Organizzare la settimana
Pubblicato il 18 Novembre 2013 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Mi aspetta una settimana fitta di impegni: 4 giorni via di casa, tante scadenze di lavoro, una routine da mandare avanti nonostante la mia assenza. Non sono indispensabile, in famiglia, ma servo: da sempre io e mio marito ci dividiamo i compiti della casa e l’assenza di uno dei due implica un nuovo assestamento. Tutti devono cambiare.
A me non dispiace, anche se a volte preferirei lavorare meno e avere meno cose per la testa: da troppo tempo non ho la libertà di staccarmi dal lavoro per davvero, e smettere di pensare. Ma va bene.
Questa settimana succedono tante cose che riguardano me (ma un po’ anche voi):
– Martedì sera ho la prima riunione a scuola, come rappresentante;
– Mercoledì sarò a Milano per lavoro, per un’occasione davvero irripetibile nella mia vita… e speriamo bene;
– Giovedì 21 e Venerdì 22 Novembre sarò allo Zecchino d’Oro, a Bologna: riuscirò a seguire in diretta la puntata di Giovedì, dentro lo studio televisivo, e a raccontare un po’ il dietro le quinte, come l’anno scorso.;
– Sabato 23 Novembre, a Milano, la grande scadenza che ci ha tenuti senza fiato negli ultimi due mesi, ovvero il MammaCheBlog Creativo.
Tutti impegni che mi fanno stare bene, ma che richiedono tanto sforzo: organizzazione, viaggi, nuovi ritmi, sistemare tutto quanto prima di partire, non interrompere nessun servizio. Non sarà facile.
Poi un po’ di riposo saprò concedermelo?
Quando mi accade di avere una settimana come questa, cerco di organizzarmi al meglio. Cerco di lasciare tutto a posto, sia a casa che sul lavoro, per facilitare il lavoro di tutti.
Voi come vi comportate quando siete via per lavoro?
Io ho le mie regole da seguire.
Organizzare gli impegni dei bambini
Prima di tutto, cerco di fare un piano settimanale basato sugli impegni di mia figlia: quando deve fare sport, quando esce da scuola, chi deve andarla a prendere. Adesso che ho una rete familiare intorno, è tutto molto semplice; quando eravamo soli non ci sarebbero state alternative: Nestore avrebbe dovuto occuparsi di tutto da solo. Adesso ho l’enorme fortuna di poter contare su mia mamma, mia sorella e i miei suoceri, e dunque ne approfitto: in questo modo Nestore non perderà giornate di lavoro, e Dafne non perderà giornate di sport o di scuola. Nessuno deve essere obbligato a fare nulla: ciascuno offre il suo aiuto, e io incastro i pezzi.
Preparare i vestiti e anticipare le lavatrici
Nestore è totalmente intercambiabile con me, ma ci sono cose che ognuno di noi sa fare meglio. Per me è più facile organizzare i vestiti della settimana, sia per me che per la bambina. Io trovo che preparare una lista dei miei vestiti sia molto utile, quando vado fuori casa: in questo modo so già cosa indosserò nelle occasioni importanti, cosa indosserò in viaggio, quali sono i vestiti che devono essere lavati e pronti per l’uso. Per questo motivo anticipo le lavatrici di una settimana: nel weekend precedente faccio più lavatrici del solito, stendo e ripongo negli armadi, piego bene tutto ciò che mi servirà.
Per Dafne preparo i vestiti della settimana e li etichetto per giorno: in questo modo Nestore sa cosa metterle, e quando. Lo faccio per un semplice motivo: Dafne ha tre giorni di sport alla settimana, e quando va in palestra ha bisogno di indossare vestiti e scarpe facili da togliere e mettere in autonomia. Negli altri giorni può invece indossare gonnelline o leggins, o scarpe per andare in giardino.
Organizzo la valigia giorno per giorno: ho una lista dei dispositivi da portare (PC, carica batterie, Kindle) e di ciò che mi serve per l’igiene personale: camicia da notte, beauty case, trucchi. Mano a mano che i vestiti sono pronti, li infilo in valigia e spunto la mia lista, così non mi sembra nemmeno di prepararmi.
Preparare il menu settimanale
L’ultimo pensiero che voglio avere in testa, nei giorni antecedenti la partenza, è cosa preparare per cena: non avrei le energie per pensarci, e finiremmo tutti per mangiare schifezze dell’ultimo minuto. Allora cucino in anticipo: la cena di due giorni è già pronta, e così anche il pranzo in ufficio, e io posso partire senza pensare al frigorifero.
Chi resta, nei giorni successivi, si occupa di preparare la cena senza di me: di certo non cucino per chi rimane a casa, visto che mio marito è perfettamente in grado di cucinare qualunque cosa. Mi sembrerebbe poco dignitoso lasciare teglie di lasagne in frigo, quando mio marito sa cucinare come e quanto me!
Nel menu settimanale includo le merende di scuola: lascio un biglietto con possibili alternative, da scegliere insieme la mattina stessa. Per esempio: mela, banana, datteri, uvetta, crackers.
Sistemare la casa
Parto solo quando la casa è sistemata: non faccio le grandi pulizie e non mi ammazzo di lavoro (anzi, ho passato il weekend a dormire sul divano), ma cerco di lasciare le cose in ordine. In particolare: la cucina deve essere pulita, i bagni puliti e gli asciugamani nuovi, le scarpe in ordine nella scarpiera, il frigo a posto. Cerco semplicemente di fare un veloce passaggio in tutte le stanze: mi bastano 15 minuti a stanza per mettere in ordine ciò che è sparso per terra, dare una passata velocissima con il panno in microfibra e l’acqua, far partire il robottino per pulire i pavimenti.
Organizzare il lavoro
Soprattutto mi preme lasciare l’ufficio in ordine: delegare le cose da fare, programmare tutti i lavori, rimandare ciò che è rimandabile, avvisare della mia assenza. Non voglio ritrovarmi a mezzanotte in albergo a dover accendere il PC per qualche lavoro ‘urgentissimo’. A livello di blog, il mio impegno consiste nel programmare i post della settimana, Lunedì successivo compreso.
Metto la risposta automatica alle email: dico alle persone che sarò assente, e che non potrò nemmeno rispondere al telefono. Questo è il vantaggio di non fare il chirurgo: non ho la reperibilità. Qualunque cosa accada, potrà aspettare. Non mi nascondo in bagno a fare telefonate, e in treno leggo libri invece di rispondere alle email: i viaggi in treno sono belli per quello.
Ma soprattutto mi perdono: se mi dimentico qualcosa, o se qualcosa va storto, non mi importa: faccio questo lavoro per essere felice, e non per dimostrare al mondo di potercela fare.
Quindi chiudo gli occhi, lascio anche qualcosa all’improvvisazione… e ciack, si gira.
Lo Zecchino d’Oro è in diretta dal 19 al 23 Novembre su Rai1 dalle 17 e dalle 20 Rai YOYO. Lo guardate con me?
Mi perdono…meravigliosa!!!
Ma a volte è davvero difficle, e la presunzone di poter fare/saper fare tutto noi ci schiaccia!
No, io non ce la faccio a fare tutto. Ho già l’ansia adesso, e io NON voglio vivere d’ansia.
Brava. L’ansia e’ una brutta bestia che lentamente, ogni giorno, si impossessa di te a tal punto che sia norrmale vivere con il mal di pancia e il fiato corto.
Bisognerebbe riuscire a sfruttarla positivamente, perche’ l’ansia sana so che esiste. E’ quella che ti fa dare il 100% nelle situazioni che lo richiedono.
Ma forse quella si chiama in un altro modo.
😉
Comunque si chiami, mi serve adesso!
Anche io questa settimana sarò via per lavoro, ieri ho organizzato tutto, vestiti per Camillo ho dato istruzioni a mia mamma, incrocio le dita (è la prima volta che sto via di casa tre giorni di seguito).
Come rappresentante di classe in questi giorni sono impegnata con la raccolta soldi per il fondi cassa e l’organizzazione della festa natalizia, ma per fortuna ho due mamme che mi aiutano in questo mio nuovo compito, senza di loro non ce la farei.
grazie del post, mi sembra un’ottima scaletta per organizzare le cose.
Io domani riunione a scuola, e poi vediamo cosa succederà a Natale: non so ancora se dovrò fare la raccolta di Natale o del fondo cassa.
Bello queto post … quante verità che contiene. Mentre lo leggo dentro di me penso: ma come fa? e una sincera e sana invidia si appropria di me. Io non riesco ad essere così organizzata ;( Anche mio marito è bravo quanto me anzi più di me a fare tante cose, tranne vestire nostro figlio e anche io per questo impacchetto e preparo prima i vestiti. Mi sono allontanata da casa per più di un giorno soltanto una volta in quasi 5 anni di mamma. Ricordo ancora la mia voglia di dormire indisturbata fino a mattina, l’idromassaggio dell’albergo … e la nostalgia che avevo dei miei ometti Forse sono troppo esagerata?
mi è venuta quasi l’ansia a leggerti! 😛
io non vado mai via per lavoro perchè non lavoro, ma quando lavoravo al nido o lavoro saltuariamente sicuramente i vestiti di Ale erano e devono essere pronti, il frigo deve avere qualcosa per il pranzo almeno le basi anche se L sa arrangiarsi. Poi si andare e lasciare la casa nel caos mi lascia l’ansia, sopratutto quando per quando torno !Buona intensa settimana!
Ma allora non sono l’unica che prima di partire ha bisogno di lasciare la casa in ordine e pulita! No, perche’ mio marito a volte mi guarda stralunato!
Non vado mai via per lavoro, quello lo fa mio marito che e’ spesso all’estero. Capita che bisogna andare via tutti e quattro quando si deve andare al Bambin Gesu’ per i piccoli. Cosi prima di partire metto in ordine, predispongo i vestiti per i giorni in cui saremo di ritorno, i pigiamini puliti dei bambini, qualcosa di pronto cucinato in anticipo nel frezeer. E cosi, mi sento bene. Perche so che dopo il caos e il senso di confusione dei giorni di ospedale, tornare nell’ambiente caldo e accogliente del nostro nido fara’ bene a tutti. E io mi sento bene e felice, perche’ so di contribuire in maniera produttiva a ritrovare il nostro benessere.
Buona settimana Barbara!
Verissimo, anche io sono spinta dallo stesso desiderio: sapere di tornare a casa e trovare tutto in ordine.
Mi sento piu’ “normale”
😉
Brava! Anche io predispongo il possibile, quello che va organizzato per tempo, ma poi…chiudo gli occhi e vado!
Pensare di essere insostituibili è dannoso per il proprio equilibrio psicofisico, ma anche per l’autostima di chi ci sta accanto!! 😀
vabbè ma non vale, tu sei troppo brava 😳 8)
io ho lavori in casa da fare, un trasloco da organizzare a fine aprile e già mi sento persa!!! Devo provare ad adottare questa cosa della pianificazione dei vestiti!
pianifichi I vestiti anche per dafne? che brava bimba…non capita mai che faccia I capricci per mettere altri vestiti?
caspita, ma sei fantastica! io sono stata via 3 giorni per un congresso la scorsa settimana e l’unica cosa che ho preparato è stato il guardaroba dei bambini per le varie giornate e le borse della piscina. ho anche pulito e sistemato a grandi linne la casa trovata un semi disastro al mio ritorno, per cui mi sono chiesta chi me l’abbia fatto fare. cibo? merende? no. mio marito è in grado anche meglio di me di cucinare e sinceramente non ho neppure chiesto se per mancanza di tempo o stanchezza abbia propinato “schifezze”. ogni tanto bisogna anche saper delegare e chiudere un pò gli occhi…
ops, linee..