Come sentirsi in vacanza in città
Pubblicato il 12 Luglio 2013 da Ester
Siamo a metà luglio e il caldo si fa sentire, con i bambini a casa si sono appianati i ritmi incalzanti che imperano durante tutto l’anno scolastico, ma si sono aggiunte altre abitudini giornaliere, che seppur lente necessitano la nostra attenzione verso i piccoli di casa. Le ferie sono ancora lontane, il riposo sembra ancora un miraggio.
E allora negli ultimi anni ho imparato a concedermi qualche lusso cittadino per sentirmi in vacanza mentre vedo foto su Instagram di tante persone che sono stese beatamente al sole, in riva al mare, con paesaggi fantastici e tanto relax, perché me lo merito e con il caldo ancor di più.
Curare il più possibile la propria persona
Significa che anche se ho i bambini a casa, posso farli giocare qualche ora nella vasca da bagno o fuori in una piscinetta sotto la mia supervisione, mentre mi tolgo lo smalto, faccio la manicure. Il caldo mi spossa e sento il bisogno di docce frequenti? Allora ogni volta uso poco o niente sapone delicato ma sicuramente un guanto leggermente abrasivo, che mi rende una pelle liscia come il velluto, oppure mi concedo uno scrub per il corpo fatto in casa con limone, sale grosso e un po’ d’olio di oliva.
Curare la propria alimentazione
In particolare in questa stagione, che con il caldo perdiamo una gran quantità di sali minerali, la frutta e la verdura fresca sono delle fonti preziose e non me le faccio sfuggire, considerando i liquidi che perdiamo durante le notti afose cittadine inizio subito appena alzata con un bel bicchiere di acqua a temperatura ambiente, addizionata di mezzo limone spremuto. La mattina la dedico a mangiare più frutta possibile, fresca, di tutti i colori e spesso anche centrifugata con sempre l’aggiunta del succo di un limone, questa abitudine mi porta a mangiare più sano e meno ricco anche durante il resto della giornata e mi sembra di vedere il mio viso più disteso e luminoso.
Facilitare la vita in cucina
Come conseguenza di quanto scritto sopra cerco di utilizzare il meno possibile i fornelli, sia per il caldo che per la fatica di cucinare prediligendo alimenti crudi: insalate di tutti i tipi, formaggi, affettati, pesce preparato e conservato in frigo olio e limone da mangiare freddo al momento, riso in bianco da guarnire con ogni tipo di aggiunta, e per sentirmi ancora più in vacanza, qualche volta mangio nei piatti usa e getta.
Andare in piscina quando possibile
Per trovare una scorciatoia al caldo cerco rifugio in acqua, ma con tre piccolini quest’anno è veramente dura e il lettino lo vedo lontano, ma tentare non nuoce.
Concedersi passeggiate da turista in città
La fortuna di vivere in una bella città come Bologna mi spinge a girarla come turista, cercando vicoli nascosti o meglio ancora musei da visitare con tutta la famiglia, a noi questo piace molto e anche i bambini apprezzano. Dopo cena è d’obbligo la passeggiata in riva al mare, come la chiamo io, che qui viene sostituito dalle strade grigie cittadine, ma che mi ricorda tanto quelle che si vivono in vacanza, quando dopo una lunga e intensa giornata si passeggia senza pensare a niente, trascinando anche un pò i piedi, comprando un cono gelato e sperando in un soffio di vento fresco. Ecco noi quasi tutte le sere ci concediamo questo rito e una volta a casa i più piccoli si addormentano in un battibaleno.
Ma soprattutto Aperitivo (anche con bambini al seguito)
Non è che mi piaccia bere, ma l’aperitivo mi era concesso prima di aver prole urlante e in ferie, quando i ritmi lenti concedono quel momento di relax poco prima di cena. Ecco, quando voglio sentirmi in vacanza vado con tutta la famiglia al completo a concedermi un aperitivo, mentre i bambini bevono un cocktail di acqua colorata, noi ci rilassiamo con qualcosa di non troppo alcolico ma gustoso, tanto poi tornata a casa la cena fredda, veloce ed estiva è già pronta in frigo.
Voi quali strategie utilizzate per sentirvi in vacanza quando le ferie sono ancora lontane?
D’accordo su molte delle strategie proposte… ma sui piatti di carta proprio no, non li uso nemmeno in ferie, tanto meno a casa… 😉
Non solo per motivi ecologici, ma perchè il piatto di carta/plastica sminuisce anche il piatto del miglior chef.
Dai, il piatto usa e getta fa solo “sciatto”, non fa “estate”… 8)
il piatto di carta negli anni si è trasformato nella parte più indulgente di me stessa impersonando il mio volermi bene, fregandomene di tutto, qualche rara volta.
A me basta avere un ritmo più lento e tempo da dedicare al cucito, alla lettura, poi andare al parco con la mia piccola, uscire dopo cena tutti insieme per un gelato. Sono ancora a lavoro ma tutte le attività collaterali sono in pausa e l’orologio è meno incalzante … questo è già vacanza! un abbraccio
il cucito è un altro hobby che devo lasciare da parte almeno fino a che il piccolo sgambetta come un matto in casa 😉 non riesco ad iniziare e lasciare un lavoro a metà, dato che non ho una stanza dedicata solo a quell’attività. ma che voglia ogni volta che vedo un pezzo di stoffa 😉
Io sono molto stanca quest’anno, tra 15 giorni andrò in vacanza e non vedo l’ora. Ma diciamo che finita la scuola i ritmi rallentano di molto. Anche noi la sera passeggiamo e ogni tanto ci prendiamo il gelato e con un pò di fantasia facciamo finta che i campi che vediamo dalla pista ciclabile sono il mare…Io sono favorevole all’uso dei piatti di plastica, magari non tanto in città, ma di certo al mare aiutano a risparmiare tempo, anche perchè non cuciniamo grandi piatti, ma spesso pranzi e cene veloci per godere del sole e del mare…
la mia vacanza-non vacanza? mio figlio è grande quindi non lo devo più controllare a vista ( ).
Il mio relax è passare tanto tempo con i miei cagnoloni al parco dalle sette di sera fino alle nove, sdraiarmi con loro sull’erba, poi nel ritorno a casa fermarci per un aperi-cena.
piatti di plastica? che lusso…io quando sono da sola in estate taglio un cocomero o un melone a metà e me lo mangio con il cucchiaio, altro che piatto.
il cocomero mangiato a cucchiaiate mi regala il senso di vacanza estrema!!! BBBBOOOONOOOOOO!
il mio concetto di estate, di vacanze, di ferie, anche solo a casa, anche in periodo lavorativo…è semplicità. nell’alimentazione, nell’abbigliamento, nei ritmi della giornata. il tempo deve essere scandito dal bioritmo, dai bisogni rispetto al caldo, o al riposo (..quale??), o al relax…e in realtà risulta molto più semplice di quel che sembra, riesce a conciliare lavoro e figli (liberi da impegni extra).
e il tempo sembra addirittura dilatarsi. pazza? forse…
La piscinetta gonfiabile con i bimbi che entrano e escono dall’acqua mi fa subito vacanza… e ogni tanto i piedi dentro ce li metto anche io… tanto il resto del corpo ci pensano loro a bagnarlo con i loro schizzi! Un “paciugo” pazzesco, ma è o non è estate? E poi cenare all’aperto in giardino magari in compagnia di qualche amico… e resistere, che le vacanze vere non sono tanto lontane!