascolta le canzoni che hanno superato la prima selezione, le vota, e alla fine ne sceglie 12, ovvero le dodici canzoni che verranno cantate in trasmissione. Quello che noi della Giuria dunque votiamo, è il motivo della canzone (non gli arrangiamenti, che vengono fatti dopo, direttamente dal Direttore Artistico del CD, che da un anno è il mitico Fasano, autore de il Kataricammello), il sentimento che ci provoca, e soprattutto il testo. Sul testo viene fatto un serio approfondimento: ne parliamo, a volte discutiamo animatamente, ci immedesimiamo, pensiamo se la canzone può essere adatta ai bambini, e soprattutto compresa.
La cosa pazzesca di questo lavoro è che poi, quando arriviamo al giorno dello Zecchino, risentiamo le canzoni, e siamo sbalorditi: gli arrangiamenti, il colore della musica, l’interprete, la scenografia… tutta questa macchina immensa trasforma un semplice brano orecchiabile, in un capolavoro. Alcuni di queste canzone hanno fatto storia nella musica per l’infanzia italiana, no?
Basti pensare alle Tagliatelle di Nonna, Pina, a Popoff, al Coccodrillo… tanto per citare le più note.
E i testi sono proprio spassosi, certe volte. Pieni di giochi di parole intelligenti, e di ironia, e di insegnamenti importanti.
L’anno scorso per esempio tra le mie canzoni preferite c’era La banda sbanda, che a me personalmente ricordava tantissimo le favole di Rodari e i suoi meravigliosi giochi di parole:
Quest’anno mi piace tantissimo l’elegante ironia di Quel secchione di Leonardo, canzone riferita a Leonardo Da Vinci, l’inventore. Riuscite a cogliere tutti i riferimenti? L’Ermellino, Michi (Michelangelo)… E’ fortissima:
Insomma: il mio è un invito davvero ‘educativo’. Oltre ad ascoltare le canzoni, a ballarle e cantarle, leggete il testo insieme ai bambini. Qui potete scaricarli tutti: Zecchino Interpreti e Testi delle canzoni.
In mezzo a queste strofe si nascondono delle perle di bellezza:
Che ne pensate?
Vi eravate mai soffermati su qualche testo in particolare?
Devo ammettere che la mia lacrima facile è proprio devastante…non riesco più ad ascoltare una sola canzone dello Zecchino senza che mi si formi quel nodo in gola… Ti immagini in che condizioni sono proprio adesso, con la tv che va e il piccolo che canticchia le canzoni per conto suo (lui conosce quelle di anni passati…) ?
Adoriamo tutte tuttissime le canzoni, i testi secondo me sono fantastici, comprensibili ed accessibili, senza eccezioni
Che bello! Ricordo che quando ero piccola compravo i dischi dello Zecchino e sul retro della copertina c’era sempre il testo della canzone… Quanto le ho cantate… a squarciagola!
Sfido chiunque a non amare le canzoni dello Zecchino d’oro e soprattutto a non averne una ben stretta nel cuore! Sono tutte belle, difficile dire quale di più e quale di meno. Non c’è niente di più bello che vedere quei bambini e sentirli cantare, un ottimo esempio di quello che la TV puo’ riuscire ad essere e cioè non solo spazzatura. Grazie Barbara, ti invidio un po’ 😀 essere lì deve essere a dir poco entusiasmante
A me è piaciuta tantissimo Quel secchione di Leonardo, sin dal primo ascolto. Sto molto attenta alle parole delle canzoni e sono rimasta veramente colpita dall’intelligenza di questo testo. Complimenti davvero agli autori e anche a chi ha selezionato i bimbi a cui affidarla. Quel bimbo lì è veramente perfetto 🙂
Vero, quel bimbo è proprio azzeccato. Mi fa scompisciare 😀
ma è fantastica!!!!!!
veramente geniale
Queste stupende canzoni sono un bello schiaffo morale a certi programmi, il più famoso condotto da una certa signora, che costringono i bambini a cantare testi non adatti alla loto età e ad atteggiarsi da adulti. Ho sempre pensato che sia una forma di violenza bella e buona, più subdola, ma gravissima. Dobbiamo lottare perchè programmi come lo Zecchino d’Oro e realtà come l’Antoniano non chiudano mai perchè rispettano l’infanzia e lanciano messaggi continui di valori condivisibili da tutti, soprattutto dai nostri bambini. Barbara, grazie.
Io la penso come te, e quello che vedo qui dentro, stando a contatto con le persone, è un clima PER BAMBINI: intanto ci sono le REGOLE, e ci sono persone (educatrici e veterani dell’Antoniano), che seguono sempre i bambini (senza genitori troppo intorno) e smorzano qualsiasi voglia di ‘successo’ o di ‘vaneggiamento’. Per dire: i bimbi non vengono truccati minimamente, i vestiti sono scelti dall’Antoniano, i capelli tutti legati e ordinati. C’è davvero un grande rispetto per l’infanzia e i suoi diritti, e il motto qui è proprio che i bambini devono fare i bambini.
Proprio per ‘denunciare’ alcuni comportamenti un po’ troppo esagerati rispetto al successo, qualche anno fa Antoniano ha prodotto un DVD bellissimo, che fa proprio riflettere: Il Valzer dello Zecchino.
Magari un giorno ve lo racconto bene.
Sì Barbara racconta racconta. Abbiamo bisogno di sapere che qualcosa di fatto bene c’è ancora! Anche lo Zecchino d’Oro ha avuto qualche momento di incertezza (risale al tempo di mago Zurlì) quando dalle mie parti (abito vicino a Bologna) si diceva che era necessario pagare e molto per far arrivare i bambini allo Zecchino d’oro, e che avere la bella voce non bastava. Ma da allora è passato molto tempo. Concordo pienamente con quanto avete detto e detesto vedere usare i bambini per fare audience (vi ricordate gli occhi della figlia della Clerici a San Remo? ;() C’è un limite a tutto? o forse no? W lo Zecchino d’Oro e La guerra dei Mutandoni canzone dall’altissimo valore educativo, chi avrebbe saputo spiegare a un bambino la guerra meglio di così? … tutti alla fine perdono… tutti alla fine piangono e NO e NO la guerra proprio NO bisogna che nel mondo si impari a dire NO!
Brava Barbara, sto prendendo un sacco di spunti dal tu blog!
Sullo ZO mi associo pienamente al commento di Valentina.
Ciao, Paola
Grazie anche a te!!