5 regole per essere felici
Pubblicato il 29 Maggio 2013 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Dopo gli strascichi del Social Family Day, continuo a soffermarmi sul ‘mio’ caro e sacro concetto di felicità. Insomma: ci ho speso gli ultimi 10 anni della mia vita. Varranno pure a qualcosa? Forse no, ma per me valgono molto. E’ indubbio, comunque, che la felicità sia abbastanza contagiosa (così come l’infelicità): può per lo meno essere motivante per chi ci sta attorno, ed essere propulsiva.
Comunque, siccome le regole mi piacciono, ma solo se sono facili, ho deciso che qualche volta mi darò ‘delle regole ad alta voce’, qui sul blog, su vari argomenti. Vediamo che ne viene fuori. Non sarebbe la prima volta che disattendo l’idea di una nuova rubrica, e allora potrei scrivere un post che si chiama: 5 regole per non disattendere una rubrica.
Ognuno ha la sua particolare visione della felicità. Ma se invece la felicità fosse un concetto collettivo? Ovvero: e se la felicità – in fondo – fosse uguale per tutti?
5 regole per essere felici
1) Pensa felicemente
Dal mattino alla sera, l’impegno è quello di pensare positivo. Il pensiero positivo ci aiuta a guardare le cose dalla giusta prospettiva, e a risolvere i problemi creativamente. Cos’è un pensiero positivo? Basta un mantra giornaliero, una frase da appuntarsi su un foglietto e da rileggere nei momenti di maggior sconforto. Basta un fermo divieto verso tutto ciò che è odio o disprezzo: non ho bisogno di odiare, perché l’odio mi distrugge. Posso scegliere le persone o le situazioni che mi rendono felice, e pensare felicemente.
2) Fai spazio
Bisogna liberarsi delle cose inutili, vendere tutto ciò che è superfluo, riciclarlo, regalarlo. Entrare in casa, o in ufficio, o in auto e vedere spazio, vedere aria, respirarla, vivere di semplicità ma soprattutto in modo minimalista. Con meno cose, abbiamo più idee.
3) Fai qualcosa di vero
Indipendentemente dal fatto che si lavori in linea produttiva o sul blog o in ufficio o come venditori o come commessi: occorre trovare il tempo di fare cose vere, senza più perdere il nesso tra la vita e la verità. Fare l’orto, cucinare il pane, cucire l’orlo ai pantaloni, costruire un tavolino. Qualcosa che porti nelle nostre mani un risultato concreto, un oggetto o un’attività che ci riportino al senso del fare, al senso dell’azione.
4) Sii socievole, non social
Staccandoci dai social network, scopriremo le persone intorno a noi. O anche quelle più lontane. Se i social sono l’opportunità per incontrare persone nuove, che sentiamo affini a noi, gli incontri reali sono l’opportunità di stringere relazioni autentiche, coltivare l’amicizia, scambiarsi il calore umano di un abbraccio.
5) Fai follie, cambia vita
Una vita precisa e regolare può portarti alla serenità, ma la felicità si nutre anche di follia: cambiare vita, cambiare idea sulle cose e sulle persone, lasciare il lavoro che ci fa schifo, fare l’amore anche se non è il momento giusto, portare i figli via da scuola un’ora prima per godersi il sole del primo pomeriggio. Per morire abbiamo tutta la morte. Per vivere abbiamo solo una vita.
chiaro, semplice, naturale…ma il nodo che ho in gola dopo aver sentito le notizie del tg stamattina non se ne va…quanto siamo fortunati nella nostra “normalità”? conquistata con le unghie e con i denti, spandiamola perchè la speranza sia contagiosa e guardiamo la nostra vita con mooolta gratitudine, se non altro verso noi stessi e il cielo…
Verissimo Carla. Proprio perché siamo fortunati, usiamola bene questa fortuna: per noi, ma anche per gli altri. E’ un dovere.
carla,
hai scritto la mia parola preferita GRATITUDINE
cerco di dire grazie appena mi sveglio, mi fa bene perchè prima ti viene in mente 1 cosa, poi appena cominci fai fatica a smettere
te ne vengono in mente 1000 anche dopo il giorno più sfi@@to
come oggi che ho la febbre!
Mi ricordo quando studiavo da educatrice le parole della caposcuola del metodo: “dovete vivere e avvicinarvi alle persone secondo questi tre pilastri-meraviglia, dedizione e gratitudine”
Non li ho abbandonati!
Belli questi pilastri: li voglio memorizzare.
In una giornata uggiosa e di pioggia in questa primavera che non ne vuole sapere di arrivare questo post mi serviva proprio, me lo stampo e soprattutto mi piace tantissimo l’ultima frase…Per vivere abbiamo solo una vita… ma quanto è vero e grazie anche a te ho imparato a godere delle piccole cose che sono quelle che in fondo portano alla felicità. Concordo anche molto sul fai spazio, proprio n queste settimane abbiamo ripulito la cameretta dei ragazzi e stiamo regalando o vendendo quello che non usano più e che ormai è inutile per noi, ma utilissimo per altri. Buon mercoledì Ba.
Ti voglio bene Angela
Delle volte mi viene da pensare che tu sia un po’ la mia psicologa.
Ti adoro! Adoro quando vai così dritta al centro. Adoro la tua capacità di smuovermi, di farmi tornare il sorriso quando ce n’è bisogno e farmi sentire fiera di averlo tirato fuori da sola quando ce l’ho già.
Grazie. Grazie davvero! Buona giornata
Una psicologa che cura se stessa
anche gli altri, ti assicuro.
L’ultima frase mi ha colpito. Nella sua semplicità è di una profondità estrema e ancora un volta penso che ci voglia coraggio anche per essere felici, per uscire da una situazione di pantano e liberarsi di nuovo e darsi una nuova possibilità, anzi un nuovo ventaglio di possibilità. Non è facile..no.. ci mumblizzo..sai..a volte mi sento un po’smarrita e leggere un pensiero positivo aiuta. GRAZIE!
Dai che il coraggio non ci manca. Abbiamo fatto dei figli, che sarà mai tutto il resto? 😉
Bello, bello, bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
L’unico punto in cui mi sento di divergere è il fare spazio: con sei figli e tre gatti ti puoi immaginare che mercato sia casa mia… però è molto creativo ^^
Ci credo!!
Ecco … anche questo post fa parte di uno dei puntini che si enumerano da soli per portarmi verso un nuovo atteggiamento nel rendere la Vita più bella :). Grazie Barbara!!! (p.s.: ho il tuo manuale pratico sul mio comodino … al momento giusto lo aprirò e lo leggerò … e ti farò sapere 😉 )
Ci conto! 😉
Oh, finalmente!
Ci voleva proprio un TUO bel post!
Buona giornata
Mi piacciono molto queste regole! Ma bisogna avere il coraggio e la forza di metterle in pratica. Spesso ho la sensazione che non si voglia essere felici. Essere felici e mostrare la propria felicità per condividerla può far sentire diversi.
Vero, ma siamo tutti diversi. Far finta di essere uguali è – appunto – una finzione.
Questa mattina stavo per fare una lista di cose che ho voglia e bisogno di fare ….e tutte comprendono una sana dose di solitudine temporanea per ritrovarmi, ho bisogno di essere felice! (sto scrivendo con Ale in braccio)Sono un po’ satura… e per star bene ho bisogno di tirar fuori il materiale creativo, o camminare per l’argine del Po o per la spiaggia o farmi dopo tanto una gita DA SOLA!!!!Di non pensare “e ale come fa” ” e luca… ” ecc eccc
lEGGENDO CONFERMO CHE PER ME è verissimo, il caos ,roba ovunque mi mette ansia!Credo che sia uno dei motovi per cui fatico a tornare dai miei genitori! Quando abitavo con loro nn ci facevo caso, ora si….
Va beh impossibile scrivere un pensiero con un figlio incazzoso che ti interrompe ogni due secondi…ma quando va all’asilo, qundo torna L, sono al culmine !
Ho bisogno di far quelle cose che facevo prima della famiglia: andavo a raduni, intreno sola, macinavo km….
ma ho anche bisogno di avere tempo terapeutico per la creativit senza che nessuno mi chiami ogni trex2 invece quando sono sola in casa come una casalinga disperata RIORDINO!
Chissa dove sarei finita se non avessi conosciuto te, se nn avessi fatto il mio primo ciapino….. sarei un po’ meno felice ne sono certa
Tesora…
coraggio!!! sai cosa ho capito io(e ci ho messo solo il tempo di fare 3 figli…)? che si può sopravvivere ai nani, fingendo che quello sia il posto giusto per i bodini, quello il ripiano perfetto per i giochini, il pavimento e una bella cesta l’unico ripostiglio per tutto il resto,con la sua brava polvere a ricordarmi che il tempo passa tra pianti, poppate, pannolini…ma il tempo che ora hai con lui è unico, e non tornerà, (anche se suona come una clamorosa banalità…)riposa, leggi se non riposi, goditi il tempo che x volere o per forza passa lontano dai tuoi interessi, che cmq non scappano via…ma la tua serenità tienitela stretta!!!
Condivido tutto e in particolare il terzo punto…fare, creare qualcosa con le proprie mani rende immensamente felici, lo vedo sempre con bambini e ragazzi, dobbiamo partire da loro per essere più felici insieme!
Vero Barbara, tu poi ne sei l’esempio!
ecco perchè adoro il lavoro che facevo!
uhm il mio commento nn si vede
Ora c’è 8)
Io mi sono liberata di un mare di roba (e di persone) e ho decisamente cambiato vita (oltre che paese):
Mi approccio alle persone e alle situazioni in modo diverso.
Sto lavorando sui pensieri felici ma penso di riuscire a farcela…dopo le arrampicate che ho portato a termine negli ultimi mesi chi mi ferma più? 🙂
Ti stimo. Quello che hai fatto è difficilissimo, e solo poche persone illuminate hanno il coraggio di cambiare vita in modo così illuminato.
Detta con le tue parole passo anche per una serissima 😆
Quando leggo questi tuoi post, mi sembra ancora di essere lì con te come qualche giorno fa. Ed è un continuo protrarre l’atmosfera felice e gioiosa che si è creata.
Speriamo duri ancora a lungo, impegnamoci noi a farla durare a lungo ed a trovare nuovi stimoli!
Quanto sarebbe bello essere tutte vicine di casa. Lo diciamo da anni, e continuo a pensarlo. Ma hai presente la caciara?
Sono d’accordissimo su tutto, soprattutto sul punto 5. L’azienda per cui lavoro è in crisi e ho deciso di “prendere la scusa” per cambiare lavoro e fare finalmente quello che mi piace davvero.
So che non sarà facile, ma ci voglio provare, bisogna avere il coraggio a volte di rischiare per essere davvero felici.
Grande Clarissa, ti mando un barile di fortuna.